No lovers at work |pt.3

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Quel giorno, erano tutti e tre nello studio di Edmund, il quale parlava a raffica esponendo ipotesi e riassumendo tutto quello che stava accadendo.
T/n era stanca, voleva andare a casa.
Non metteva più piede là da almeno diciassette ore.
Eh sì, la notte prima era rimasta bloccata in ufficio.
Il suo sguardo si posò sul corvino, che aveva la camicia leggermente slacciata e la cravatta sciolta che ricadeva sulle sue spalle.
Poi passò lo sguardo al biondo, appoggiato comodamente sul divano con un bicchiere di rum tra le mani.
Il suo sguardo vagò da uno all'altro.
Fino a quando, gli occhi del biondo la guardarono.
Lei fece lo stesso fissando le iridi blu ghiaccio di Draco, poteva quasi perdersi dentro di essi.
Draco poi sorrise divertito pronunciando una piccola
risata, probabilmente di scherno verso il corvino che,in quel momento, stava letteralmente dando di matto.
Lei ricambiò ridendo appena.
Non lo avessero mai fatto!
<ah è così?!>
I due si girarono in contemporanea verso Edmund.
<vi prendete gioco di me? L'unico che lavora?>
T/n non poté fare a meno che ridere.
<in verità, vuoi solo risolvere questo caso per fare più soldi e diventare famoso Edmund>
<ancora con questa storia?>
<so come sei fatto, non ti interessa nulla degli altri. Pensi solo a te stesso> rispose acida lei prendendo un calice per versare il liquido ambrato al suo interno.
<è forte> la avvisò Draco, ma lei fece spallucce.
L'ultima cosa che voleva sentire era la voce del corvino.
<La prossima volta...>
Ma non finí la frase che chiuse la mano in un pugno e se ne andò, sbattendo furiosamente la porta del suo ufficio.
La ragazza si lasciò cascare sul divano marrone, di fianco a Draco.
<lo odio> affermò per poi bere dal bicchiere.
<nah, diciamo che la vostra linea di sopportazione dell'altro non è molto alta>
Lei ridacchiò.
<l'ho sempre odiato ad Hogwarts, eppure lui diceva che mi amava>
<eh?>
Lei annuí.
<era cotto di me>
<era?>
<beh, adesso non lo è più. O almeno spero> rispose lei.
Lui sospirò.
<cosa ne pensi di...beh del caso>
Lui ghignò.
<adesso sì che si ragiona. Nessuno me l'ha mai chiesto. Dovresti fare tu il capo, o io. Anche io sarei perfetto>
La ragazza arrossì lievemente.
<ho fatto delle ricerche t/n>
Lei spalancò gli occhi
<e perchè non l'hai de->
<sh sh sh... ricordi? "Fatemi finire di parlare, poi vedrò che avete da dire">
Disse imitando la voce di Edmund.
Lei scoppio a ridere e poi venne seguita da lui.
<beh insomma, adesso ti dico cosa ho scoperto>
Disse lui, riprendendosi dalle risate.
Passò un'altra ora, parlando di ciò.
Era malato quell'uomo, aveva questo disturbo che gli faceva sentire le emozioni raddoppiate rispetto ad una persona normale, inoltre, si chiamava Andrew Hook.
Se una persona era arrabbiata, la rabbia di Andrew era il doppio più intensa.
E molto probabilmente, fu così che andò: Andrew era talmente arrabbiato (o qualche altra emozione) che lo portò a fare quello che non doveva fare.
<adesso è tutto più chiaro>
Disse t/n appoggiandosi alla scrivania.
Draco si mise di fronte a lei.
<concordo, prima fluttuavamo nell'aria senza alcuna risposta>
Lei annuí.
Passò qualche minuto in totale silenzio, nella stanza c'era solo il ticchettio dell'orologio.
<è possibile che non ti abbia mai vista ad Hogwarts? O sentita?>
Lei alzò lo sguardo.
<possibilissimo, io ho sentito parlare di te molte, se devo essere sincera, troppe volte>
Lui sorrise, ma fu un sorriso quasi dolce, timido e imbarazzato.
<eppure stavi molto con Potter, Granger e Weasley. O sbaglio?>
<beh, più o meno. Li conosco, ci stavo insieme certo. Ma avevo il mio gruppo, quello dei miei coetanei. Tra cui Ginny Weasley, la sorella di Ron>
<ecco perché ti ritrovo sempre a parlarci con lui. Se non fosse fidanzato con la Granger, direi quasi che hai fatto breccia anche nel suo cuore>
Le sgranó gli occhi e poi rise.
Rise talmente tanto che si piegò appena in avanti e
poggiò,involontariamente, la mano sul petto del biondo.
Quest'ultimo inizio a ridere anche lui anche se sentì una scossa fortissima attraversargli il corpo,a causa di quel contatto.
La trovava stupenda in quel momento.
Appena t/n finí, rimase con il sorriso.
<posso chiedere il perché di questa reazione?> chiese lui ancora tra le risate.
<è che sembra assurdo. Oh e poi dovevi vedere la tua faccia. Eri pienamente convinto di quello che dicevi!>
Esclamò lei sorridendo.
Ma subito dopo, si accorse che aveva la mano sul petto di lui.
"Quando l'ho messa?" Si chiese.
Poteva benissimo sentire il petto alzarsi e abbassarsi, le vennero i brividi.
Per fortuna, (più o meno) l'orologio, suonò e fece capire che era ora di lasciare l'ufficio.
Che inoltre non era di nessuno dei due ma di Edmund, ma tralasciamo...
Imbarazzata, t/n, prese il suo cappotto dall'appendiabiti e la sua borsa ai piedi di esso.
Si diresse verso la porta ma fu fermata dalla presa di Draco, che l'aveva afferrata per l'avambraccio.
<aspetta> sussurrò lui voltandola verso di sè.
Si avvicinarono, talmente tanto che potevano sentire il fiato sul collo l'uno dell'altra.
Draco non ci pensò due volte, era tanto che lo bramava.
Le mise una mano dietro la schiena, e la baciò.


Bonjour!
Heyyy come va?
Bene dai.
Anche oggi niente scuola, seppur il tempo sia bello.
Okay, fino a ieri si diceva che oggi avrebbe piovuto pure l'anima ma non è e non sta succedendo.
Vabbeeeee.
Eh boh, oggi mi sento PARTICOLARMENTE ispirata.
E forse,forse pubblico un'altro capitolo
Ehhh niente, ieri sera ho visto orgoglio e pregiudizio e...
è bellissimo, ciao😍.
-fede

「immagina Draco Malfoy」Where stories live. Discover now