Capitolo 23 -Epilogo

2.1K 112 114
                                    

Quella mattina Jimin si risvegliò con un forte mal di testa che gli condizionò l'umore. Si alzò dal letto e si diresse in cucina a passo pesante. Ogni muscolo del suo corpo gridava dal dolore. Venne accolto dal dolce canticchiare del ragazzo dai capelli fulvi e sorrise un poco. Hoseok era intento a preparare la colazione ed il suo corpo si muoveva a ritmo della canzone che stava mormorando.  -Buongiorno hyung.- Il maggiore si voltò sorridente ma i suoi lineamenti apparivano sfocati agli occhi del corvino. -Jimin! Buongiorno.- Ebbe un attimo di esitazione, poi Hoseok si avvicinò lentamente al giovane, afferrandogli delicatamente una guancia. Le sue soffici labbra si posarono sopra quelle di Jimin in un contatto leggero come una piuma. Il ragazzo strinse gli occhi e costrinse il suo corpo a rimanere immobile. Devi andare avanti, Jimin. Dimenticalo. -Verrai con me a lavoro?- Mormorò Hoseok. L'altro annuì sfoggiando un piccolo sorriso. Il maggiore posò i piatti con la loro colazione a tavola e consumarono il pasto in un piacevole silenzio. -Sai, Namjoon e Jin hyung stavano pensando di trascorrere la vigilia di Natale insieme.- Jimin alzò lo sguardo e poco dopo annuì. -Mi fa piacere trascorrere il natale con gli altri.- Rispose. Il sorriso che ricevette dal ragazzo dai capelli rossi avrebbe dovuto scaldargli il cuore ma così non accadde. Distolse lo sguardo e si recò nella loro camera per vestirsi. La neve aveva avvolto Seoul come un candido manto gelido e le temperature si erano abbassate drasticamente. Il corvino indossò il regalo di sua madre, un maglione color rosso rubino con dolci ricami natalizi. Se fosse stato il Jimin di un tempo, avrebbe odiato quel capo, ma ora al guscio vuoto che rivestiva il suo aspetto non importava. Lanciò un'occhiata al riflesso dello specchio posto su un'anta dell'armadio ed i suoi occhi si spalancarono nell'intravedere l'alta figura di un ragazzo dai capelli argentati e dai penetranti occhi azzurri. Lucky gli riservò un sorriso splendente e il corpo del giovane venne scosso dai tremori. Non si rese conto di aver gridato finché le braccia di Hoseok non lo strinsero ed il suo capo non si posò sul suo petto. Il cuore del maggiore batteva all'impazzata. Quanto vorrei che anche il mio potesse battere ancora in questo modo. Jimin chiuse gli occhi ed il volto di Taehyung gli apparve prepotentemente a reclamare tutta la sua attenzione. Tutto questo avrà mai una fine? La voce di Hoseok lo chiamava, distante. Gli sussurrava che sarebbe andato tutto bene, che avrebbe chiamato suo fratello, che gli sarebbe rimasto accanto.
-Jimin!- Delle mani calde gli afferrarono il viso, un delicato sentore di neve lo investì. Taehyung? I suoi occhi si schiusero lentamente ed il viso indistinto di Jungkook fu la prima cosa che vide. Il suo migliore amico lo osservava con le lacrime che minacciavano di fuoriuscire dagli occhi. Erano passati giorni dall'ultima volta che lo aveva visto e una parte di lui era ancora infuriato per avergli nascosto il suo tenersi in contatto con il castano, eppure l'altra parte desiderava soltanto gridargli di riportargli indietro il suo cuore.











Yoongi cullava il corpo privo di sensi del suo fratellino come se stesse tenendo tra le braccia qualcosa di estremamente delicato. Quando aveva ricevuto la chiamata di Hoseok, si era precipitato nel suo appartamento seguito dagli altri. Jin era in cucina e stava preparando una calda tisana per tutti, Namjoon era impegnato al telefono con i genitori di Jimin e Jungkook osservava con aria nervosa il telefono. -Era da molto che non aveva attacchi di panico.- Sussurrò Yoongi. Il ragazzo dai capelli rossi annuì, i suoi occhi non si staccavano dal volto pallido del corvino. -Cosa avrà potuto scatenarlo? Ci stavamo preparando per raggiungervi e poi ho udito le sue grida, il rumore del vetro che s'infrangeva ed il suo corpo a terra scosso dai tremori.- La voce di Hoseok si spezzò pronunciando l'ultima frase. -Forse dovremmo contattare il dottor Wang?- Mormorò Jungkook. -No! Non lascerò che lo rinchiudano di nuovo in quel posto!- Tuonò la voce del suo fidanzato. Il castano sobbalzò e abbassò lo sguardo. Se solo Taehyung tornasse... Lo aveva tartassato di messaggi ma non aveva ricevuto ancora nessuna risposta da parte sua. Che avesse finalmente deciso di andare avanti con la propria vita e dimenticare Jimin per sempre? Il cuore di Jungkook sanguinò al solo pensiero. Jin li raggiunse in salotto e posò il vassoio d'argento contenente le bevande fumanti sul tavolino da caffè. Proprio in quel momento il corpo di Jimin si mosse ed il cuore di Yoongi sprofondò quando i suoi occhi spenti si posarono sulla sua figura. Le sue labbra si contrassero in una smorfia quando alzò la mano destra bendata. -Cosa è....successo?- Sussurrò. Suo fratello gli accarezzò dolcemente una guancia e lo aiutò a mettersi seduto. -Hai avuto un attacco di panico e hai tirato un pugno contro lo specchio.- Spiegò. Il viso di Jimin rimase impassibile. Studiava l'arto ferito come se fosse il soggetto più interessante in quella stanza. -Oh.- Fu tutto quello che ebbe la forza di pronunciare. Hoseok afferrò una tazza e l'avvicinò cautamente alle sue labbra. -Bevi, ti sentirai meglio.- Quando il liquido bollente entrò in contatto con le sue labbra, Jimin avrebbe dovuto ritrarsi, ma il calore violento lo aiutò a destarsi del tutto. -Non so come sia potuto accadere. Mi dispiace avervi fatto preoccupare.- Disse. Yoongi scosse immediatamente il capo e sorrise. -Non devi nemmeno pensarlo.- Rispose. - Ho rovinato tutto. Desideravo così tanto che questo giorno potesse essere speciale, in particolar modo per te.- Sospirò il corvino. -Non hai rovinato nulla, Jimin. Noi siamo tuoi amici e ci saremo sempre per te, nel bene e nel male.- Dichiarò Namjoon. Gli altri annuirono. Jin osservò fuori dalla finestra e un'idea balenò nella sua mente. -Avevo pianificato di festeggiare il Natale a casa nostra, perché invece non portiamo il Natale qui?- Propose con un sorriso. - Mi sembra un'idea grandiosa!- Esclamò Hoseok.











𝐿𝑜𝓋𝑒 𝒴𝑜𝓊𝓇𝓈𝑒𝓁𝒻 ☾𝒱𝓂𝒾𝓃Donde viven las historias. Descúbrelo ahora