Capitolo 1

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-Allora Jimin, perché non ci racconti di te?- Il ragazzo si trovava seduto in cerchio con altre persone. Era stato portato lì dai suoi genitori in seguito al suo tentato suicidio. Sfortunatamente per lui, lo avevano trovato in tempo e lo avevano portato immediatamente in ospedale. Ora invece si trovava in un centro di recupero insieme ad altri suicidi o peggio ancora, pazzi. Era finito in un manicomio. -Ho tentato il suicidio.- Rispose. Le persone intorno a lui annuirono, comprensive. Credevano davvero di poter capire come si sentiva veramente? Jimin non voleva essere compatito. L'unica cosa che desiderava era scomparire da quel mondo. -E perché l'hai fatto?- Continuò il dottore. Il ragazzo lo guardò e piantò i suoi occhi neri su di lui. -Perché questo mondo mi disgusta. Non c'è niente di bello in esso, non più. Le persone sono diventate così egoiste ed ipocrite, non gli importa di ferire i sentimenti altrui, no. L'unica cosa che conta per loro, per voi, è apparire perfetti. Beh, io non voglio esserlo.- Si alzò dalla sedia, ignorando l'uomo che chiamava il suo nome e tornò nella sua cella. Si sedette a terra e tirò fuori da sotto il letto il suo blocco da disegno e scaricò tutta la sua frustrazione e rabbia sul foglio. L'ombra di una vasca da bagno traboccante d'acqua prese forma e gli occhi di Jimin si spalancarono, gettando il blocco dall'altra parte della stanza. Afferrò con forza i suoi capelli e tirò, finché un dolore lancinante non lo colpì e fu costretto ad allentare la presa. Quel posto lo stava facendo diventare matto. Non c'erano finestre all'interno della sua cella, non aveva il permesso di uscire fuori all'aria aperta insieme agli altri perché ritenuto un soggetto instabile. Non aveva nessuno con cui dividere la stanza. Era solo. Si alzò da terra e si raggomitolò nel letto, stringendosi nelle coperte. Chiuse gli occhi tentando di addormentarsi e poco dopo riuscì nel suo intento, sprofondando in un sonno profondo. Il mattino seguente venne svegliato dal rumore della porta che veniva aperta e vide il dottore con un ragazzo di fianco a lui. Era alto, i capelli castani gli ricadevano sugli occhi color nocciola, sulle labbra era stampato un tenue sorriso squadrato. -Jimin, lui è Kim Taehyung e da oggi sarà il tuo compagno di stanza.-










Salve a tutti, lettori! Come non detto, ho pubblicato ugualmente il primo capitolo, anche se molto corto. Mi sono accorta che nella maggior parte delle mie storie i primi capitoli non sono molto lunghi, lol. Inoltre ho deciso che non ci sarà un ordine preciso nel pubblicare nuovi capitoli di altre storie. Semplicemente aggiornerò a mio piacimento, quando avrò l'ispirazione. Spero che questo inizio possa piacervi, fatemi sapere cosa ne pensate!

Heeaven_

𝐿𝑜𝓋𝑒 𝒴𝑜𝓊𝓇𝓈𝑒𝓁𝒻 ☾𝒱𝓂𝒾𝓃Where stories live. Discover now