Capitolo 12

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Il giovane osservava la capitale dall'oblò dell'aereo. Molte emozioni si agitavano dentro di lui, ma gioia e nostalgia erano quelle che prevalevano. Dopo aver trascorso due anni lontano dal suo paese, finalmente aveva l'occasione di tornare a casa e di rivedere lui. Chissà come stava, se fosse cambiato, se avesse trovato un lavoro, se lo amava ancora. Ogni fibra del suo essere desiderava che le cose non fossero cambiate, che Jimin provasse ancora gli stessi sentimenti e che invece non lo odiasse. Sapeva con certezza ciò che aveva fatto, eppure il minore non era a conoscenza della vera motivazione della sua partenza. Era partito per gli Stati Uniti alla ricerca di un lavoro che potesse mantenere due giovani innamorati. Desiderava far vivere al suo Jimin una vita degna del suo nome, ma sapeva che il ragazzo non lo avrebbe mai lasciato andare, testardo com'era. Così aveva dovuto mentire. Gli disse di non provare più nulla nei suoi confronti, sperando che l'altro non la prendesse troppo seriamente. Lo avrebbe scoperto in seguito. L'hostess annunciò l'atterraggio ed invitò i passeggeri ad allacciare le cinture di sicurezza. Scese dall'aereo pochi minuti dopo e si diresse in aeroporto e attese che gli venisse restituito il suo bagaglio, per poi cercare un taxi. Disse la sua destinazione al conducente e si rilassò sul sedile posteriore, osservando la città che scorreva fuori dal finestrino. Quando si fermarono ad un semaforo, osservò come un ragazzo dai capelli castani e una ragazza dalla chioma corvina sedevano in un bar, dei dolci sorrisi stampati in volto. Il cuore di Hoseok iniziò a battere all'impazzata. Solo poche ore e lo avrebbe rivisto.








-Jiminnie, sveglia!- Taehyung tempestò il viso del ragazzo ancora addormentato di baci, sorridendo contro la sua pelle. Quello era un giorno speciale, ogni Giovedì avevano la possibilità di trascorrere la giornata fuori da quel posto. Il corvino si mosse infastidito ma quando avvertì le soffici labbra dell'altro, un dolce sorriso si fece largo sul suo viso. Il castano gli circondò le guance con le sue grandi mani e fece unire le loro labbra in un passionale bacio mattutino. Jimin posò le mani sulla sua schiena, stringendo la stoffa della sua canottiera, per poi farle scivolare sui suoi bicipiti. Un sospiro lasciò le sue labbra a quel tocco. Non si era mai reso conto quanto il giovane fosse allenato. -Dobbiamo prepararci.- Sussurrò al suo orecchio. Così a malincuore si alzarono dal letto per vestirsi. Taehyung afferrò con una mano quella del corvino, e con l'altra il suo giubbotto. -Anche oggi passerai la giornata con me?- Chiese Jimin. -Beh, se la mia compagnia è di suo gradimento, allora con molto piacere.- Rispose l'altro, ridacchiando. Il maggiore alzò gli occhi al cielo e gli diede un leggero pugno sul braccio. -Certo che mi fa piacere averti con me.- Mormorò. Taehyung sorrise e posò una mano sulla sua guancia, stampandogli un dolce bacio sulle labbra. -Andiamo. Oggi ti porterò al cinema.- A quell'affermazione gli occhi del giovane s'illuminarono. Ultimamente la sua situazione era notevolmente migliorata, non aveva più incubi riguardanti Hoseok ed il suo comportamento era molto più calmo e gentile. Forse gran parte del merito era di quello strambo ragazzo che era entrato prepotentemente nella sua vita ma che l'aveva cambiata in un modo che lui non avrebbe mai potuto immaginare. Gli aveva salvato la vita.








-Finalmente oggi è Giovedì!- Esclamò Jungkook raggiante. Era appena uscito dalla doccia e fece il suo ingresso nella camera del suo fidanzato con solo un asciugamano a coprire il suo corpo. Quella gran parte di pelle scoperta attirò immediatamente l'attenzione del maggiore, il quale soffermò i suoi occhi su quello spettacolo rivolto soltanto a lui. -Hyung sbrighiamoci, non vedo l'ora di vedere Jimin.- Lo esortò il ragazzo.-E sicuramente sarà accompagnato da Taehyung.- Mormorò Yoongi. Il ragazzo dai capelli castani roteò gli occhi. -Lo so che non ti fidi di lui, ma io so che ci tiene veramente al nostro Jimin.- Disse. -Questo lo so ma quando lo verrà a sapere, non possiamo prevedere come reagirà. Potrebbe essere un duro colpo per lui, peggiore di ciò che è accaduto con Hoseok.- Jungkook soppesò quelle parole. Il maggiore non aveva torto, eppure nel suo cuore sapeva che non sarebbe accaduto. Lo aveva visto nei suoi occhi, nei suoi modi nel trattare il suo amico. Quel giovane ragazzo si era innamorato di Jimin, nonostante tutto. E lui lo ammirava per quello.-Forza vestiti, stiamo facendo tardi.- Disse Yoongi. L'altro annuì e si vestì velocemente, per poi seguire il suo fidanzato fuori casa, dirigendosi verso l'auto. Yoongi mise in moto e dopo dieci minuti arrivarono dinanzi la struttura ospedaliera, dove ad attenderli vi erano i due giovani, mano nella mano. Non appena scesero dalla vettura, il maggiore si fiondò su Jimin, travolgendolo nel suo abbraccio. Il corvino ricambiò con lo stesso fervore, nascondendo il volto nel petto dell'altro. Jungkook invece si avvicinò a Taehyung, il quale lo salutò con un cenno. Tra i due avvenne un dialogo silenzioso, fatto soltanto di sguardi. Poco dopo il castano annuì piano, confermando al minore che Jimin stava bene.  -Oggi andremo a pranzo con dei nostri colleghi di lavoro, vedrete, vi piaceranno di sicuro.- Disse il maggiore tra loro, un bel sorriso stampato in volto. Il suo ragazzo adorava vederlo felice. -Certo hyung. Questo pomeriggio che ne dite di andare a vedere un film?- Propose Jimin. -Tutto ciò che desideri, fratellino.- Rispose Yoongi, scompigliandogli i capelli e facendolo ridacchiare.








-Namjoon sbrigati, è da un'ora che sei chiuso lì dentro!- Esclamò il suo fidanzato. Uno sbuffo infastidito fuoriuscì dalle sue labbra, mentre il ragazzo dai capelli color rubino lo osservava, divertito. Nel corso degli anni quei due non erano cambiati di una virgola. Bisticciavano come una coppia sposata da tempo. Hoseok sospirò, nostalgico. Ricordava bene quando lui e Jimin litigavano per le piccole cose e le guance del minore si gonfiavano, facendogli assumere un'espressione da bambino. L'altro non riusciva mai a resistere e afferrandolo per il capo gli stampava dei baci su tutto il viso. Gli mancava da morire. Namjoon finalmente uscì dal bagno e i ragazzi poterono andare all'appuntamento concordato con due colleghi di lavoro della coppia, ma Hoseok sapeva che lì vi avrebbe trovato anche Jimin. Cominciò ad avvertire del nervosismo e Jin se ne accorse immediatamente. Gli mise una mano sulla spalla per tranquillizzarlo. -Hyung ho così paura. E se mi odiasse?- Sussurrò. SeokJin soppesò a lungo quelle parole. -Sfortunatamente questo sarà molto probabile, eppure c'è una minima possibilità che sia il contrario.- Disse infine. -Se ti ama davvero, ti perdonerà.- Parlò Namjoon, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

𝐿𝑜𝓋𝑒 𝒴𝑜𝓊𝓇𝓈𝑒𝓁𝒻 ☾𝒱𝓂𝒾𝓃Where stories live. Discover now