Capitolo 30

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Sto per raggiungere i miei genitori quando Einardi mi precede e si va a complimentare con loro, non pensavo fosse venuto anche lui...Ecco perchè CC era diventato serio durante la mia discussione della tesi.

Nonna Amalia mi guarda male, lei ha sempre tifato per AA e CC e non le va giù la nostra separazione, ho cercato di spiegarglielo in tutti i modi che il dottorino non è l'uomo giusto per me, che è solo un don giovanni, donnaiolo, stronzo e per lo più anche cinico...Bellissimo, perfetto e... ALICE STOP!! COSA STAI DICENDO, RIPRENDITI.

Scrollo un momento la testa per riprendere il controllo della mia mente che era stata occupata dal mio odioso subconscio. Prima di andare ad abbuffarmi al buffet voglio tornare un'ultima volta nell'aula specializzandi, mi mancherà. Mi mancherà ogni singola cosa di questo Istituto, ogni singolo particolare e persona. Il professor Anceschi, che con le sue battutine e i suoi racconti sulla sua suocera dittatrice mi tirava su di morale, sentirò la mancanza persino della Wally e dei suoi cambi di look estremi. Avrò nostalgia di CC, delle nostre lunghe chiacchierate, delle nostre cene ed anche di molte altre cose.

Mi siedo sulla mia sedia dietro alla mia scrivania, riaccendo per l'ultima volta il mio computer, apro i cassettini di metallo, che avevo riempito con caramelle e cioccolatini.

Riguardo le foto nella galleria del pc, c'erano immagini di cadaveri, di scatti fatti con Paolone, Ambra e Lara, persino con CC, i nostri unici momenti felici immortalati per l'eternità.

CC...Forse è meglio se vado a salutarlo e ringraziarlo per avermi aiutato a raggiungere il mio obbiettivo. Busso alla sua porta, apro senza neanche aver avuto ancora il permesso. E' seduto sul suo divanetto nero, ha la sguardo perso nel vuoto e in mano la pallina da tennis firmata da Roger Federer, a cui è molto affezionato. Non fa una piega, non mi guarda ne tanto meno mi sorride...E' triste, mi avvicino e mi siedo accanto a lui. Ha gli occhi lucidi...CC che piange??? Devo segnarmelo sul calendario, è un avvenimento più raro che importante.

Gli appoggio una mano sulla gamba e gli sorrido, ricambia e dice flebilmente.

"Sacrofano mi mancherai."

"Claudio non parto subito, devo dare ancora una risposta anche se credo che accetter.."

"Una risposta per cosa?" Mi guarda con gli occhi sgranati di chi non è a conoscenza di un qualcosa di estrema importanza.

"Non sai niente?"

"No, Alice dimmi a che cosa dovresti accettare?"

"Per il mio trasferimento a Baltimora, la Wally me lo ha proposto e visto che è da sempre stato il mio più grande sogno credo che non declinerò l'offerta."

"Alice te ne prego non accettare." Si alza e si china davanti a me, ci guardiamo negli occhi, sembrano sinceri, ma con il dottorino non si sa mai.

"Perchè?"

"Mi chiedi pure il perchè? Mi sembra piuttosto evidente il motivo. Alice io ho bisogno di te, non riesco ad immaginare un futuro senza la mia allieva casinista, che ne fa bene una e ne sbaglia due."

"La solita pantomima. Claudio per favore, mi hai già fatto soffrire più di una volta non voglio stare male di nuovo." Sbuffa, l'irritazione sotto gli occhi sta aumentando, sta sicuramente cercando di trattenere le lacrime, come del resto sto facendo anche io... Siamo troppo orgogliosi, ecco questo è un tratto che ci accomuna. Prende un bel respiro e ricomincia a parlare guardandosi le ginocchia e tenendo ancora le sue mani calde sulle mia cosce.

"Alice sogno un futuro con te. Vorrei un tuo bacio alle 7:00 , appena svegliato. La mattina vorrei porre rimedio ad uno dei tuoi soliti casini, ma anche farti i complimenti per le poche volte in cui svogli un lavoro eccellente. Vorrei tenerti tra le mie braccia la sera, distesi sul divano a guardarci un bel film horror, proprio quelli che piacciono a te. Desidero farti ridere mentre siamo a cena e non smettiamo di guardarci. Vorrei riempirti di baci e poi addormentarmi vicino a te e sognare di vederti la mattina dopo, alle 7:00 per il bacio del buongiorno."

"Parole bellissime, grazie ora però vado."Mi alzo di scatto, non riesco più a sentire altro...Quante volte in passato ho sentito discorsi simili, ma poi si ripeteva tutto da capo...TROPPE, TROPPE VOLTE.

Mi trattiene per un braccio, per un istante ci guardiamo,non riesco a muovermi, sono come pietrificata dai suoi occhi.

"Lasciami."

"No. E secondo me non va neanche a te." Non so cosa dire, sono a corto di risposte...Come è possibile, io sono la regina delle risposte pronte, come dice Nonna Amalia.

CC avvicina il suo viso al mio e lentamente cominciamo a baciarci, non riesco a tirarmi indietro, è più forte di me. Aspettavo da troppo tempo questo momento, ritrovarmi tra le sue braccia e riassaporare le sue labbra al gusto caffè.

Pian piano il bacio diventa puro desiderio, abbiamo l'uno il bisogno dell'altro, non ci riusciamo a staccare.

Ci portiamo lentamente al divano, CC senza staccarsi dalle mie labbra mi fa stendere e lui si mette sopra di me, ma proprio nel momento più bello... La porta si apre. Beatroce!!

"Claudio? And..." E' rimasta impalata sulla soglia della porta. Si rigira sui tacchi e singhiozzando se ne va sbattendo la porta. Claudio torna a guardarmi, mi sorride e poi torna a baciarmi. In questo momento ci siamo solo noi due, non esiste nient'altro e spero che questo possa continuare all'infinito, proprio come è inciso sul bracciale che mi ha regalato.

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Where stories live. Discover now