Capitolo 6

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Guardo e riguardo il bracciale che mi ha fatto CC, lo adoro, non lo toglierò mai più. Claudio è cambiato, radicalmente dall'anno scorso, non lo riconosco. Sono felice. In me si è creata una specie di dipendenza da Claudio, come se il MIO dottorino fosse la mia droga. Lo amo, più della mia stessa vita. Sono le 3:00 e sto studiando per la specializzazione, e nel contempo sto anche finendo l'articolo per la Wally. L'esame si avvicina ed io sono ancora in alto mare. Studio e ripeto, ripeto e studio, CHE NOIA. Non vedo l'ora di diventare un Medico Legale a tutti gli effetti.

Ormai sono passate due ore e sono distrutta ho bisogno di dormire. Vado a letto e provo a chiudere gli occhi, però ovviamente c'è qualcuno o qualcosa che me lo impedisce, ma chi sarà? Chissà. Vado in salotto e prendo il telefono. E' Claudio... alle cinque ?Cosa è successo?

"Pronto?" Dico con voce rauca "Claudio, che succede?"

"Quanto ci metti a rispondere? Allora sono arrivati i risultati del materiale genetico trovato sotto l'unghia del cadavere e ..." oddio, forse ho capito, ho un brutto presentimento. "E cosa Claudio, arriva al punto".

"E' un DNA maschile." fa una breve pausa e poi riprende "Quindi il tuo reporter British potrebbe aver ucciso il povero uomo."

"Claudio, non significa che se il DNA è appartenente ad un sesso Maschile, il KILLER sia Arthur." mi sto innervosendo, perchè tutti devono pensare che sia stato Malcomess junior.

"Va bene, fai come credi, ci vediamo fra poco in Istituto. Buonanotte Sacrofano."

"Notte CC."

E' ora di svegliarsi, sono riuscita a dormire solo due ore, sembro uno zombie uscito direttamente da un film horror. Cerco di rendermi presentabile, e poi esco... sento di aver dimenticato qualcosa...LE CHIAVI DI CASA!!!!!

"MA PORCA MISERIA!! COME RIENTRO A CASA!!! VA BENE CALMA ALICE! ORA VAI IN ISTITUTO E POI VEDRAI."

Arrivo in istituto, e mi catapulto nell'aula specializzandi, prendo la borsa e comincio a cercare se avessi preso delle chiavi di scorta. Tiro fuori tutto, e proprio in questo momento arriva Claudio.

"AA ma cosa stai facendo. Cosa hai combinato?" esclama guardandomi con quegli occhi da zingaro allungati.

"Ho lasciato le chiavi dentro casa e non so come rientrare questa sera. Penso però di avere delle chiavi di scorta, ma non le tro..." CC mi blocca il braccio.

"Vieni a casa mia, dai." Lo guardo dolcemente. "Non reco disturbo?"

"Certo che non mi dai fastidio

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"Certo che non mi dai fastidio." Gli salto addosso e lo bacio e rido.

"Alice... ALICE."mi giro e chi trovo? Lara, che mi guarda con gli occhi sgranati e un sorrisetto malefico, CHE VERGOGNA... non ricordavo di aver lasciato la porta aperta.

Rido timidamente, mentre Claudio se ne va. "Lara, che combinazione come mai qui?!"

"Alice, ti vuole la Wally, è urgente!" ODDIO COSA E' SUCCESSO... VOGLIO MORIRE. Mi precipito nella ex stanza del supremo, dove trovo il Rospo seduto sul trono di Malcomess.

"DOTTORESSA ALLEVI, L'ARTICOLO COME PROCEDE!" scandisce a voce alta, sgranando gli occhi. Si è tinta i capelli di marrone scuro, E' ORRENDA, MI VIENE DA RIDERE, non riesco a trattenermi. ALLORA ALICE FAI UN BEL RESPIRO E GUARDA A TERRA, NON GUARDARLA NEGLI OCCHI.

"Professoressa Boschi, Buongiorno. L'articolo è quasi pronto, devo revisionarlo. Domani glielo porto."

"Si, spera Allevi. Vada."

***

Vado da Calligaris. Oggi deve fare delle domande ad Arthur, non voglio mancare. Arrivo con dieci minuti di ritardo. L'ispettore sta lo sta già interrogando.

"Permesso. Scusi per il ritardo ispettore ho avuto un contrattempo." dico andandomi a sedere vicino ad Arthur, che appena mi vede sorride e si alza per abbracciarmi.

"Alice, ti faccio un breve resoconto. La vittima si chiamava Carlo Verona, anni 30, reporter di guerra." dice L'ispettore accennandomi un sorriso.

"Allora, signor Malcomess, lei conosceva il reporter trovato morto?" chiede Calligaris guardando Arthur seriamente, portando le mani alla testa per massaggiarla.

"Si, lo conoscevo, ho anche avuto un litigio con Carlo, ma niente di serio, abbiamo chiarito pochi giorni dopo". Io giuro" mi guarda "che quella mattina io non lo ho incontrato."

"Va bene, per ora è tutto, ma resti a disposizione, non si allontani dalla città."

"Si, arrivederci. Ciao Elis, ci vediamo in giro."

Lo saluto e poi mi rivolgo a Calligaris. "Alice, dopo l'autopsia, ti sei fatta un'idea di come è morto l'uomo.?" chiede accendendo una sigaretta Camel light.

"Io credo che non sia stato ucciso sul Lungo Tevere, perchè sono presenti sia sulle gambe che sulle braccia delle ecchimosi da traizione, quindi ciò vuol dire che il corpo sia stato trascinato. Prima però ci sarebbe stata una colluttazione in cui si è arrivati alle mani poichè nel cadavere sono presenti ecchimosi da compressione e altri lividi vari. Poi, il presunto killer lo avrebbe colpito con un corpo contundente sulla zona occipitale del collo. Alla fine lo ha trasportato dove è stato trovato l'uomo."

"Eccellente ricostruzione, bimbetta mia." dice applaudendo Calligaris, è fiero di me, almeno lui. Forse invece di fare Medicina Legale sarei dovuta entrare in polizia, probabilmente avrei avuto una vita più normale, credo.

Quando sto per andarmene nello studio dell'Ispettore entra un uomo, sulla quarantina, alto e snello, vestito con giacca e cravatta, molto elegante e bello, dallo sguardo seducente.

"Salve!" dice baciandomi la mano. "Sergio Einardi, piacere di conoscerla."

"Piacere tutto mio, sono Alice Allevi."
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Hey, come state? ho scritto una nuova storia! É un fantasy e si chiama "Oblivio", mi farebbe piacere se passaste a leggerla e se mi faceste sapere il vostro parere (accetto consigli e critiche purché siano rivolte con rispetto).❤️

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora