Capitolo 19

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"Signor De Santis... dove si trovava la sera del 20 ottobre 2018?" chiede Calligaris, che dopo aver ascoltato attentamente ed annotato tutte le informazioni datagli da Luca De Santis, comincia a sospettare della sua colpevolezza.

"Gliel'ho già detto ero in giro per Roma." Non mi fido di quest'uomo, gli si legge negli occhi che è colpevole, che sta nascondendo qualcosa di molto oscuro.

"In giro per Roma e per caso è finito in un casolare abbandonato e HA UCCISO CARLO VERONA. Signor De Santis se fossi in lei provvederei all'istante a procurarmi un buon anzi eccellente avvocato. La aspetto domani nel mio ufficio. Ciao Alice, ci vediamo domani, ti aspetto."

Calligaris chiude la chiamata, durante l'incontro ho notato che De Santis nella mano aveva un graffio, profondo, ed ad una prima occhiata credo che ciò che lo abbia procurato siano delle dita, molto probabilmente quelle dalla vittima. Chiudo il computer, sto per arrivare a Sacrofano, non vedo l'ora di riabbracciare nonna Amalia. Oggi mi è mancata molto.

Annuso il profumo che emana la camicia, e chiudo gli occhi, è come se CC mi stesse abbracciando, come se fosse attaccato a me. Mi manca tremendamente, però non riesco a dimenticare ancora le sue parole. Deve ragionare su quanto mi ha detto e capire che se vuole stare con me deve cambiare questo suo modo di pensare.

Arrivo al mio paese natale, sono sempre molto felice di tornare nella mia casetta di campagna. Busso e mi apre la mia dolce nonnina.

"Ecco la mia affetta cadaveri preferita!" Nonna indossa un abito di lino rosso e nero, molto elegante, ed ha applicato il mio rossetto rosso che avevo dimenticato qui.

"Dove vai nonna?"

"Vado da Luisella, mortacci sua, m'ha invitato a giocare a Burrago."

"Ok, divertiti, ci vediamo a cena."

"Un bel pò, ci vediamo dopo bella de nonna. Studia mi raccomando."

Chiudo la porta, vado nella mia dolce e cara cameretta, devo misurarmi la febbre, spero sia scesa. Metto il termometro sotto il braccio e aspetto, nel frattempo controllo il telefono. Un messaggio di Claudio.

"Grazie per oggi, ci vediamo domani."

"CC ho bisogno di te, mi manchi troppo, perchè non capisci che io voglio una relazione alla luce del sole, voglio che sappiano tutti che io e te stiamo insieme e che IO sono la fortunata, la donna più felice al mondo. Desidero che tutte mi guardino invidiose perchè non potranno mai averti. Ho bisogno di te come l'aria, come l'acqua; necessito di guardare quel tuo sorriso ed i tuoi occhi, mi si blocca il respiro ogni volta che mi fissano." penso ad alta voce, ma ovviamente combino uno dei miei soliti casini, perchè non mi sono accorta di premere con il pollice sull'icona del messaggio vocale, e prima che me ne accorgessi lo ho mandato. "No,no,no,no.... ora come faccio..." Cerco di eliminarlo, ma CC lo ascolta subito. Che figura!!! Non risponde, non mi chiama...COSA HA FATTO!!! Tolgo il termometro, 37,5. L'unica gioia di questa giornata. Prendo un antipiretico in modo che mi passi completamente. Cosa avrà pensato quando ha ascoltato il messaggio? Sicuramente avrà pensato che sono una pazza, che non so cosa voglio.

Nonna torna alle 20: 00, è distrutta, e sembra che sia anche un pò nervosa.

"Bella de nonna, quella Luisella m'ha fatto du palle come una mongolfiera. E quanto è bello il nipote, quanto è caro, quanto è bravo." Sto ridendo a crepapelle, amo mia nonna.

"Che se magna? Tu madre ancora non è arrivata? Tu padre? Quel cretino de tu fratello?"

"Nonna tranquilla cucino io qualcosa, tu mettiti tranquilla, vedrai che torneranno presto."

Dopo mezz'ora arrivano mamma, papà seguiti da Marco e una ragazza che copre il viso con una cartellina e non riesco a capire chi sia...

"YUKI!! CHE FAI QUI!!!"

"Alice, volevo falti una solplesa! Tuoi genitoli fale taldi pel venile a plendele me a stazione." Anche se sta seguendo dei corsi di italiano, ancora la R non riesce a pronunciarla. La abbraccio, mi è mancata molto.

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Where stories live. Discover now