Capitolo 25

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Torno a casa, sono distrutta e triste, mi dispiace litigare con CC. Cordy è seduta sul divano e appena entro si volta a guardarmi e capisce subito che qualcosa non va. Si alza e si avvicina a me con passo felpato. Mi sorride e mi segue in camera.

Io mi siedo sul bordo del letto e porto le ginocchia al petto, cosa che faccio ogni volta che sono stanca e ho bisogno di riflettere. Cordy si viene a sedere accanto a me e mi mette una mano sulla spalla.

"Sergio dov'è?"

"E' tornato a casa, non voleva recare altro disturbo. Alice dimmi cosa è successo, hai litigato di nuovo con Conforti?"

"Si, mi manca tremendamente e ho anche una grande paura."

"Di cosa?" Inizio a singhiozzare, e mi getto all'indietro distendendomi.

"Che mi guardi negli occhi e legga che lo amo ancora."

"Oddio quanto sei romantica... SCUSAMI MA SE LO AMI ANCORA PERCHE' NON TE LO VAI A RIPRENDERE?"

"Lui  ha chiaramente detto che non vuole essere il mio fidanzato. Io non voglio stare con lui di nascosto, io desidero una relazione alla luce del sole."

"Alice tu sei matta."

"Scusa?"

"Hai l'opportunità di avere Claudio e te lo fai scappare così, per un tuo inutile capriccio?"

"Non è inutile."

"Invece si."

Cordelia si è arrabbiata  ed è uscita dalla stanza sbattendo la porta. Io rimango immersa nel silenzio, un silenzio tale da riuscire a sentire anche la mosca che sta volando nella mia camera; mi sta facendo spanzientire.  Apro la finistra e la faccio uscire. Mi metto a studiare fra poco più di tre giorni avrò l'esame, sto entrando nel panico più totale.

Mi distraggo di continuo, penso e ripenso alle parole che mi ha detto Cordelia, forse ha ragione, posso avere CC e me lo sto facendo scappare , ho proprio una mente ottusa.Il tavolo comincia a vibrare, il telfono sta squillando, è Calligaris.

"Ciao Alice, scusa per l'ora, ti volevo solo informare del fatto che abbiamo arrestato De Santis, ha confessato. "

"Che bella notizia, grazie per avermi avvisata ispettore."

"Di niente, Buonanotte." Povero Carlo, ucciso per concorrenza, per un infimo motivo.

Continuo a studiare fino alle prime luci del mattino, sono veramente molto stanca, sembro un cadavere. Mi specchio e sgrano gli occhi ho delle occhiaie spaventose, devo truccarmi per andare in Istituto e mi accorgo con piacere che ho finito il correttore e il fondotinta.

Esco e dopo dieci minuti arrivo in Istituto, ancora non c'è nessuno... Che strano. Entro e mi dirigo in aula specializzandi e dato che sono la persona più fortunata in questo mondo, il termosifone si è rotto e qua dentro si muore di freddo.

"Oggi tutti di ipotermia moriremo." Ecco Paolone che, essendo già stato avvisato della rottura del calorifero, indossa una scialpa rossa, una cappello con un pon pon bianco e un bel cappotto nero, devo dire che ha gusto.

Mi affaccio dalla finestra dell'aula e vedo qualcosa che mi fa piangere il cuore, per Paolone intendo. Lara e Marco si stanno baciando con passione...Sono intenta a guardare questa dolcissima scena quando Paolone si avvicina a me.

"Che guardi Alice?" Non faccio in tempo a rispondere che lui si fionda alla finestra; il sorriso che aveva stampato in viso si dissolve .

"Mortacci sua." Paolone che parla in Romano? Questa mi è nuova, nella sua bocca questa parlata suona male, è strana tanto strana che mi fa ridere...A crepapelle.

"Cosa ridi! Un'ipocrita sei!! Tu lo sapevi e niente mi hai detto!!!"

"No guarda Paolone che io non sapevo nulla, l'ho scoperto questa mattina." Paolone mi guarda con disprezzo e corre fuori dall'Istituto... HO un brutto presentimento. Apro la finestra.

"MARCO TI CONVIENE FUGGIRE PERCHE' PAOLONE TI RIEMPE DI BOTTE!!" Marco appena sente "Ti riempe di botte!" comincia a correre a gambe levate.

"Pezz'i mieidda, RUGNUSU!!!"

"Paolone posso spiegare." Lara sembra spaventata, Paolone è fuori di se, è arrabbiato come non mai.

"Cosa vuoi spiegare, COSA!! Va sucati un pruno Va."

Lara se ne va e segue Marco, Paolone invece si dirige al bar dell'Istituto per consolarsi con il solito bombolone alla crema e un bel latte e cioccolato.

Vado in biblioteca e mi dedico allo studio e al ripasso, domani avrò l'esame e voglio dare il meglio di me. Apro il mio bel laptop e sullo schermo un po' impolverato trovo un postit fuscia, è la scrittura di Cordelia:

"Alice pensa a quello che ti ho detto ieri sera!Ci vediamo stasera."

Accendo il computer e scrivo l'ultima pagina della tesina, oggi devo portarla a rilegare... PERCHE' MI SONO RIDOTTA ALL'ULTIMO MOMENTO!!

Ecco, ho appena scritto l'ultima parola della mia tesi di specilizzazione in medicina legale, ora non mi rimane che portarla in rilegatoria... SI MA QUALE? Non credo che ne esista una capace di rilegarmi una tesi di duecento pagine in un solo pomeriggio.

Sono immersa nei miei pensieri quando sento qualcuno che bussa alla porta, alzo la testa e vedo che è Sergio, gli sorrido e lui si avvicina.

"Ciao Alice, andiamo a pranzo?"

"Sergio, mi dispiace oggi non posso devo portare la tesina in rilegatoria... Sono disperata perché non credo che ce ne sia una che me la rileghi in un solo pomeriggio." Sergio ride, si sporge e mi bacia, questa volta un bacio veloce, il tempo che le labbra si tocchino e già è finito.

"Conosco una rilegatoria che credo riesca nell'impresa."

"Veramente?" Questa volta mi vado a sedere sulle gambe del Mio Pm e lo bacio. Mi sento osservata, apro un attimo gli occhi e vedo che Claudio mi sta osservando. Non si muove, non fa una piega. Ha gli occhi lucidi e sta diventando rosso in viso. Che faccio lo saluto per svegliarlo? Questa situazione è un tantino imbarazzante.

"Alice andiamo?" si alza e prende la sua giacca che ha appogiato alla sedia.

"Si" Prendo la chiavetta USB e la metto in borsa. Sergio mi prende per mano e ci dirigiamo verso l'uscita . Passiamo davanti l'ufficio di Claudio, sta urlando  con qualcuno al telefono.

"DEVI LASCIARMI IN PACE!!!TE L'HO DETTO E TE LO RIDICO NON DEVI PIU' CERCARMI!!!" Con chi sta parlando e perché sta chiedendo di non essere più cercato? E' in pericolo? Qualcuno lo sta minacciando?

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Where stories live. Discover now