Capitolo 24

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Mi sto facendo prendere dal panico, allora Alice respira, ce la potrai fare, hai superato prove ben peggiori, respira, calma. HO SOLO QUALCHE GIORNO PER FINIRE DI STUDIARE COME FACCIO!!!!!

Mi catapulto in biblioteca, sono sommersa dai libri, prendo appunti sul mio quaderno e ripeto, ho la gola secca e una fame tremenda. Sono intenta a studiare la rilevanza dell'esame autoptico nel procedimento penale secondo la normativa attualmente in vigore, quando dalla soglia della porta vedo spuntare Einardi con in mano una rosa rossa, il mio fiore preferito.

"Ciao Alice, dai smettila di studiare, ti porto a mangiare qualcosa, ti va?"

"Si, però muoviamoci devo studiare, ho l'esame fra una settimana. Voglio sprofondare Sergio, come faccio?"

Si avvicina a me e mi bacia, un bacio rasserenatore, uno di quelli che riuscirebbero a calmare un mare ondoso. Chiudo gli occhi istintivamente, voglio godermi questo momento di dolcezza.

Ci avviamo mano nella mano verso l'uscita e stiamo camminando quando incrocio gli occhi di Claudio che ci guarda come impietrito, con la bocca semiaperta come se volesse dire qualcosa, ma non ci riesce.  Ora spero che abbia capito come ci si sente.

Lo ignoro e usciamo dall'Istituto, ci dirigiamo al ristornante a piedi perchè si trova vicino l'Istituto. Oggi il sole risplende e riscalda l'aria frizzantina portata dall'inverno, un venticello fresco scuote i rami e le foglie delle imponenti querce. Arriviamo al ristorante, da fuori sembra una piccola osteria, ma quando entriamo si rivela essere un ristorante veramente molto bello ed elegante.

Ci sediamo ed ordiniamo un'insalata, non sazierà molto però è salutare e riduce la fame. Chiacchieriamo del più e del meno, mi racconta del perchè è finita con sua moglie e del motivo per cui è voluto diventare pm. Mi ha chiesto perchè ho voluto specializzarmi in medicina legale.

Quando mi fa questa domanda mi sto per strozzare, perchè  mi sono voluta specializzare in medicina legale? Che bella domanda...Mi sono specializzata per Claudio, per l'affascinante dottorino che quel giorno del ritrovamento del corpo di Tamara, la badante di nonna Amalia, ha rapito il mio cuore.

"Alice, ci sei?"Mi passa una mano davanti gli occhi  ed io gli sorrido, mi sono incantata.

"Ehm, mi sono specializzata perchè  mi piace il fatto che il medico legale collabori con la "legge". Spesso le sue informazioni sono essenziali al fine di risolvere il caso."

"Mmmm, bello, ma come fai a resistere al fetore dei cadaveri? L'ho sentito una volta ed è un olezzo niente male."

"La prima volta mi sono sentita male, ma con il tempo mi sono abituata." Finiamo di mangiare e poi andiamo a chiedere il conto. Stiamo per uscire  quando entra CC, abbastanza normale, è anche il suo ristorante preferito, ma lo osservo meglio e noto che è nervoso.

Ci fissa, è furioso, si dirige con passo veloce verso Sergio e senza pensarci due volte sferra un pugno sulla faccia. Il pm geme e cade a terra. Tutti accorrono per soccorrerlo, tra questi c'è anche un dottore.

"Claudio sei impazzito, perchè lo hai fatto?"

"Alice, mi sono reso contro di cosa sto perdendo...di chi sto perdendo. TU NON PUOI STARE CON EINARDI..."

"Claudio smettila, vattene...mi chiedi sempre scusa, ma dopo commetti sempre gli stessi errori."

"Alice..."

"Alice COSA!! VATTENE." Claudio se ne va ed io corro da Sergio, sta ancora ansimando, il dottore gli offre un bicchiere d'acqua con un'aspirina per attenuare il dolore. Gli sfioro il braccio e gli chiedo come si sentisse.

"Comincia a passare. Lo aiuto ad alzarsi, ringrazio il dottore e andiamo a prendere l'autobus. Lo porto a casa mia, almeno lo tengo sotto controllo.

Quando entriamo Cordy mi guarda con un ghigno e poi si ritira nella sua stanza.

"Mettiti comodo, fai come se fossi a casa tua. Cerca di fare pochi movimenti.Io devo tornare in Istituto perchè devo lavorare."

Torno in Istituto, Claudio è nell'aula specializzandi, credo che mi stia aspettando per parlarmi e come al solito chiedermi scusa. Lo ignoro e mi dirigo direttamente in biblioteca. Stranamente non mi sta seguendo, forse ha capito che non voglio parlargli.  Mi siedo al mio posto, non c'è nessuno, c'è un silenzio tombale, quasi inquietante.

Inizio a studiare e dopo ben cinque ore di un continuo leggere e ripetere, faccio una breve pausa caffè. Mi dirigo verso la zona delle macchinette, aspetto che il caffè sia pronto e poi ritorno i biblioteca. In istituto ormai non c'è quasi più nessuno, sono rimasta solo io e qualcun'altro.

Mi siedo sulla sedia dietro alla scrivania e comincio a bere il caffè, mentre porto il bicchiere verso la bocca, noto che sul polso ho ancora il bracciale che mi ha fatto CC. Lo tolgo e lo tengo in mano. Appoggio la testa sul libro e chiudo gli occhi per cercare di pensare, per riordinare le idee, ma come sempre mi addormento.

Sto ancora dormendo quando sento una mano che mi sfiora i capelli, alzo la testa di scatto e chi trovo? CC in tutta la sua bellezza che mi guarda sorridendo, quasi con pietà. Mi guardo intorno e noto di avere ancora tra le mani il braccialetto che mi aveva regalato.

"Ce l'hai ancora?"

"Domanda un pò scontata, non ti sembra?"

"Alice io non ce la faccio più, non riesco a vederti con Einardi, ho una rabbia dentro di me che non puoi neanche immaginare. Alice, mi manchi... mi manchi tantissimo."

"Claudio, tu sei arrabbiato? TU. Ma ti rendi conto di cosa hai fatto oggi? Per gelosia sei venuto alle mani con Sergio... Proprio tu che mi hai umiliato davanti a Beatroce."

"BASTA CON TE NON SI PUO' RAGIONARE."

"Neanche con te!!"

Sembriamo due bambini in conflitto, Claudio se ne va, sbattendo la porta della biblioteca e prendendosela con tutti quelli che incrocia, devo ammetterlo, un po' manca anche a me, la nostra separazione mi ha lasciato un vuoto dentro che non riesco a colmare con niente.

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Where stories live. Discover now