ㅍ pt. 1

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~ Happyland ~
Pt. 1

Sbuffai stremata dal lavoro, mi lasciai cadere sulla scrivania riflettendo su tutto il tempo trascorso in quell'ufficio, mentre i mei coetanei erano fuori a divertirsi

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Sbuffai stremata dal lavoro, mi lasciai cadere sulla scrivania riflettendo su tutto il tempo trascorso in quell'ufficio, mentre i mei coetanei erano fuori a divertirsi. Mi sentivo strana a non dispiacermi di tale condizione, non riuscivo a trovare divertimento nel perdere tempo con delle persone a me amiche ma che potevo benissimo vedere nel fine settimana, senza bisogno di organizzare serate stressanti.
Adoravo passare la mia settimana in quel cubicolo a realizzare il mio sogno di lavorare per una rivista di moda, mentre nell'ufficio accanto dimorava il ragazzo più bello che avessi avuto occasione di conoscere.
Alzai la testa dal piano freddo, in modo da poter cercare Jonghyun con lo sguardo, ma lo ritrovai fermo davanti alla mia postazione in attesa che alzassi la testa.
Indossava il suo solito sorriso leggero, gli illuminava il volto e lo sguardo che da giorni sembrava sempre più tormentata senza una ragione apparente, la rivista stava andando sempre meglio e le idee come le vendite erano in salita.
Jonghyun inclinò leggermente la testa e subito dopo allungò il braccio destro verso il mio volto staccando via qualcosa; si lasciò sfuggire una dolce risata mentre osservava la scena che poteva risultare buffa

«Devi ricordarti di comprare gli assorbenti» disse leggendo il biglietto, il mio volto avvampò, probabilmente diventai visibilmente rossa per l'imbarazzo. Tolsi con un movimento brusco il foglietto dalle mani del più grande accartocciandolo e gettandolo nel cestino riposto alla mia sinistra.

«P-perchè esattamente mi stai osservando?» balbettai cambiando velocemente argomento, non volevo ritrovarmi incastrata in una discussione estremamente imbarazzante, dovevo smetterla di scrivere post-it per qualsiasi cosa o ricordarmi di attaccarli nell'agenda.

«Per oggi abbiamo entrambi finito» annunciò appoggiando i gomiti sul piano e in seguito adagiando il mento su i palmi delle mani, sembrava un dolcissimo bambino, mentre mi osservava in quella posizione.

«Ma sono solo le sei, di solito rimaniamo fino all'ora di cena» constatai spostando lo sguardo dall'uomo fino allo schermo del computer dove potei accertarmi dell'orario. Riportai gli occhi su Jonghyun che aveva cambiato posizione, era dritto davanti a me, le braccia lungo i fianchi e il sorriso meno raggiante del precedente, ma più espressivo se era possibile.

«Ti correggo con: "tu" vuoi rimanere fino alle otto, saresti benissimo libera di tornare a casa come tutti gli altri» sottolineò con tono scherzoso.
Spensi velocemente il computer davanti a me, consapevole che se quella era la sua scelta sicuramente non sarebbe cambiata, Jonghyun poteva sembrare docile e permissivo, ma era fermamente impassibile sulle sue decisioni, era sicuramente il capo che tutti desideravano.

«Preferisco aiutarti, perché si stacca prima?» chiesi curiosa, raccattai da sotto la scrivania la borsa in tela nera che raffigurava su un fianco i faccioni di Minho e Chaeyoung, erano soliti farmi questi regali molto fantasiosi che non mi dispiaceva utilizzare di tanto in tanto, poteva sembrare strano, ma era una cosa divertente.

Elevator || JonghyunWhere stories live. Discover now