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~ Pioggia ~

Alzai il viso verso il cielo, nonostante fosse la fine di maggio, il tempo ci aveva regalato un temporale, la mia mente riusciva a rilassarsi sentendo il rumore della pioggia infrangersi sull'asfalto

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Alzai il viso verso il cielo, nonostante fosse la fine di maggio, il tempo ci aveva regalato un temporale, la mia mente riusciva a rilassarsi sentendo il rumore della pioggia infrangersi sull'asfalto. I pedoni si erano tutti rifugiati sotto le sporgenze, mentre le macchine rallentavano la loro corsa per via della poca visibilità.
Feci il primo passo per entrare a contatto con quelle gocce, ma un ombrello trasparente ostruì le mie intenzioni, alzai gli occhi confusa e ritrovai lo sguardo sorridente di Jonghyun al mio fianco, vestito come al solito in modo impeccabile e i capelli ben pettinati.

«Ti bagnerai» mi fece notare piegando leggermente l'ombrello verso di me, lasciando la sua spalla esposta alla pioggia così che il suo bel vestito si bagnasse.

«Era quella l'intenzione» raddrizzai l'ombrello, appoggiando maldestramente la mano sulla sua; imbarazzata abbassai lo sguardo, allentai la presa, ma la mano libera dell'uomo avvolse la mia tenendola al suo posto.

«Non vorrei che la mia migliore dipendente si ammalasse, permettimi di accompagnarti» si propose con l'accenno di un sorriso, mi persi per un secondo in quello sguardo ricordando ciò che mi aveva detto Minho. Era forse triste o solo stanco? sempre più spesso vedevo nei suoi occhi comparire quell'ombra di sofferenza offuscata dal suo sorriso bambinesco.

«La fermata dell'autobus e ha due passi, non voglio disturbarti» mormorai alzando lo sguardo sul suo in modo più sicuro, provai a sorridere, non essendo sicura che il risultato fosse gradevole alla vista.

«La mia intenzione era quella di riaccompagnarti a casa» specificò indirizzandomi verso la sua auto, rimasi per qualche secondo a bocca aperta, non ero mai rimasta sola con lui per un tempo così prolungato, non avrei retto quei minuti in silenzio.

«Oh no, non potrei mai approfittarne» provai a divincolarmi, ma prima che me ne rendessi conto, mi ritrovai seduta sul sedile del passeggero, mentre lui mi allacciava con premura la cintura sorridendomi.

«Non hai scelta» scherzò chiudendo la portiera e correndo verso il posto del guidatore, il cuore batteva velocemente nel petto, ero nel panico, non ero brava ad intrattenere conversazioni e il silenzio non si trovava tra le opzione.
La pettinatura perfetta di Jonghyun si era leggermente scompigliata per via della pioggia e i vestiti erano bagnati visto che il temporale era in aumento.

«Grazie per il passaggio» esclamai, mentre si immetteva nel traffico, spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio alla ricerca di un qualsiasi input per poter portare avanti la più frivola delle conversazioni.

«Questo è il minimo, dovrei portarti fuori a cena per ripagare il tuo aiuto negli anni» accennò un sorriso divertito, mentre il suo sguardo era concentrato sulla strada. Il rumore dell'acqua che precipitava sul finestrino mi rilassava, donandomi un senso di serenità che mi mancava, iniziai ad osservare distrattamente fuori dal veicolo tutto ciò che ci circondava.

Elevator || JonghyunWhere stories live. Discover now