Capitolo V

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L'uomo che aveva parlato era seduto su un ramo e guardava gli altri ninja dall'alto verso il basso, la maschera arancione gli copriva tutto il volto ad eccezione dell'occhio destro, il mantello nero con le nuvole rosse tipico dell'Akatsuki sventolava mosso dal vento.
La memoria di Naruto era subito tornata indietro a quello che gli aveva detto suo padre l'unica volta in cui l'aveva visto, gli aveva parlato di un uomo mascherato a capo dell'organizzazione e che aveva attaccato il villaggio il giorno della sua nascita.

"Un membro dell'Akatuski... cosa ci fai tu qui?" Yamato aveva un leggero fiatone mentre parlava, l'ambiente era statico come se il tempo si fosse fermato, nessuno muoveva un muscolo ad eccezione dell'uomo mascherato che faceva penzolare le gambe con disinvoltura, nonostante la situazione, come avrebbe fatto un bambino.

"Sono qui per Naruto." Il ragazzo in questione aveva sorriso, mentre gli altri avevano provato a non mostrare l'ansia che cresceva sempre più dentro di loro solo al sentire quelle parole.

"Che coincidenza! Io stavo cercando te." Il ghigno che si era espanso sulle labbra di Naruto non era sfuggito ai ninja di Konoha, che lo fissavano non sapendo cosa fare paralizzati dalla paura di compiere la mossa sbagliata e perdere la loro ultima opportunità.

"Ho sentito il discorso di prima e sono qui per proporti di unirti a noi, la scelta però ricade solo su di te." L'uomo era saltato giù dal ramo atterrando vicino alla copia che teneva ferma Hinata. "Ti ricordo però che abbiamo bisogno del chakra della volpe, per realizzare i nostri obbiettivi."

Naruto senza rendersene conto si trovava in mezzo tra Kakashi e l'uomo mascherato, dietro il primo ninja vedeva gli occhi sconvolti di Sakura e la faccia preoccupata di Yamato, il ninja copiatore aveva gli occhi spalancati e le sopracciglia corrugate.  

"Lo so, ma ho trovato una soluzione a questo piccolo inconveniente." Naruto si era girato verso l'uomo, la sua copia e Hinata. La ragazza era ancora ferma, ma non sembrava particolarmente spaventata o preoccupata probabilmente sapeva che lui non l'avrebbe effettivamente ferita, ma nonostante quel pensiero Kakashi era comunque confuso dalla totale fiducia della ragazza, anche davanti a quello a cui stavano assistendo.

"Naruto non ti puoi fidare di quell'uomo! Ti uccideranno come hanno fatto con gli altri jinchūriki, ti prego non voglio perdere anche te..." Sakura si era mossa in avanti affiancando Kakashi. "Il villaggio che hai sempre amato ha bisogno di te..." La ragazza aveva provato a sporsi maggiormente verso Naruto, ma il sensei l'aveva bloccata mettendole un braccio davanti.

"Non andare oltre, possono essere pericolosi." Kakashi fissava il biondo nella speranza che tornasse in sé, anche se quella gli sembrava una prospettiva piuttosto remota vedendo come si stavano evolvendo gli eventi.

"Vieni Naruto dobbiamo sbrigarci." L'uomo  era totalmente incurante degli altri ninja, la sua attenzione era focalizzata unicamente sul ragazzo davanti a sé.

"Va bene." Il ragazzo si era mosso verso lo sconosciuto, ma prima si era accostato a Hinata. La copia che la teneva ferma era scomparsa, ma la ragazza non si era mossa, Naruto era sceso con il busto fino a portare le sue labbra vicino all'orecchio di lei per poi sussurrarle qualcosa. Questa  aveva annuito impercettibilmente per poi andare verso i suoi compagni.  

La forza portante e l'uomo mascherato si trovavano vicini, mentre guardavano i ninja di Konoha.

"Non vuoi dire addio ai tuoi amici?" Aveva detto scherzando l'uomo mascherato.

"Quali amici?" Aveva risposto Naruto inespressivo, Sakura era scattata in avanti il kunai stretto in mano. Il biondo era rimasto impassibile e come aveva pensato sia lui che l'uomo si erano teletrasportati poco prima che venissero colpiti, ma a Naruto non era sfuggito un rumore metallico che non era riuscito ad identificare.

RevengeWhere stories live. Discover now