Affari di Cuore | #1 Serie "Cuore"

62 ~ Telefonate insolite

"Pasta, passata di pomodoro, biscotti per la colazione, latte, succo di frutta, acqua. Che altro serve?"

Matt non mi sta ascoltando. È tutto preso dalle birre in fondo alla corsia.

"Lascia perdere le birre! Muoviti, Lawson ci sta aspettando"

Lui si volta verso di me con un sorriso furbo stampato in faccia "ne prendo solo sei. Sei sono necessarie"

"Guarda che non puoi bere mentre lavori" commento acidamente.

Lui fa spallucce "vorrà dire che non le berrò io"

Sbuffo irritata "prendi quello che vuoi ma fai in fretta, io ti aspetto alla cassa"

Mi trascino il carrello dietro e comincio a passare i prodotti sotto il rilevatore automatico. Odio fare la spesa. È una cosa semplicemente noiosa.

Proprio quando sto per finire, compare Matt con le sue sei birre, una tavoletta di cioccolato e un mega pacco di popcorn. Decido di non dire niente e pago anche la sua roba. Anche perché so che finirò con il mangiare io sia il cioccolato che i popcorn. No! Popcorn al cioccolato. Quando stavamo assieme e litigavamo, poi Matt il giorno dopo si presentava sempre a casa mia con un vassoio di popcorn ricoperti di cioccolato. Me ne ero quasi dimenticata. È stato dolce a ricordarselo.

Ma tutta la mia positività nei suoi confronti svanisce quando lui mi posa un bacio sul collo, proprio davanti a tutto il supermercato. Sento la pelle ardere sotto il suo tocco. No, Kayla. Non va bene. Tu stai con Mitchell adesso, il tuo cuore deve battere solo per Mitchell.

Finisco di pagare e lo prendo per un braccio "puoi evitare di baciarmi? Devo ricordarti che non stiamo più assieme?"

Lui ride divertito "smetti di fare tutte queste scene; il tuo ragazzo non è qui. Possiamo fare tutto quello che vogliamo e non lo verrà mai a sapere"

Alzo gli occhi al cielo "sei sempre il solito stronzo. Spero che tu non ragionassi così anche quando stavamo assieme. In ogni caso io con te non voglio fare proprio niente, quindi lasciami in pace".

Carico la macchina con la spesa e mi metto sul sedile del passeggero. Così se chiama qualcuno posso rispondere senza che mi rompa le scatole.

Non ho fatto in tempo a sedermi che lui apre la mia portiera e tira giù il mio sedile. Prima che possa capire cosa sta succedendo, è sopra di me e mi guarda con quei suoi occhi così belli. Che problema ho con gli occhi degli uomini?

"Dimmi che non mi vuoi neanche un po'. Dimmi che non vuoi mai più che ti tocchi, che ti baci come solo io so fare"

È sopra di me e mi sussurra all'orecchio. I suoi capelli mi sfiorano il viso. E non è che la cosa non mi piaccia. Ma non è più quello che voglio.

"Matt, spostati e riportami a casa. Se hai accettato questo lavoro perché pensavi che sarei caduta ai tuoi piedi, non hai capito niente. Sono innamorata di un altro uomo e tu non sei professionale. Quindi comportati da guardia del corpo e proteggimi, o sarò costretta a chiedere un rimpiazzo"

Lui si sposta lanciandomi un'occhiata ambigua.
"So quello che vuoi, Kay. E tu mi vuoi. Solo che non so se ne sei ancora consapevole".
Si mette al posto di guida, io tiro su il mio sedile e ripartiamo.

Il ritorno è infinito e silenzioso. Vorrei che non fosse mai venuto sul lago con me e Lawson e vorrei che non si stesse comportando come fa. Rende tutto più difficile. La mia vita è già abbastanza difficile di per sé. Anche Matthew non ci voleva.

Quando arrivo a casa, trovo Lawson al telefono. Ha un sorriso che non gli vedevo da mesi. Parla saltellando da una parte all'altra della cucina. Appena mi vede mi fa cenno di avvicinarmi. Matthew mi segue come un'ombra.

Poi Lawson mi passa il telefono e mi fa segno di rispondere. Chi sarà?

"Pronto?"

"Sorellina"

La voce di Elwin mi fa venire le lacrime agli occhi.

"El!"

"In carne ed ossa"

"Come stai? Come sta la bambina? La mamma? Tutto bene? È bello dove siete ora?"

"Rallenta Kay. Ti dico tutto quello che vuoi. Noi stiamo bene. Qui è carino, la gente è molto gentile. Lorie va all'asilo così posso lavorare tutto il giorno. Ho trovato impiego in una casa di riposo come ausiliario; mi occupo delle persone come la mamma. Infatti lei è qui e la vedo tutti i giorni. Nei weekend le porto Lorie così sta un po' con sua nipote"
Mi asciugo una lacrima all'angolo dell'occhio. Va tutto bene, che bello.

"Sono contenta, El. Sono davvero contenta"

"E tu come stai?"

"Come sempre"

Non ho intenzione di dirgli di Matt; non gli è mai piaciuto granché e non voglio che si preoccupi.

"Con il processo?"

"Inizierà a breve"

"Con Mitchell?"

"Non lo so. Le cose sono un po' strane"

"Non sa ancora tutta la verità vero?"

"Sa quello che deve sapere"

"Kayla, non lasciarlo andare. Non lo conosco ma so quello che ha fatto per te. Non lasciarlo andare okay? Non troverai un'altra persona disposta ad amarti così tanto. A parte noi ovviamente"

Sospiro.

"Lo so, El. Non ho intenzione di lasciarlo andare. Spero solo di essere quello che si merita"

Mio fratello non risponde subito. Quasi stesse pensando a qualcosa da dire di più intelligente di quello che direbbe in prima battuta.

"Non devi essere ciò che si merita. Devi essere ciò che vuole. E, nonostante tutto, lui ti vuole. Sei fortunata. Un amore così capita una sola volta nella vita"

Jessica. Sta sicuramente pensando a lei. Sento la malinconia già nella sua voce.

"Hai ragione. Sono proprio fortunata"

"Hey, Kay, adesso devo proprio lasciarti. Ci sentiamo presto okay? Appena mi sarà concesso richiamarti. Mi manchi, sorellina. Ciao"

"Tu mi manchi di più, ciao".

Quando Elwin riattacca sono una donna più felice. Mi stanno arrivando tante belle telefonate. Mitchell mi ama. Mio fratello, mia madre e mia sorella sono al sicuro. Lawson è con me. Che cosa può succedere di male? Ci sono poche cose che potrebbero rovinare un momento come questo. O almeno così mi pareva che fosse, prima che succedesse l'unica cosa che avrebbe prodotto l'inevitabile effetto domino che avrebbe distrutto la mia vita.

Spazio autrice
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