29 ~ Latte di capra

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"Mio dio, Elwin smettila! Sei veramente sdolcinato" mi lamento contorcendomi sul divano.

Mio fratello sta cullando Lorie da almeno mezz'ora e non ha ancora smesso di dirle smancerie.

"Ma hai visto le fossette? Ha le nostre stesse fossette, sorella!" esclama spalancando gli occhi. Gli uomini sono proprio come i bambini, non crescono mai. O almeno la maggioranza.

"Quella bambina è così grassa che se anche avesse delle fossette, ti assicuro che non si vedrebbero" ribatto alzandomi e dirigendomi a passo spedito verso il frigorifero. Ho voglia di fare colazione.

"Lorie non è grassa, è morbida" ride mio fratello sollevando la bambina per aria.

"Se lo dici tu...".

Apro il frigorifero e prendo una bottiglia di latte da almeno due litri. Potrei anche finirla se avessi abbastanza biscotti nella dispensa.

"Prepari un biberon per Lorie? Il latte in polvere che mi ha dato Bridgit è finito" chiede mio fratello venendomi incontro.

"No".

Elwin solleva un sopracciglio "Vuoi far morire mia figlia di fame?".

"No, imbecille. È latte di capra... Ai bambini non si dà il latte di capra" spiego riempiendo una tazza del mio amato latte.

"Sul serio bevi il latte di capra? Credo che tu sia l'unica americana al mondo che non beve latte normale" commenta mio fratello appoggiando Lorie nella sua culletta. Culletta che odio perché è stata montata davanti al divano e mi impedisce di vedere la televisione. Ma cosa posso farci? Elwin vuole dormire accanto a sua figlia.

"Non mi interessa il tuo parere sul latte che bevo. Ma la mamma sta ancora dormendo?" domando appoggiandomi al bancone della cucina. Da quando c'è Lorie questa casa è diventata una stazione ferroviaria. C'è gente a tutte le ore. Sono cinque giorni che vive qua e ancora non sono riuscita a capire come ci si prenda cura di un neonato.

In questi giorni sono successe un sacco di cose; ho avuto sempre molti clienti, né Mitchell né Derek mi hanno contattato ma a quanto pare sono a Mosca per un altro incontro di lavoro. Lawson é diventato una specie di zio per Lorie e viene tutti i pomeriggi a badare a lei e alla mamma mentre Elwin cerca lavoro in zona e porta curricula a ogni azienda possibile. Credo che sia un angelo, ci sta aiutando tantissimo. L'addio al nubilato di Riley è stato rimandato alla settimana prima delle nozze. Sto cercando ancora un modo per andare al compleanno di Betty senza perdere ore di lavoro. Tra le altre cose il debito con Geremia non si salderà con la forza del pensiero e Lorie succhia soldi in ogni modo possibile.

"Sì, ieri è andata a dormire tardissimo. Ha cullato Lorie fino a quando non è caduta nelle braccia di Morfeo".

"Come hai fatto a convincerla?" biascico riempiendo la tazza per la seconda volta.

"Le ho detto che la bambina era Riley. Ci ha creduto subito. Chissà se riuscirà a conoscere sua nipote prima o poi" bisbiglia Elwin abbassando lo sguardo.

Che situazione terribile, la mamma non sa nemmeno di essere nonna. Sono sicura che le sarebbe piaciuto vedere la bambina con gli occhi verdi che sorride a tutti.

"Alla fine lo hai detto a papà?" dico preparandomi ad una sfuriata celestiale.

"Cosa dovrei dirgli?".

"Forse che la tua ragazza è rimasta incinta e ha messo alla luce sua nipote? Magari sottolinenando che è diventato nonno?" ironizzo fissando mio fratello.

Non può non dire a papà che ha una figlia.

"Non sono nemmeno sicuro di tenerla..." si difende mio fratello appoggiandosi alla culla con la schiena.

"Elwin, hai passato venti minuti a cantarle quella canzoncina russa che ti aveva insegnato la badante della mamma. Non posso credere che tu abbia la faccia tosta di dirmi che non hai ancora deciso" borbotto.

Elwin sorride raggiante "Lo so, per quanti problemi possa creare, lei è la mia bimba. Io la amo alla follia e la voglio tenere con me".

È il ragionamento più razionale che si possa fare, eppure c'è qualcosa che mi turba. Non va sempre così. Lui è stato fortunato.

"Sono d'accordo" constato alzandomi e posando la tazza nel lavandino "ma chiama papà e diglielo. Ah e ricordati di fare la lavastoviglie, io vado a lavoro".

"Oggi passa Lawson?" chiede mio fratello cambiando argomento.

"Non lo so, hai il suo numero. Chiediglielo".

Proprio quando Lorie comincia a piagnucolare, qualcuno bussa alla porta.

"Dannazione, sono le sette del mattino. Chi vuole vedere Lorie a quest'ora?" sbraito aprendo la porta.

Davanti a me trovo Owen in tenuta da running.

"Ciao Owen, ma come diavolo ti sei conciato? E cosa ci fai qua?" chiedo invitandolo ad entrare.

"Stavo correndo accanto alla Columbia quando ho pensato di fare un salto e vedere la bambina. Non fai che parlare di lei" spiega lui superando la soglia.

"Davvero?" chiede mio fratello squadrando lo strano tipo vestito di colori sgargianti appena entrato.

"No. E spero vivamente che tu non voglia prendere sul serio un uomo che indossa i leggins" rido indicando Owen.

Elwin scoppia a ridere "Piacere, sono Elwin. Il fratello di Kayla".

"Immaginavo. Owen, il capo" risponde l'altro.

"Beh, io sono in pigiama. Visto che Owen è qua, mi pagherà il taxi fino al lavoro. Adesso aspettami, mi cambio e arrivo" farfuglio lanciandomi in camera mia.

Appena esco trovo Owen con Lorie in braccio intento a dirle qualche stupidata.

"Mi spiegate qual è il vostro problema? È solo una bambina, non dovete parlarle come se fosse un gatto" dico alzando gli occhi al cielo.

Elwin e Owen si guardano sorridendo.

"Come sei antipatica" commenta mio fratello.

"E ne vado fiera. Adesso andiamo" esclamo trascinando Owen fuori dalla porta.

Appena scendiamo in strada, Owen mi rivolge uno sguardo agitato "Kayla, devo chiederti un favore".

"Dimmi tutto".

Cosa può essere successo ancora?

"Devi raggiungere Abrams al più presto".

Abrams. Intende Mitchell?

"Adesso ho appuntamento con Howard Crustle, devo andare da lui" commento acidamente.

"Da Crustle manderò un'altra ragazza. Da Mitchell Abrams mi servi tu".

Alzo gli occhi al cielo "E perché?".

"Non lo so, ma è qualcosa di importante perché è tornato dalla Russia due giorni prima per te".

Il cuore mi si blocca. È tornato dalla Russia. Per me? Cosa può essere successo di così grave? Avranno scoperto che sono una prostituta? Mi assassinerà in un vicolo per eliminare ogni traccia di me? No. Non credo. Non è nel suo stile.

"Va bene, ma mi devi un favore" sibilo a denti stretti.

"Lo terrò a mente" bofonchia Owen alzando il braccio per chiamarmi un taxi.

Ovviamente non era passato per vedere la bambina; era passato perché aveva bisogno di me. Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi; è una settimana che non vedo Mitchell, cosa dovrò fare?

Spazio autrice
Spero che il sarcasmo che permea questo capitolo non sia fastidio a nessuno. È ovvio che Kayla ami Lorie, ma il suo carattere le rende difficile accettare un cambiamento del genere nella sua vita. Non voglio che nessuno pensi che la ragazza sia crudele con la nipote. Che dite? È una zia un po' diversa?

Affari di Cuore | #1 Serie "Cuore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora