22 ~ Disprezzo e vendetta

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Osservo gli occhi freddi di Derek. Fanno paura. Ma cosa vuole da me? L'agenzia offre centinaia di ragazze, anche molto più belle di me. Deve averne fatto una questione di orgoglio; ma io non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Figuriamoci il fratello stronzo di Mitchell.

"Okay, farò come vuoi" rispondo irrigidendomi.

Cosa posso fare? Non può trattarmi come il suo burattino; ho una mia integrità morale sepolta da qualche parte.
Appoggio la borsa ai piedi della scrivania e fingo di cercare dentro qualcosa.

"Cosa fai?" Sbraita lui.

"Cerco i preservativi; so che non ti fidi tanto di me"

"Ah, brava"

Mentre lui comincia a spogliarsi inserisco il registratore e metto il telefono in bella mostra sul pavimento. Se deve ricattare Mitchell perché fa sesso con una prostituta, allora la prostituta farà lo stesso con lui.

Una volta che avrò registrato tutto, non potrà mai neppure sfiorarmi con un dito. Sono povera e forse un po' immorale; ma non sono un'imbecille.

"Sono pronta" dico lanciandogli la confezione.

"Ottimo. Adesso spogliati, non perdiamo tempo coi preliminari".

Senza nemmeno pensarci su due volte mi tolgo tutto e mi siedo sulla scrivania. Sono eccitata; lo sto fregando e lo sto facendo sotto al suo naso.

Lui mi osserva divertito "Non voglio mentirti, Kayla... Era tanto che mio fratello non portava nessuno con sé per un viaggio di lavoro. Lo hai decisamente sedotto"

Sbatto le ciglia e gli sorrido languidamente "Adesso non parliamo di lui... Passiamo ai fatti"

Derek non si fa pregare e si spoglia immediatamente. Il suo corpo ha un qualche cosa di famigliare; qualcosa di Mitchell. Ha la stessa postura elegante, le spalle larghe, i fianchi stretti e il sedere perfetto del fratello. Ma non è lui. Mitchell è freddo perché è fatto così; Derek sembra... Cattivo.

Passo la successiva ora ad ingegnarmi per rendere la registrazione il più palese possibile dal punto di vista uditivo; poi esco dal suo ufficio con una strana sensazione di colpa sulla coscienza. Poco male, Derek si merita ogni secondo dell'umiliazione che gli sto per infliggere. Non mi piace che un uomo mi tenga in pugno; mi piace credere di essere una donna emancipata.

Appena arrivo a casa, invio un sms a Lawson per dirgli la via dove abito. Elwin è appoggiato allo stipite della porta del mio appartamento e sembra concentrato nel mandare messaggi a qualcuno.

"A chi stai scrivendo?" Esclamo facendolo sobbalzare.

"Ciao Kay. A nessuno"

"Non me la bevo..."

"È una mia amica"

Strabuzzo gli occhi "Mio fratello ha delle amiche?"

Lui alza gli occhi al cielo "allora, portiamo su quegli scatoloni o no?"

Un camion parcheggiato sotto al condominio scarica tutto ciò che è stato di mia madre e mio fratello in questi anni: vestiti, argenteria, accessori per il bagno,... Tutta la loro in vita in poche misere scatole.

"Dove hai lasciato la mamma?" Chiedo subito dopo aver appoggiato uno scatolone pieno di libri in camera mia.

"Ho chiamato la vicina di casa. Stai attenta alla mia collezione di Dickens!" Strilla scuotendo la testa.

"Rilassati. Ma hai ancora il tempo e la voglia di leggere?"

"Il tempo no, ma la voglia non è mai andata via" sospira abbassando lo sguardo. Perché l'ho abbandonato? Gli ho reso la vita un inferno. Dove avevo la testa quando ho permesso che si prendesse lui carico di tutti i problemi che comporta avere cura della mamma?

Il suono di qualcuno che bussa interrompe i miei pensieri.

"Chi è?"

La porta si socchiude e compare la testa di Lawson.

"Ciao Kayla"

"Ciao Lawson; entra pure"

Elwin sposta lo sguardo da me a lui e poi nuovamente su di me "chi è questo ragazzo?"

"Un mio amico" biascico avviandomi verso il secondo carico.

"Mia sorella ha amici?" Ghigna Elwin appena varco la soglia. Saranno delle ore decisamente lunghe.

Incredibilmente, il tempo vola via e Lawson e Elwin chiacchierano amichevolmente. Vorrei invitarli a cena ma devo passare da Owen. Gli manca ancora una cameriera e ho deciso di dargli una mano.

"Kay?" Mi chiama Elwin appena prima di andarsene.

"Cosa c'è?"

"Ci sei andata a letto?"

Un sopracciglio si solleva "Dici con Lawson?"

Mio fratello annuisce.

"No, non usciamo assieme"

"Ti prego non spezzargli il cuore; è un ragazzo d'oro"

Lo guardo incuriosita. Cosa gli importa di Lawson?

"Lo so, El. Non farò nulla di male..."

"Brava"

Prendo un respiro profondo e lo guardo negli occhi "ti andrebbe di venire al compleanno di Betty?"

Elwin sbatte le palpebre "chi diavolo è?"

"Ehm... Nostra sorella"

Appena finisco di pronunciare quelle parole, mi accorgo di quanto suonino inadeguate. Oh Cristo, ora mi strilla in faccia tutte le bestemmie che conosce.

"No"

"Non vuoi farci nemmeno un pensierino?"

Elwin scuote la testa "Sono pronto solo per un evento con nostro padre. E voglio che sia il matrimonio di Riley"

La mandibola cade quasi fino al pavimento "hai deciso di venire al matrimonio?"

"Credo che la mamma vorrebbe andarci... E qualcuno dovrà pure accompagnarla"

Salto al collo di mio fratello e lo stringo forte "sei incredibile. Non smetti mai di diventare un uomo migliore"

"Grazie Kay, adesso vai a lavoro. Abbiamo bisogno di soldi".

Annuisco e lo sbatto fuori di casa. Verrà al matrimonio di Rye. Non posso crederci. Forse la vita sta prendendo la svolta che volevo.

Mi faccio una doccia veloce e corro al locale di Owen. Chissà cosa mi tocca fare oggi.
Appena varco la soglia, mi ritrovo di fronte alle stesse facce del giovedì prima.

"Come va?" Esclamò allegramente.

Gillian sventola la sua mano allegramente "Kayla! Sono felice di rivederti, Owen è insostenibile quando non ci sei"

Nina arriva con un bicchiere nella mano destra pieno di liquido trasparente "il tuo Gin Tonic, tesoro"

"Grazie" scolo il cocktail e mi preparo per la serata. La divisa è terribile ma non mi lamento; potrei essere nuda di fronte a gente dell'età di mio padre; prospettiva molto meno divertente. Non che già non lo faccia...

"Ragazze siete cariche?" Urla Owen agitando un bicchiere in aria.

"Sì!" Rispondiamo all'unisono.

"Allora svuotiamo le tasche di questi pervertiti!" Esclama lanciando il bicchiere per terra.

Appena quello si frantuma, le porte vengono aperte.

Spazio autrice
Ciao fan di questa umilissima storia. Avrete notato (spero con disappunto non troppo consistente) che la storia sta prendendo una piega un po' meno "sessuale". So che quando avete iniziato vi aspettavate qualcosa di diverso, ma onestamente mi stavo annoiando nello scrivere i miei stessi capitoli. Spero vivamente che andiate avanti a leggerla; le parti hot non scompariranno ma non saranno più una ogni capitolo come succedeva all'inizio. Ho dovuto fare una scelta e ho scelto così. Ditemi cosa ne pensate!

Affari di Cuore | #1 Serie "Cuore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora