Milano (Anno 2018)

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(D.)

"Allora belli giovani dove si va sta sera?"

Marco era sempre l'anima delle feste, era sicuramente una delle persone più carine che io abbia mai conosciuto in 21 anni di vita, simpatico, gentile, spontaneo, genuino, uno degli amici più cari che avevo.

"Io direi di far scegliere a Diana ragazzi, la sua prima sera da milanese, deve essere festeggiata a dovere."

"Voi avete idee Ludo? Li riconosco quegli sguardi."

"AMMO JA CI STA SHFERA EBBASTAH STA SERA ALL'HOLLYWOOD."

Nessuno riusciva ad essere più fastidioso di Marina a volte, ma allo stesso modo nessuno è mai stato più sincero e vero con me, lei era così, la dovevi un pò sopportare, ma potevi stare sicura che lei avrebbe sUpportato sempre te.

"Sta come ospite?"

"Ma chi sfaccimm è chist Pera e Past mo?"

Cosa c'è di meglio di una napoletana nel gruppo? DUE NAPOLETANE nel gruppo, soprattutto se una di queste è Anna Patrizia G.

Una donna di una forza, e allo stesso tempo di una sensibilità fuori dal comune, 34 anni, un divorzio difficile alle spalle, un figlio di 8 anni lontano e due palle quadrate, più di tanti uomini.

Eh si, le perle che lancia lei, nessuno mai.

Si alzò un boato di risate.

"Comunque Schi, io ancora non ci posso credere che ti si trasferita a Milano."

Schicchi aka Angela era la mia "anima gemella universitaria" in tutto e per tutto, non ce l'avrei mai fatta ad affrontare tutto questo percorso, dall'inizio fino a tutto il trasferimento, senza di lei.

"Dillo a me Schi, lo sai che per me non esiste che Roma mia."

"Abbe rega allora Hollywood me state a di? Perché nel caso faccio un paio di chiamate."

Andrea aka PR del gruppo, un'amicizia riscoperta da poco, era altissimo, grande e grosso e con la barbona, ma anche con un cuore enorme.

Non importava se fossimo a Roma, a Milano o a Soveria Mannelli, se c'era una discoteca rinomata, Andrea aveva i contatti giusti.

"Dai Andre chiama."

"Daje, fate npò un conto al volo di quanti siamo così chiamo e ci faccio mettere in lista per il privè."

"Allora siamo io, anna, marina, angela, marco, te, ludo.."

"RAGAZZI CI SONO ANCHE IO NON VI DIMENTICATE DI ME."

"We Giadì, dove stavi"

Giada era l'innocenza fatta persona, sembrava una bambina persa nel suo mondo, un pò sbadata, ma genuina, dolce e sempre disponibile ad aiutare chi ne aveva bisogno.

"Eh scusate ero al bagno, quindi che si fa?"

"Hollywood Giadì."

"E' una discoteca?"

"SII, sta Sfera Ebbasta come ospite."

"Ragazzi comunque vorrei un attimo prendermi un momento serio per ringraziar.."

"No amo ja, dopo la doccia, che fa un caldo esagerat, dopo prendiamo da bere e brindiamo."


(S.)

"Sfe cazzo ti devi muovere."

"Ma chi è?"

"Nessuno lascialo stare, dove eravamo rimasti?"

"Sto per entrare a prenderti a mazzate."

"Ma tu sei sicuro che sia tutto apposto?"

"Ma si, tu non ti preoccupare."

"Mo entro, giuro che mo entro."

"Forse è meglio che vada."

"Già...

Sospirai.

"...Mi dispiace per la scena a cui sarai costretta ad assistere tra 3...2...1..."

In quel momento la porta si spalancò, e la ragazza balzò in piedi.

"Non si bussa più Sosa?"

"Coglione ho bussato due volte.....

cazzo però si capisce perché non aprivi."

La ragazza si affrettò a mettersi i pantaloni addosso e la borsa al braccio e si diresse all'uscita della camera.

"Sentiamoci ok?"

"Certo tesoro, mi faccio vivo io."

E uscì.

"Bro ti ricordi almeno come si chiamava?"

"Chiara... o forse Claudia."

Tano mi guardò e scoppiammo a ridere, ma non c'era senso di colpa in quelle risate, io ero così, volevo solo godermi tutti i vantaggi dell'essere giovane e ricco.. e dell'essere una rockstar.

"Comunque muoviti che Tommy ci sta aspettando giù con l'auto."

"Cosa dobbiamo fare?"

"Sei ospite all'Hollywood fra come fai a non ricordartelo."

"Ma fare l'ospite in discoteca non è roba da principianti?"

"Tralasciando il fatto che l'Hollywood è tra le migliori discoteche di Milano, e poi se non sbaglio l'hai richiesto proprio tu."

Mi tirai su, ero confuso, non ricordavo niente del giorno precedente e la testa mi scoppiava.

"Credo di aver fumato troppo ieri bro, non ricordo un cazzo."

"Ci hai chiesto di voler andare a far serata sta sera e il team ha organizzato tutto, ti dico che viene anche Charlie."

"Charlie Charles ad una serata? Stiamo parlando dello stesso Charlie?"

"Giuro fra io comincio a non farcela più con te, ce lo hai fatto chiamare tu sempre ieri sera."

"Lo so che mi ami Tano."

"Si bro un sacco, anche se sei un coglione e mi stai sul cazzo a volte."

In quel momento entrò Tommy, e con tutta la sua eleganza ci chiese gentilmente di affrettarci con i preparativi e scendere che l'auto era pronta già da 15 minuti.

"Teste di cazzo vi volete muovere a portare quei culi di sotto? Sono 15 minuti che sto ad aspettare come un coglione." E se ne andò.

"Lo adoro Tommy."

"Senza di lui non saremmo andati da nessuna parte Tano."

"Si ok ma adesso sbrigati sul serio, ti aspetto giù."

«E vorrei dirti che ti amo, ma è troppo banale. »Where stories live. Discover now