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"Ma cazzo..." mi morsi il labbro e sbattei l'anta dell'armadietto provocando un rumore frastornante.

"Ehi, ehi, ehi" Dylan apparse da dietro di me con un sorriso enigmatico sulle labbra. "Non c'è bisogno di distruggere la scuola"
Sbuffai davanti alla visione dell'anta rossa che rimbalzava leggermemte avanti e indietro.

"Non si vuole chiudere" sposati i capelli dietro l'orecchio.

"Lascia provare a me"

"È inutile" incrociai le braccia al petto.

"Come mai oggi sei così rassegnata?" Fece passare il suo sguardo da investigatore su tutto il mio corpo.

Ero letteralmente distrutta in quel periodo: avevo i piedi gonfi, la schiena dolorante, gli ormoni a mille e tanta, ma tanta voglia di vomitare.
Per quanto fosse bella e soprattutto importante la mia pancia, dovevo ammettere che dopo tanti mesi di gravidanza iniziava a stancarmi. Ormai, anche le cose più banali, erano diventate difficili e complicate: allacciarsi le scarpe, per esempio, si era trasformato in uno sforzo immane.

"Sono esausta e nauseata" appoggiai la testa all'armadietto accanto al mio, mentre Dylan,  con il suo tocco magico e le dita affusolate, chiuse l'anta in meno di un secondo. "Ti prego insegnamelo"

Lui si avvicinò a me cingendomi la spalla con il suo braccio. "Un vero mago non svela mai i suoi trucchi si magia... forza ti accompagno in mensa"
Mi accasciai a lui mentre camminavo controvoglia verso la mensa.

"In realtà io non ho molta fame" gli rivelai appoggiando la mia testa sulla sua spalla. "Voglio solo dormire... la bambina ha calciato tutta notte"

"Immagina quando piangerà la notte" sussurrò lui facendomi sedere al nostro solito tavolo.

"Tutto bene Cam? Non hai proprio una bella faccia..." Josie, la quale ormai era il componente numero 4 del nostro gruppo, stortò il naso, poi continuò a masticare con aria soddisfatta la sua cotoletta.

"Diciamo che gli ultimi mesi di gravidanza sono quelli più stancanti... o almeno per me" feci un mezzo sorriso prima di estarre il mio panino prosciutto e formaggio dallo zaino.

"Quando è il termine?" Domandò Kyle. Glielo avevo ripetuto come minimo 3 volte nell'ultimo mese, ma sapevo che la mia migliore amica aveva la memoria di un pesce rosso, quindi sarebbe stato inutile ribattere.

"Esattamente fra un mese e 2 giorni... sto contando le ore praticamente"

"Che bello Cam, immagino come sarai emozionata" battè le mani euforicamente Josy. "Anche io ho una bella notizia da darvi"   la biondina davanti a me fece passare il suo sguardo su tutti i presenti.

"Spara" disse Kyle spostandosi la frangetta da davanti agli occhi.

"Mi hanno ammessa alla Manchester University" sputò in un secondo. Si morse il labbro e perlustrò con gli occhi i nostri volti sorpresi. "Che ne pensate"

"È pazzesco" sussurrai felice per lei "Ma è lontana..." aggiungi con una nota di malinconia alla fine.

"In Inghilterra... è dall'altra parte del mondo" commentò Kyle.

"È quello che mi serve... qui ho troppi ricordi negativi, ho bisogno di cambiare aria" abbassò lo sguardo sul suo piatto, un po' delusa dalle nostre reazione.

"Se è quello che ti rende felice, allora fallo" Dylan ruppe ogni singola esitazione. Josie alzò lo sguardo su di lui stupita da ciò che aveva appena detto "e poi, pure io non andrò proprio vicino a casa... spero che la Florida sia un bel posto." Guardai il mio migliore amico con gli occhi spalancati.

CamiWhere stories live. Discover now