Cami

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La verità è che il tempo passa con una velocità estremamente preoccupante: viviamo nella consapevolezza che ogni istante il quale passiamo su questa terra, non tornerà mai indietro. Ogni giorno può essere importante, a modo suo. Il problema è che molte volte diamo per scontato tutto ciò che ci circonda, quindi perdiamo tempo seduti sul nostro divano chattando con i nostri amici, al posto di aprire quella dannata porta di casa e uscire a divertirci. Malediciamo persino la vita quando le cose diventano più complicate, non capiamo che ogni singolo stato d'animo è importante.
La pioggia serve per apprezzare il sole, la tristezza è necessaria se vogliamo goderci la felicità, e senza la sofferenza non conosceremmo l'amore.

E in quel momento, mentre ero seduta in prima fila in una deliziosa spiaggetta di Santa Barbara, con Colton in uno perfetto smoking nero a destra e Logan in giacca e cravatta a sinistra, capivo che quel giorno non era importante. Non poteva essere solo importante: era una parola troppo semplice per descrivere quanto fosse speciale quell' evento. Quel giorno era la svolta. E non solo per l'unione in matrimonio fra Caroline Clarke e Frank Andrews, no. Ma anche perché Logan aveva ripreso a stra bene, perché Bet si trovava due file dietro di me, perché Kyle e Dylan erano venuti fino in California per stare vicino alla nostra famiglia, perché io e Colton avevamo iniziato ad andare molto d'accordo, perché mancavano solo 3 mesi alla fine della gravidanza e perché finalmente mia madre sarebbe stata felice.

"Può baciare la sposa" dichiarò il prete con aria soddisfatta mentre coronava la loro unione. Frank prese mia madre per i fianchi, la tirò a se e le diede un appassionato bacio sulle labbra. Urli di gioia e approvazione si scatenarono in tutta la spiaggia, poi seguì il lancio del riso e alcune foto con i famigliari, tra i quali me, Logan e Colton.

"È bellissima" sospirai passeggiando sulla spiaggia con i due uomini della mia vita. Mia madre era pochi mentri più avanti di noi.  "il vestito è stupendo"
Stavamo andando tutti insieme alla location dove avremmo mangiato e ballato. Il posto non era lontano dalla piccola spiaggia nella quale era avvenuta la cerimonia.

"Già" sussurrò Logan guardando distrattamente un punto abbastanza vicino a noi.
Colton aspirò parecchia aria. "Dovresti parlarle" il biondino indicò Kyle con un cenno.

Logan scosse la testa "no, meglio di no"

"Non le parli da 3 settimane ormai" cercai di convincerlo io "ora che le acque si sono calmate le cose potrebbero anche risolversi."

"Non lo so..." si morse le labbra pensieroso. Vidi Colton alzare gli occhi al cielo e un secondo dopo dare una spinta al suo migliore amico. Logan andò addosso a Dylan, il quale era alla sinistra di Kyle. Appena Dylan capì cosa stava succedendo, rifilò una scusa alla cugina e andò a parlare con Bet.

"Comunque anche tu sei bellissima" sussurrò Colton guardando il mio vestito blu con la gonna che scendeva morbida sotto il seno evidenziando la pancia.
Arrossii violentemente e abbassai la testa sulle mie scarpe. Perché mi faceva sempre questo effetto?

"Anche tu non stai male" dissi rivolgendogli un'occhiata sfuggitiva. Colton era davvero bellissimo: con le scarpe eleganti, i pantaloni neri e la camicia che gli aderiva al petto con le iniziali "C.H." cucite sulla tasca. Il tutto coronato da un papione nero. Era inulite negarlo: mi sentivo avvampare ogni volta che i suoi occhi incrociavano i miei.

"Credi che risolveranno?" Domandò lui facendomi segno di guardare verso Logan e Kyle. I due stavamo parlando impacciatamente alcuni metri più avanti.

"Ci spero" sussurrai io "Kyle non l'ha di certo dimenticato"

"Né tanto meno Logan"

***
Il ristorante era molto carino: luminoso, grande e ben arredato. L'ampia sala era punteggiata di tavoli rotondi, in mezzo regnava quello dei signori Andews. Fortunatamente, io e mamma ci eravamo scervellate per assegnare un posto decente a tutti gli invitati: naturalmente avevo provveduto a creare un tavolo per me, Colton, Logan, Kyle, Dylan e Bet. Avevamo pure creato dei segnaposto molto eleganti per assicurarci che le varie postazioni venissero rispettate.