29

11.1K 355 22
                                    

Presi il pennello con la mano sinistra, mentre con quella destra, tenevo il catalogo con tutte le sfaccettature di rosa.
"Ma siamo sicuri di aver scelto il più chiaro?" Domandai mettendo a confronto il pennello intinto di vernice con il riquadro rosa pastello. "Sembra che assomigli di più alla tonalità 06" inarcai un sopracciglio e guardai Colton davanti a me.

"È solo tua impressione... e poi la vernice è fresca, dobbiamo aspettare che si asciughi" disse lui rifinendo la parete destra. Si passò una mano fra i capelli e si voltò verso di me. "E se mi fai cambiare colore adesso che ho finito questa fantastica parete, ti ammazzo"

Scoppiai a ridere appena notai quanto fosse stupido.

"Che c'è da ridere?" Si guardò intorno preoccupato, sapevo che non gli piaceva che lo prendessi in giro senza dirgli il perché.
Mi avvicinai a lui e presi il suo polso fra la mia mano, poi gli sventilai le sue 5 dita, intinte di pittura rosa, davanti agli occhi.

"Forse dovresti perdere il vizio di passarti le mani fra i capelli"
Mi guardò un po' in imbarazzo.

"Intendi..." mise quella sua maledetta mano fra i miei capelli "questo vizio?" 
Mi guardò con sguardo soddisfatto.
"Colton!" Esclamai cercando di pulire la pittura. "Li avevo appena lavati" feci una smorfia infastidita. Poi mi voltai e andai verso il barattolo di vernice.

"Rimettiamoci al lavoro" intinsi il pennello nel liquido " Prima finiamo, meglio è"

Mi imitò senza ribattere, e mentre lui non sospettava niente, io avevo ben altri piani in mente. Quattamente mi avvicinai a Colton, appena gli fui in parte gli rivolsi un sorriso di cortesia, e quando fui certa che non sospettava niente, con uno scatto felino, diedi una spennellata in pieno volto.
Chiuse gli occhi e aprì la bocca a 'o'. Io, intanto, stavo morendo dal ridere.

"Sei una piccola stronzetta" disse lui pulendosi gli occhi dalla vernice rosa.

"Dai, pensa positivo: ora sei a tutti gli effetti un 'barba- papà' " risi per la mia battuta davvero oscena.
Lui mi prese per la vita e avvicinò il mio corpo al suo.

"Quanto sei vendicativa?" Chiese con voce sensuale. Stavo per ribattere, ma un rumore strano al piano inferiore catturò la mia completa attenzione.

"Hai sentito?" sussurrai porgendo l'orecchio verso la porta.

"Io non ho sentito proprio niente" scosse la testa lui.
Mi liberai subito dalla sua presa per poi incamminarmi verso il salotto.

"Ehi, ehi" Colton mi prese per un braccio e mi fece cadere sul suo petto. A sua volta lui si sdraiò sul lettino. Mi strinse la vita, giusto quel poco che mi impediva di scappare.

"Sono seria Colton..."

Si avvicinò al mio viso ed infine strofinò tutta la tintura che gli ricopriva parte della guancia e tutto il naso, sulla mia faccia.

"Io non ci credo" dissi ridendo a causa del solletico che mi provocava il naso del biondino sul mio collo. "Quanto sei dispettoso?"

"Tanto"
Cercai di cacciarlo via, ma era troppo forte per me.

"Colton, lasciami andare... credo che ci sia qualcuno di sotto"
Alzò la testa dal mio collo e portò nuovamente i suoi occhi nei miei.

"Vedrai che saranno Logan e Kyle" sospirò e incastrò la sua testa nella mia spalla.

Se fosse stato per me, sarei rimasta in quella posizione per altre 100 ore, ma la mia coscienza decisamente TROPPO presente, mi impediva di godermi quei momenti di serenità con Colton.

"Solo un rapido controllo, Col..."

"Col..." sussurrò lui ridendo teneramente. "Da quando in qua mi chiami 'Col' "

Alzai gli occhi al cielo e sospirai rassegnata, perché era così difficile fare una conversazione seria con lui?

"Non perderti nelle cazzate" gli diedi una lieve sberla sulla spalla

"Stai cercando di evitare l'argomento?" Mi prese in giro lui.

"Colton. Per favore... Andiamo giù a controllare, velocemente" il ragazzo dagli occhi magnetici sospirò e lasciò gradualmente andare la presa sulla mia vita.

"Facciamo in fretta però"
Mi alzai da sopra di lui, poi presi la mano di Colton e lo aiutai a tirarsi su.  "Stai diventando vecchio mio caro" feci una risatina per prenderlo in giro.

Percorsi le scale freneticamente, con Colton  che mi seguiva a ruota... la verità è che morivo dalla voglia di farmi coccare ancora da lui, quindi avrei fatto tutto il più velocemente possibile.
Prima andai in cucina: controllai che la porta posteriore fosse chiusa, feci il giro del tavolo, diedi una rapida sbirciata allo sgabuzzino e, tanto per essere assolutamente cerca che la cucina fosse desolata, aprii il frigorifero finendo per mangiare l'ultima fetta di torta fatta dalla mamma il giorno prima.

"Avevo un po' di fame" ammisi superando Colton e dirigendomi verso il salotto. Dovevo ammettere che il buoio pesto, il quale colmava il salone, mi spaventava. Cercai a tastoni l'interruttore della luce, e appena i miei occhi riuscirono a mettere a fuoco qualcosa, un mucchio di persone sbucò fuori da ogni dove.

"Auguri" urlarono tutti in coro. Inizialmente mi spaventai, e d'istinto mi aggrappai al petto di Colton. Quest'ultimo rise per alcuni secondi della mia faccia allibita per poi prendermi in giro ed imitarmi.

"Tesoro, sei felice?" Mia mamma e Kyle si avvicinarono a me con in mano un grande pacco rosa. Alle loro spalle c'erano tutte le persone che conoscevo: Logan, Frank, Josy, Dylan, qualche amica di mamma, alcune ragazze che frequentavano i miei stessi corsi a scuola, la mamma di Colton e sorprendetemente pure suo papà.

"I-io non me lo aspettavo" balbettai  leggendo sullo striscione 'auguri per la bambina'
Inaspettatamente, il padre di Colton si avvicinò a noi. Mi strinse la mano e si presentò con il nome di Patrick scandendo bene tutte le lettere.

"Avete partecipato a una gara di colori?" ironizzò lui assumendo la stessa espressione divertita del figlio.

"Dovevo pur tenerla occupata in qualche modo" ammise Colton mettendomi una mano intorno alle spalle.

"Tu-" mi morsi il labbro per cercare di non ridere "tu lo sapevi"

"Già" mi trascinò praticamente in avanti per farmi salutare tutti gli invitati alla festa.

"E non mi hai detto nulla" commentai tirandogli una pacca amichevole sul bicipite.

"Altrimenti che sorpresa sarebbe stata?"

Arricciai il naso mi sedetti sul divano insieme a Colton.
"Godiamoci la nostra festa Cami" mi lasciò un leggero bacio sulla tempia per poi continuare a parlare con, come li aveva definiti lui, i nostri inviati.

***
Buonasera a tutte!!
Se ci sono errori all'interno del capitolo, perdonatemi ma ho un gran mal di testa... provvederò a correggerli domani.
Fatemi sapere se il capitolo vi piace😘
Buonanotte e buona scuola!

CamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora