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Il cuore mi batteva all'impazzata, le mani erano coperte da uno strato di sudore, mentre il mio stomaco minacciava di cedere da un momento all'altro.

"Cam, stai tranquilla..." Kyle mi appoggiò una mano sulla spalla per darmi conforto, poi fece passare i suoi occhi furtivi sul mio corpo "stai benissimo"
Indossavo un vestito blu elettrico aderente fino alla vita, la gonna ricadeva morbida sulle ginocchia mentre le all star nere rendevano l'abito più sbarazzino... come piaceva a me. Il mio busto era ricoperto da un vecchio giaccone che per gentile concessione di Logan, mi era stato prestato per tutto il periodo della gravidanza. La ginecologa si era raccomandata bene di dirmi di non prendere freddo, così il mio fratellastro mi aveva armata accuratamente per combattere i primi giorni di dicembre.

Sorrisi alla mia migliore amica, la quale mi fiancheggiava alla mia destra davanti all'entrata della scuola.

"Immagino già il fumo che parte dietro di noi, l'aria fra i capelli e la camminata al rallentatore... quanto sarebbe figo fare un'entrata del genere" dall'altro lato, a sinistra, Logan fantasticava su delle pazzie.

"Anche senza tutti questi effetti speciali avremmo gli occhi di tutti puntati addosso" feci notare io. Dovetti ammettere che un po' me l'ero cercata: spiattellare in faccia a 500 persone di essere rimasta incinta dell'attuale ex migliore amico del mio fratellastro, non era stata una buona mossa.

"Forza, veloce ed indolore" mi motivò Logan.

Quanto vorrei fosse così semplice, pensai appoggiando la mano sulla maniglia. Rimasi in quella posizione per alcuni secondi, poi capì che facendo così sarei finita con il tornare indietro e rintanarmi nuovamente sotto le coperte. No, basta Cam.
Dovevo prendere il controllo della situazione e far vedere a tutti quanto Camille Clarke fosse fottutamente cazzuta.

"Al mio 3" sussurrai più a me stessa che ai miei amici. Presi un respiro.
"1..." chiusi gli occhi già pentita delle mie scelte.

"2..." solitamente quando devi fare la ceretta, l'estetista ti dice di contare fino a 3, ma poi strappa sempre al due. Non so perché, ma lì per lì mi sembrava una buona idea, così misi entrambe le mani sulla maniglia antipanico e premetti sull'asta rossa.
Avanzai a testa alta nel corridoio della scuola.

"3..." mi inumidì le labbra facendo vagare i miei occhi sulle persone all'entrata.
Il brusio che poco prima era udibile dall'altro lato della porta, ora si era zittito. Tutti i presenti smisero improvvisamente di fare ciò che stavano facendo, e iniziarono a guardarmi con espressione sbalordita. Ma perché tutti quei ragazzi non potevano farsi i cazzi propri? Ero forse diventato il nuovo caso umano da prendere di mira per ogni singolo scoop? E ora che ci pensavo meglio... Che cazzo ci faceva la maniglia antipanico da quel lato della porta? Insomma se improvvisamente scoppiasse un terremoto o ci fosse un incendio, non credo proprio che qualcuno darebbe l'ordine di distribuirsi all'interno della scuola!

Mi voltai una sola volta, e non di certo per vedere quante persone stessero fissando il mio magnifico di dietro... ma solo per constatare che ci fosse una maniglia antipanico anche all'interno della porta... non avrei mai voluto che qualche cretino ubriaco avesse montato male quella cosa.

Fra gli sguardi sbalorditi dei miei compagni sei scuola, ritrovai anche quello compiaciuto e orgoglioso di Josy. Quest'ultima mi rivolse un sorriso complice e mi strizzò l'occhio.
Da quel momento in poi, la scena sembrava procedere al rallentatore: con una tale lentezza che non avrei mai ritenuto possibile nella vita reale, come se qualcuno avesse cliccato un tasto sul telecomando. I sussurri e le chiacchiere risultavano muti alle mie orecchie... dovetti ammettere che era gradevole. Il peso delle parole era inesistente, le occhiate che ricevevo, irrilevanti. Le risatine strozzate di qualche cretina erano mute. Mi sentì potente, rilevante, importante.

Proprio mentre mi stavo godendo la mia breve vittoria, qualcuno pensò bene di prendermi per il polso e strattonarmi.
"Ehy" mi lamentai io ritraendo il braccio. Alzai lentamente la testa verso l'alto, e quando i miei occhi incrociarono quelli azzurri di Colton, fu come ricevere uno schiaffo in pieno viso.

"Possiamo parlare?" Il biondino guardò oltre la mia spalla, e guardò rancoroso Logan, il quale fece qualche passo in avanti verso di noi. Sapevo che il mio fratellastro era troppo stanco per litigare con il suo ex migliore amico in quel momento, ma sapevo anche che non avrebbe tardato a sfidarlo nuovamente. 

"C-certo" sussurrai "ma non qui"

Colton abbassò nuovamente lo sguardo su di me, poi mi sfiorò il braccio con le sue dita. Non so perché, ma in quel momento un'ondata calda invase tutto il mio corpo, così mi vidi costretta a togliere il giubbino di Logan. Lo riposi sull'attacca panni più vicino.

"Seguimi" si  limitò a dire prima si incamminarsi lungo il corridoio.
Lo seguì a ruota, fino ad arrivare in un'aula vuota.

Colton iniziò a camminare lungo la stanza con un'espressione tormentata.
Seguirono alcuni secondi di silenzio, poi tutto d'un tratto il biondino sospirò.

"Perché non mi hai detto che hai incontrato mio padre?" Disse incrociando le mani al petto.

In risposta io mi irrigidì. "Non ho mai pensato di accettare la sua offerta" scrocchiai le dita "e in più non c'è stata l'occasione per..."

"Non c'è stata l'occasione?" Sbottò lui tirando un pugno al tavolo. Scosse la testa e mi rivolse uno sguardo rancoroso "È passata una settimana, Camille. Potevi benissimo digitare il mio numero sul telefono e chiamarmi, sai?"
Alzai un sopracciglio. Non l'aveva davvero detto... non poteva averlo appena detto.

Una risata nervosa uscì spontanea della mie labbra.
"Ma stai davvero parlando sul serio?" Chiesi con una voce roca, ma allo stesso tempo carica di rabbia. "Avrei voluto dirtelo lo stesso giorno in cui Logan ha scoperto la verità sul bambino, ma sai com'è, no?" Corrugai la fronte, in faccia il mio solito sorriso beffardo da ho-ragione-io-punto-e-stop.
"Sono stata una merda tutta la settimana... l'ultimo dei miei pensieri era proprio quello di alzare la cornetta del telefono e digitare il tuo fottuto numero" mi avvicinai velocemente a lui. Ormai gli ormoni avevano preso il sopravvento, ed ora era impossibile fermarmi.
Gli puntai un dito sul petto.
"E indovina chi si è preoccupato delle mie condizioni? Beh, non tu"

Indietreggiai di un paio di passi come se gli stessi dando spazio per entrare sul ring.

"Dato che siamo in vena di parlare di argomenti... delicati" Colton si leccò le labbra, dietro di esse un sorrisino di scherno iniziò a disegnarsi. "Allora parliamo del fatto che tu sei venuta a letto con me solo per una sorta di stupida vendetta personale... sai com'è non hai avuto le palle di dirmelo in faccia negli ultimi 4 mesi, ma non ti sei fatta problemi di spiattellato in faccia a metà scuola"

A quelle parole gli tirai un piccolo spintone. "Io non ho mai voluto venire a letto con te." Misi in chiaro una volta per tutte "volevo solo far provare a Logan quello che lui aveva fatto provare a me... ma le cose si sono spinte oltre"

"Fammi capire bene" si avvicinò a me fino a far scontrare il suo petto con il mio. "Tu mi hai volontariamente cercato per rubargli un bacio... e poi ti sorprende se siamo finiti così? Andiamo piccola Cami, veramente pensavi che fossi quel tipo di ragazzo da limonare in discoteca" mi punzecchiò la guancia con il pollice e l'indice. Gli presi la mano e la scansai da me. Indietreggia nuovamente.

"Pensavo avresti avuto più ritegno sapendo che Logan è mio fratello" la mia voce assunse una nota di delusione, e in quel momento capì che non ero arrabbiata, ma solamente delusa.

"Ritegno" biascicò lui fra sé e sé. "Mi conosci da 3 anni e ancora non mi conosci"

Scossi la testa e incrociai le braccia al petto.
"Beh, se davvero sei così, allora è stata una fortuna non averti mai conosciuto"

Dopo aver proferito quelle ultime parole mi voltai ed uscì dall'aula.
Fanculo Colton Harris.

***
Finalmente sono riuscita a sistemare Wattpad!
Scusate per il ritardo ragazze, mi dispiace!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo 😘

CamiWhere stories live. Discover now