26

1.4K 91 26
                                    

Dedicato a Yulilavia

«Per favore Edward, mi passi lo sformato?»chiedo tagliente lanciando un'occhiata fintamente angelica alla causa delle mie sciagure, nonché figlio di Ryan.

E io che pensavo che queste cose accadessero soltanto nel Segreto.

Il ragazzo seduto a tavola davanti a me mi squadra divertito, e mi passa Il vassoio pieno di cibo. «Certo, sorellina.»

Stringo le labbra e gli prendo lo sformato dalle mani mentre Marta accanto a lui lo fissa a disagio. «Piantala Eddie.»bisbiglia muovendosi sulla sedia. «Piantala.»

Mangio il mio pezzo di sformato in silenzio. Che vita di merda.

Però almeno una cosa positiva c'è: mia madre ha cucinato abbastanza bene. Penso che Ryan dovrebbe venire più spesso, allora. Ma solo lui e Marta, sia chiaro.

Quella povera ragazza appena mi ha visto sbucare dalla porta è come sbiancata, ma ha fatto finta di non conoscermi e si è presentata cercando di essere il più disinvolta possible. È stato un momento molto imbarazzante, più imbarazzante delle battute black humor di Andy.

«Mi ha detto Emily che fai corsi di teatro.»esordisce il bibliotecario sistemandosi gli occhiali sul naso. «É solo un hobby oppure...?»

Il mio corpo si risveglia dallo stato di intorpidimento, e guardo il veterinario sorridente. «Voglio diventare un'attrice.»

Assottiglia un po' le palpebre e annuisce. «Sì, ti ci vedo.»

«È da quando ha tre anni che ha questo sogno.»spiega mia madre, stranamente commossa. «Il suo sogno più grande.»

Le sorrido, forse un po' perplessa, non è una persona troppo affettuosa e quando si comporta così mi lascia sempre spiazzata.

Quando uno sbattere d'ali riempie la stanza sbuffo, e mi giro verso Mister Becco. «Sta' fermo, essere immondo.»

Svolazza per tutta la gabbia e si aggrappa con le zampe affilate alla sbarra di metallo. «Stronza! Stronza!»

Lancio un'occhiata disperata a Ryan. «Quando torna a fare una vacanzina alla clinica?»

«Katny.»mi riprende seria.«Stiamo parlando di un'ara...»

Alzo gli occhi al cielo. «Stiamo parlando di un'ara.»la scimmiotto saltellando sulla sedia. «Gne gne gne.»

In risposta allarga le braccia.«Un giorno di questi ti butterò fuori di casa.»borbotta esausta.«Il tuo sarcasmo prosciuga la mia voglia di vivere.»

Sorrido angelica.«Beh, se la vacanza alle Bahamas è ancora valida, potrei...»

«No.»

«Uff.»sospiro.«Okay, mammina cara.»

I tre ospiti ci osservano confusi, ma non dicono niente. Noto Edward lanciarmi spesso occhiate sfuggenti, come se non vedesse l'ora di dirmi qualcosa. Peccato che io non lo voglia ascoltare. Metto in bocca un altro pezzo di sformato, e prego in aramaico che non accada più niente di drammatico.

THE OUTLANDISH CLUB Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora