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22 maggio 2014

Non so bene che ore siano quando vengo svegliata da una mano che mi tocca la spalla.
-Sun svegliati devi mangiare qualcosa-
Mi stropiccio gli occhi brucianti e intravedo Ale
-che?-
-ti ho preso una brioche al cioccolato-
-ma che ore sono?-
-sono le 4 del pomeriggio. Devi alzarti e mangiare quacosa- mi dice mentre mi porta a letto la brioche con il latte -ho guardato su internet e ho letto che i latticini e tutti i derivati sono molto importanti durante la gravidanza giusto?- ed è proprio questo che mi fa scattare -c'è no fammi capire un attimo- gli dico mettendomi a sedere -prima te ne fai senza dire una parola sbattendo la porta e poi torni con del cibo e dicendomi ste stronzate sulla gravidanza?-
-non pensare che questo cambi le cose Sun. Io non...- mi guarda e leggo nei suoi occhi la difficoltà
-tu non cosa Ale e? Cosa?-
-perchè non me l'hai detto?- sbotta a un certo punto
-scusami?-
-perchè non mi hai detto che era così importante?-. Forse è sbagliato ma... l'unica cosa che riesco a fare in questo momento è ridere. Ridere a tal punto da farmi venire male alla pancia -oddio mi stai prendendo per il culo vero? Ti sei forse dimenticato che te ne sei andato proprio perchè la sera avevamo litigato per questo motivo?-
-vedi che non capisci? Io me ne sono andato perchè ero stanco di sentirti ripetere sempre questa cosa e quella sera mi sono sentito messo davanti a un ultimatum. Eri diventata sempre più insistente-
-e ti sei mai chiesto il perchè? E? Il perchè io continuassi a tirare fuori sempre questo argomento?- siamo sul letto che ci fissiamo
-Te lo dico io tranquillo. Stiamo insieme da tanti anni perchè abbiamo sempre avuto le stesse idee di famiglia e di matrimonio, abbiamo sempre detto di volerci sposare e creare una nostra famiglia appena sistemati ricordi?- mi guarda con gli occhi bassi perchè sa che ho ragione, eccome se lo sa! -Ebbene? Abbiamo una bellissima casa di proprietà sulla spiaggia, abbiamo entrambi un lavoro stabile e stiamo insieme da 8 anni! Per la miseria 8 anni!!! Ma chissà come mai, nonostante tutto questo, ogni volta che tiravo fuori la parola matrimonio o peggio ancora figli, tu te ne uscivi con certo che li voglio anche io ma qui, ma li, c'era sempre un perchè, uno stramaledettissimo perché e alla fine si finiva per litigare!- respiro profondo - quindi ora non provarci neache a dire che non ti ho mai detto nulla su questo o che non lo sapevi perchè Ale, come è vero che mi chiamo Sunshine, ti arriverà una di quelle cinquine da lasciarti l'impronta sulla faccia! -. Enorme respiro profondo. Non credo di aver mai parlato così tanto in così poco tempo ma soprattutto non avevo mai usato questo tono da "non sfidarmi"-.
Mi guarda stralunato perchè non mi ha mai visto così -Ok va bene ma ora calmati ti prego perchè sei agitata e questo non ti fa bene- si sta avvicinando per accarezzarmi il viso ma a quanto pare il mio sguardo basta per farlo ritrarre.
-Quello che non capisci e che io non ho cambiato assolutamente idea. Ogni giorno che passa sono sempre più convinto di voler una famiglia con te, di volerti chiamare moglie e voglio essere l'uomo che ti terrà la mano quando partorirai ma...- mi guarda fisso negli occhi e vedo che mi sta parlando con il cuore in mano -ti ricordi il momento in cui ti ho detto per la prima volta ti amo?- dove un sospiro.
La rabbia di qualche secondo fa sparisce immediatemente subito sostituita da un sorriso automatico sulle mie labbra
-e come potrei dimenticarlo? Eravamo distesi in un angolo appartato della spiaggia coperti da un'asciugamano. Avevamo appena di finito di fare l'amore per la prima volta ed ero appoggiata al tuo petto mentre mi coccolavi. A un certo punto mi hai preso la mano sinistra, ne hai baciato il palmo e mi ha detto: io ti amo Sunshine e ti giuro che qua e mi hai baciato l'anulare un giorno ci sarà un fantastico anello-
-quello è stato il momento preciso in cui ho capito di aver trovato la mia metà di vita. E questi giorni lontani da te sono stati i più brutti della mia vita- mi dice allungando la mano con fare esitante verso la mia - e quella sera sono scappato perchè avevo capito che io non ti bastavo più- ha gli occhi lucidi
-Ale no tu- gli stringo più forte la mano -tu stai distorcendo il tutto. Io non ho mai detto che...-
-no no io lo so- si viene a sedere vicino di fronte a me fissandomi -poi io non esisterò più- mi dice tenendomi forte la mano
-ma cosa dici?-
-adesso ci siamo solo io e te. Ma quando nascerà lui prenderà tutte le tue attenzioni e a me rimarrà solo una piccola parte di te e io non posso vivere senza la mia sirena-
-Oddio Ale no- gli prendo il viso tra le mani
-tu sarai per sempre il mio Ale perchè tu sei parte del mio sogno. Senza di te non potrò mai essere completa all 100%- gli sussurro a fior di labbra prima di lasciargli un dolce bacio sulle labbra. Mi fa salire sulle sue gambe e si appoggia allo schienale del letto.
-quindi hai solo paura che io ti metta da parte?-
-e ti sembra poco? Tu adesso dici che non sarà così ma io so che inevitabilmente lo sarà e io non posso perderti sirena, proprio non posso-
-non accadrà Ale perché io non potrei mai essere completa senza di te. Io voglio diventare mamma si ma con te-
-e allora perché hai fatto tutto questo senza di me?-
-perché per la prima volta nella mia vita ho voluto fare qualcosa solo per me stessa. Mi dici sempre di pensare un po' a me e non solo agli altri giusto?-
-ed è vero se ne approfittano sempre tutti di te cazzo. Sei troppo buona-
-ecco lo vedi? Invece per una volta ho fatto qualcosa che mi rende felice come non mai. Io lo so che adesso non è facile per te accettare tutto questo m, cavolo non lo sarebbe per nessuno ne sono consapevole, ma io ho bisogno di te ale anzi NOI -gli dico sottolineando l'ultima parola -abbiamo bisogno di te-
- oddio io ti amo così tanto mia sirena ma- mi dice baciandomi la spalla -ora che si fa?-
-si aspettano nove mesi?- gli dico ridendo ma smetto quando vedo la sua faccia -ok seriamente Ale se Dio vuole io tra meno di 9 mesi in questo preciso momento avrò tra le braccia un piccolo miracolo e- gli dico baciandolo - spero che tu sarai qui accanto a me per condividere la mia felicità-.
-quindi non ho scelta giusto? Se non voglio perderti devo accettarlo-
-vedi è proprio questo il problema- gli dico spostandomi dalle sue gambe -tu non DEVI accettare proprio niente. Se non ti sta bene quella è la porta tu puoi sempre andartene. Ma si, se vuoi me devi accettare lui-
-quindi dovrei crescere un figlio non mio?-
-escludendo il fatto che i figli sono di chi li cresce ma comunque per tua informazione quando ho dovuto scegliere il donatore,ne ho preso uno il più possibile simile a te, perché io il figlio lo volevo, lo voglio e lo vorrò sempre e solo da te, la mia metà- non aspetto la sua risposta e mi giro a mangiare.
Con la coda dell'occhio vedo che la mia ultima frase non l'ha lasciato indifferente ed è quello che volevo: deve capire che io sogno una famiglia con lui.
Con mio stupore mi prende per i fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe incrociate mettendomi un braccio intorno alla vita -non pensare che questo cambi le cose- mi dice all'orecchio prima di accendere la tv.
Inutile dire che un piccolo sorriso mi sale spontaneo sotto i baffi. Forse forse il mio sogno potrebbe essere completo.

Finalmente mamma!Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin