Capitolo 1.La scoperta!

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Disclaimer del 2023: Salve, torno dopo sette anni a scrivere su questa storia per avvertire i futuri lettori.

Questa storia scritta nel 2016, non è mai stata riletta, rivisitata, sistemata o simili, tutto ciò che leggete è stato scritto dalla mano di una ragazza ingenua con tanta voglia di scrivere qualcosa che reputava importante.

A distanza di anni, ho deciso che non cambierò la storia, nonostante a quasi trent'anni stravolgerei la scrittura, perché questo è il retaggio di un mio lontano inizio.

Nel tempo cercherò di correggere almeno gli errori grammaticali e sintattici, non so quanto ci metterò o con quale frequenza, ma con i miei tempi cercherò di rendere la lettura un po' più fluida e meno faticosa.

Grazie a chi ha continuato a leggere e rileggere nonostante l'evidente lavoro grezzo, siete un amore e non vi ringrazierò mai abbastanza come nel 2016, anche oggi vi devo molto, ho avuto l'onore di scrivere qualcosa che voi avete deciso di leggere.

Grazie di cuore!

Capitolo 1.

La scoperta!

I due camminavano affiancati lungo il freddo corridoio dell'ospedale psichiatrico. Quel luogo metteva i brividi al solo nominarlo, eppure lui si era ritrovato a percorrere quel corridoio per la prima volta, da solo, confuso e ancora incerto su ciò che stesse per fare.

Era stato chiamato in quell'ospedale per prelevare una persona di cui inizialmente non sapeva nemmeno dell'esistenza, ma che in qualche modo gli apparteneva. Era una parte di lui.

La notizia dello scandalo non era ancora trapelata al pubblico, poche persone erano a conoscenza del fatto che si trovasse lì, e nessuno gli aveva detto nulla. Una voce registrata gli aveva comunicato una notizia sconcertante:

"Buongiorno signor Horan, la chiamo dall'ospedale St.Nicolas. È giunta da noi una persona di cui potrebbe essere legalmente responsabile. Dovrà recarsi da noi alle 17:30 del 30 agosto 2016. La preghiamo di essere puntuale!"

La comunicazione si interruppe poco dopo, lasciando tutti sconcertati: sua madre, suo padre e persino i suoi amici che si erano riuniti per una piccola cena.

I rumori delle scarpe eleganti dello psicologo al suo fianco lo mettevano a disagio. Il corridoio sembrava tiepido, ma il suo passaggio faceva sembrare tutto ancora più freddo. Le luci soffuse e tremolanti si riflettevano sulle piastrelle opache e leggermente sporche, anche se sicuramente non era la cosa più interessante in quel momento.

Un'infermiera ventenne si trovava di fronte a una porta grigia e fredda, cercando di sorridere nel miglior modo possibile, anche se era un po' difficile. Aveva accolto la persona che il nostro protagonista doveva prelevare ed era affezionata a lei. Savana si affezionava velocemente alle persone, specialmente ai bambini, e in particolare a quella bambina che aveva passato molte brutte esperienze nella sua breve vita. Sistemò un po' nervosamente la divisa e quando il giovane ragazzo, non molto più grande di lei, si fermò, aprì la porta per far passare i due uomini. Di solito il suo compito non consisteva nell'aprire porte, ma in quel caso dovevano prendere precauzioni di sicurezza maggiori.

Quando la porta si richiuse, Savana se ne era già andata per recarsi nella stanza di fronte, dove l'attendeva il suo vero lavoro: prendersi cura dei pazienti. In quel caso, però, le era stata affidata una bambina che aveva la priorità. Lo psicologo offrì una sedia al nostro protagonista, che preferì rimanere in piedi. Era troppo nervoso per star fermo.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Where stories live. Discover now