Capitolo 46

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Epic fail.
È la stessa situazione di quando i tuoi genitori ti illudono, dicendoti ad esempio che ti compreranno quel paio di scarpe, e alla fine non lo fanno.
Sorrisi ugualmente a Sebastian, cercando di non mostrare la mia delusione.
<Hai dimenticato questo>, mi disse in tono gentile, quasi dolce, porgendoli il suo pugno rivolto verso l'alto.
Dopo aver spostato il mio sguardo dal suo volto, alla sua mano, la aprì e al suo interno c'era il braccialetto di Pandora con il mio unico charm, quello di Filippo.

Mi illuminai d'immenso (crediti a Ungaretti per la frase).
Pensai a quanto posso essere rincoglionita per dimenticare un oggetto simile, tanto che lo ringraziai mille volte.
Stava per andarsene, quando lo bloccai e lo invitai dentro. Dopotutto, era venuto apposta per portarmelo, era stato in puntata per tanto tempo, quindi un po' di relax se lo meritava no?

Gli preparai un caffè, mentre io mi feci una tisana, e ci sedemmo nel tavolino al centro del giardino, sotto all'albero. Non faceva molto freddo, ma si stava bene con la felpa. Durante la conversazione potei notare un aspetto del carattere di Sebastian: era sempre e costantemente raggiante. Io in tutta la serata non l'ho mai visto con il broncio o serio. Qualsiasi cosa tu dica, lui risponde con il sorriso stampato in faccia. In più è un vero ragazzo d'oro, gentile, rispettoso, estroverso e ha una bella parlantina.

Insomma, passai un'oretta abbondante in ottima compagnia. Strinsi molto amicizia con lui, anche se ovviamente non posso dire di essere la sua migliore amica ecco. Questa chiacchierata mi fece rilassare e, proprio nel momento in cui cominciò a venirmi un po' di sonnetto, lui si alzò e, dopo avermi abbracciato, tornò nel suo albergo, manco mi avesse letto nel pensiero.
E finalmente, una volta essere andata sotto al letto, potei dormire in santa pace.

Ormai non mi serve più mettere la sveglia sul comodino, perché ho la mia sveglia personale: Valentina. Che puntualmente mi viene a svegliare come si deve, e poi si becca la sua rata di insulti settimanali.
La mattinata passò tranquillamente, tra scherzi, racconti sulla nostra infanzia e altri più seri.

Verso le 15 di pomeriggio, più o meno, proprio nell'orario in cui noi andiamo un attimo a dormire, almeno quando non ci sono le lezioni, si illuminò la televisione. Mi toccò far tornare nel pianeta terra Valentina, che stava tranquillamente sdraiata sul divano, con una mano attorno alla testa e la bocca aperta. Lei si svegliò di soprassalto, e noi ci sedemmo accanto a lei.

In primo primo piano vedemmo la faccia di Marcello, che ci salutava e, subito dopo, fece partire una serie di commenti dei professori, e un paio di parole della commissione esterna. C'è da dire che ne avevano per tutti. Non so che avessero mangiato, un limone, un pompelmo o che so io, ma sta di fatto che erano cattivissimi, come quando un professore ti ha preso di mira, e anche se respiri ha sempre qualcosa da dirti. Nessuno osava commentare, perché o si sarebbe incazzato a morte, o avrebbe pianto, ma anche perché ci sarebbe stato così tanto da dire, che adesso saremmo ancora qua.

Ci guardavamo tra di noi sbalorditi, letteralmente, non parlavamo, avevamo la bocca spalancata e ogni tanto, ai commenti peggiori, emettevamo qualche sospiro.
Di Francesco non si contenne con Biondo, gliene disse di tutti i colori. Aveva pure da ridire sul suo modo di muoversi sul palco, però gli ha fatto un complimento. Apprezza la sua simpatia.

La Celentano e la Peparini avevano anche loro la dose pronta, per Luca e Valentina, che non si contennero nell'insultarle anche pesantemente.

Ad Irama non fecero appunti gravi, ma dopotutto, lui piace a tutti.

Per quanto mi riguarda, non sapevo che pensare. Non mi hanno mai fatto questi grandi commenti sulle mie esibizioni, ma anche in generale.
Speravo di essere salva dalle loro grinfie, ma un commento mi spezzò il cuore, dico sul serio.
<Emma non mi è piaciuta>, disse la Turci.

Ci uniscono quattro muraWhere stories live. Discover now