Capitolo 9

504 24 2
                                    

Quella mattina la sveglia suonò prima del solito, dato che c'erano le prove in studio da fare.
Voi penserete: "Beh, è il primo serale, vi sarete svegliati pieni di ansia, di adrenalina, di energia nelle vene", ecco, è proprio qui che vi sbagliate.

Sembravano degli zombie, anzi, dei sacchi di patate che si muovevano. Eravamo amorfi, privi di emozioni, eravamo esausti. Non sapevamo nemmeno cosa stesse succedendo.
Facemmo colazione come al solito, ci cambiammo e poi seguimmo i membri della produzione, perché altrimenti non avremmo mai saputo dove andare.

Ci portarono nei camerini e ci dissero che ci avrebbero chiamato quando sarebbe stato tutto pronto.
Nel frattempo io e Valentina, cominciammo a spettegolare, dato che eravamo state divise dai ragazzi. Parlammo di tutto, ma dopotutto, voi ragazze dovreste saperlo che anche la più piccola scemenza, diventa argomento di conversazione eterna, e con mille collegamenti ad altri fatti.

Una mezz'oretta dopo ci chiamarono, e questa volta eravamo molto più svegli, e pimpanti, carichi per iniziare le prove.
Ci spiegarono il funzionamento delle sfide, dell'eliminazione, della prima e terza fase.
Noi prendemmo qualche appunto, che ci sarebbe servito per ripassare le prossime volte, dato che non era molto semplice il procedimento.
Poi ci fecero cantare e ballare in ordine sparso.

Non mi salì l'ansia, ma solo perché lo studio era vuoto, dovevo aspettare la sera.
Tornai al mio posto, dato che avevo terminato le mie canzoni e potei focalizzarmi meglio sull'ambiente che mi circondava.
C'erano un sacco di luci, in tutti i posti, persino negli angoli, c'erano spalti e sedie ovunque.
Di fronte al palco c'erano le sedie della commissione esterna, e dalle parti erano presenti le poltrone degli insegnati di canto, a sinistra, e di ballo, a destra.
Sempre a destra c'erano le sedie della squadra bianca, dove ero seduta, e alcuni dispenser di acqua, oltre che la sedia di Maria.
Dall'altra parte c'erano le sedie della squadra blu.

Solo in quel momento mi accorsi di una cosa: mancava tutta la squadra blu.
Cominciai a farmi mille domande, a cui non sapevo trovare risposta, così chiamai un secondo Luca Tommassini che stava facendo una pausa:
<Mi scusi Luca, sa dirmi perché manca la squadra blu?>, chiesi avvicinandomi alla sedia, ed indicando la parte blu.

<Stanno facendo le interviste preserale, che farete voi dopo. Insomma vi abbiamo alternati, così da non avere troppi ragazzi in studio>, mi rispose prontamente senza alcun problema.

<Grazie mille>, lo ringraziai e andai a sedermi al mio posto.
Ci tenevo a sentire due parole di incoraggiamento da parte di Biondo, e inoltre volevo fare gli auguri a lui, a Lauren e a Einar, che non saluto da un sacco di tempo.

Qualche minuto più tardi Tommassini prese il microfono:
<Ragazzi, vi ringrazio per la partecipazione. Potete andare, ci vediamo stasera e in bocca al lupo>, ci comunicò facendo un piccolo inchino e indicandoci l'uscita con la mano.

Noi lo ringraziammo, prendemmo le nostre cose e ci recammo all'uscita.
Io cercai di rallentare il più possibile, così magari avrei visto l'altra squadra uscire, ma niente. I miei sforzi furono inutili.
Ci diedero appena il tempo di mangiare, che subito dopo Michele Bravi fece irruzione in casetta e ci intervistò.

Ci fece alcune domande, impressioni e un commento in generale sulle nostre aspettative del serale.
<Non sembra così difficile, però bisogna aspettare a vedere come sarà lo studio pieno di gente. Dal serale mi aspetto che mi dia molta sicurezza di me, e che mi permetta di aprirmi molto con il pubblico, così anche da riuscire a muovermi meglio sul palco>, gli dissi facendo un riassunto di tutto ciò che mi aveva chiesto.

<Bene, un'ultima cosa. Hai qualcosa da dire all'altra squadra?>, domandò porgendoli il microfono.

<Beh, in bocca al lupo a tutti noi, e anche alla squadra avversaria. Ci vediamo in campo!>, conclusi facendo l'occhiolino alla telecamera.

Michele mi salutò calorosamente e mi chiese di chiamare Valentina dato che era il suo turno.
Io mi alzai dal pouf ed entrai in casa.
Mi sdraiai sul divano e molto probabilmente presi sonno senza rendermene conto, perché quando mi svegliai ero in super ritardo per prepararmi.

Così feci tutto di corsa, sperando di avere un po' di tempo prima che vada in onda il programma.
Entrammo nel backstage dove eravamo stati poco prima ed era già pronta tutta l'equipe di truccatrici, parrucchieri, e di coloro che portavano gli appendiabiti con i vestiti che dovevamo scegliere se eventualmente fossimo arrivati in terza fase.
Optai per un tubino bianco con un tacco a spillo nero molto alto e parecchi accessori.

Stavo scegliendo gli ultimi anelli quando sentii Maria entrare e salutare il pubblico.
Stava iniziando la diretta.

Ci uniscono quattro muraWhere stories live. Discover now