Ci uniscono quattro mura

Capitolo 1

Mente mi recavo al mio posto mi scendevano dei goccioloni dagli occhi. Ero stata separata da Biondo, come avrei fatto a sopravvivere quattro mesi senza di lui? Senza mai vederlo, parlargli, baciarlo, raccontare le cose che mi turbano...
Fortunatamente Maria diede la pubblicità così potei corrergli incontro.
Appena appoggiai la mia testa sul suo petto, scoppiai in un pianto liberatorio, come non mai.
<Shh, tranquilla. Ce la faremo, in qualche maniera faremo. Cerca di pensare positivo, c'è Irama con te e anche Valentina. Non sei sola. Anche se devo dire che mi mancherai tantissimo, mi mancherà il tuo sorriso e i tuoi incoraggiamenti. Ma fidati, continueremo a vederci e sentirci>, mi rassicurò. Ma nulla in quel momento poteva farmi sentire meglio, volevo solo sfogarmi, e abbracciarlo per sempre.

<Perchè mi hanno fatto questo, perché mi hanno separato da te, lo sanno che ti amo, perché mi fanno soffrire così?>, mi sfogai tirando dei colpetti sul petto di Biondo.
Lui continuava a coccolarmi, accarezzandomi i capelli, e lasciandomi sfogare. Questo mi piaceva di lui, ti lasciava fare, non bloccava il tuo sclero, aspettava che terminassi e poi parlava.

<Emma guardami>, mi ordinò. Aveva gli occhi lucidi.

<Che pensi, che a me non faccia star male? Ma non è che se continuiamo a lamentarci le cose cambiano così dal nulla, dobbiamo accettarle, e adattarci>, mi disse mentre mi asciugava le lacrime con le dita della mano.

Gli diedi un ultimo bacio prima che Maria fece ripartire il programma e andai a sedermi al mio banco.
Mentre ero con i miei nuovi compagni di squadra e di casa, ripresi a piangere, ma questa volta in modo più contenuto, non come Daniele che era praticamente come la fontana di Trevi. Intorno a lui c'era Valentina e Zic che lo consolavano, mentre lui si voltava in continuazione verso Lauren, anche lei molto triste, e dall'altra parte per non farsi vedere davanti a tutti i compagni.

Ogni tanto alzavo pure io lo sguardo verso Simone, che mi guardava con aria seria, senza muovere un muscolo.

Pov's Biondo

Dai Maria cazzo, mi dovevi proprio allontanare da lei? E mo' che faccio? Come passerò il tempo senza di lei? Senza il suo sorriso stampato in faccia tutto il tempo?

Mentre ero avvolto da tutte queste domande molto deprimenti, la guardavo. Si stava nascondendo, ma io vedevo perfettamente che aveva ripreso a piangere. Speravo si voltasse, così potevo dirle qualcosa per tranquillizzarla. E così fece. Mi guardava con gli occhi appannati dalle lacrime che continuavano a scendere ininterrottamente, io ricambiai lo sguardo ma ero serio più che mai.

Mi faceva male vederla così, sarei voluto correrle incontro e abbracciarla per tutto il tempo possibile. Cominciavo ad avere gli occhi lucidi, ma decisi di contenermi, così da non farla stare ancora più male, e in questo mi aiutò Maria che riprese la parola, distraendoci dai nostri pensieri.

Pov's Emma

Maria si alzò dalla sedia e prese la parola.
Continuava a fissare Daniele in lacrime, e per fortuna non si accorse di me.
<Ragazzi, lo so che alcuni di voi erano molto legati e sono stati separati. Ma le squadre non le scelgo io, e se potessi farle, soddisferei le vostre esigenze, ma non mi è possibile>, disse con del dispiacere che le veniva dal cuore, e si vedeva.

Ci lasciò alcuni minuti per riprenderci e ricomporci, poi proseguì.
<Bene, ora vi chiedo di seguire i colleghi, che vi porteranno nelle casette. Non preoccupatevi per le valigie, sono già state fatte e vi aspettano>.

Mentre ci alzavamo, Maria si riferì al pubblico dicendo:
<Per quanto riguarda questo caloroso pubblico, il pomeridiano finisce qui, ma ci rivediamo da sabato prossimo con le puntate del serale, che andranno in onda sempre su Canale 5, dalle 21.10.
Ora salutiamo i ragazzi, per aiutarli nel percorso che li aspetterà i prossimi mesi>, annunciò Maria, seguita dall'applauso fragoroso del pubblico.

Dopodiché, ci alzammo, ci avvicinammo all'uscita e li mi venne di nuovo un nodo alla gola.
Dovevo salutare Biondo.