Una serata inaspettata (Seconda parte)

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“Ecco…hanno trovato i fusti” 

“I fusti?” 

“Spero che ti piaccia la birra, perché ne ho presa in quantità a dir poco industriale” 

Arrivati in sala da pranzo la coniglietta si guardò attorno, da quello che aveva capito, tutti i presenti erano poliziotti colleghi di Nick, tuttavia erano in abiti normali, essendo fuori servizio; riconobbe subito il ghepardo ciccione della reception, in quel momento si stava ingozzando in maniera a dir poco rivoltante di manicaretti, poco distante ci stava Nick, in quel momento era circondato da alcuni suoi colleghi intenti a tenerlo d’occhio che bevesse tutta la sua caraffa di birra, poi vide un paio di orsi polari, tra cui quello che era andato a prenderla a casa di sua sorella, l’invito era stato esteso anche a lei, ma aveva preferito passare; c’erano veramente mammiferi di ogni tipo, due elefanti, di cui una femmina, il che faceva di loro due le uniche presenti, un ippopotamo, due giraffe, qualche lupo e…

“Ma quello è un coniglio” 

Si fermò ad osservare curiosa il suo simile dalla distanza, cercando di non farsi notare mentre lo faceva, era certa che nessun coniglio avesse frequentato l’accademia prima di lei, quindi diede per scontato che fosse un amico di Nick, o magari di Jessica, si avvicinò un po', voleva parlarci e scoprire qualcosa su di lui, tra l’altro era pure carino e di bell’aspetto. 

Decisa più che mai a conoscere questo ospite che attirava la sua attenzione più degli altri, prese le stampelle e cominciò ad avvicinarsi, quando gli fu a qualche metro il coniglio si accorse di lei, andandogli incontro. 

“Madame, avevo sentito dire che ci sarebbe stata anche una tenera coniglietta, ma non potevo certo aspettarmi cotanta bellezza tutta raggruppata in un unico essere” 

Finita la frase allungò la zampa, afferrando delicatamente quella di Judy per poi baciarle leggermente il dorso. 
Davanti ad una presentazione del genere, Judy finì in un blackout totale, si era preparata per un salve, piacere sono Jack, Matt, Christopher o come cavolo poteva chiamarsi quel coniglio, ma con una cosa del genere era rimasta completamente spiazzata, non sapeva come comportarsi dato che, Nick a parte, le sue esperienze in fatto di attenzioni maschili erano quasi sempre finite con uno stupro ai suoi danni. 

Il coniglio, accorgendosi del completo mutismo dell’interessata, alzò la zampa, portandola di fronte al muso della coniglietta, per poi agitargliela davanti. 

“Ehm, tutto ok?” 

Si ridestò quasi subito, sorridendo imbarazzata dalla figura appena fatta. 

“È…si…si, scusa ma…ecco io non ci sono abituata…a ricevere complimenti del genere” 

“Non vedo come sia possibile, comunque mi presento, mi chiamo Robert Morris, e lei è…”

“Hopps, Judy e dammi pure del tu” 

“Ok Judy, ma dimmi, che ci fa in mezzo a questo covo di matti una tenera coniglietta?” 

Finita la frase gli diede un veloce sguardo. 

“E soprattutto, cosa diavolo è successo per ridurti in quello stato?” 

Judy abbassò istintivamente lo sguardo alla gamba ingessata, per poi riportarlo subito dopo al diretto interessato. 

“Eh…solo un piccolo incidente, all’accademia di polizia, non ho prestato molta attenzione e sono rotolata giù da una rampa di scale” 



Nick aveva già buttato giù quasi tutto il secondo boccale di birra, tutto sommato era una vita che non se la spassava, anche se avrebbe preferito stare a casa con Jessica e i piccoli, ma era ovvio che fino alla mattina dopo da li non sarebbe uscito, quindi decise di godersela come poteva, bevette l’ultimo sorso e poi si sentì tirare la manica della camicia, aveva Judy a fianco che, sorridendogli, gli fece cenno di avvicinarsi, Nick si abbassò, in modo da poter sentire quello che aveva da dirgli in mezzo a tutto quel baccano. 

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