7. I swear, this boy has no chill

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«Bravo. Ora vai a lavarti le mani,» Nonna Ash lo sospinse oltre la porta proprio mentre Louis e Zayn stavano entrando, ma Harry riuscì a sgusciare tra loro due e a sparire in bagno.
Quando tornò in cucina, i pantaloni della tuta al posto di quelli sporchi e i capelli liberi dal foulard, gli altri ragazzi erano già seduti a tavola e nonna Ash aveva in mano la teglia delle lasagne. Liam e Zayn erano uno accanto all'altro, Niall occupava un capo del tavolo e l'altro era già per metà occupato dalla nonna, quindi l'unico posto libero era accanto a Louis. Ovviamente.
La fortuna doveva essere dalla sua parte.

«Ho sentito che avete aiutato a cucinare,» esordì rivolto ai tre pirla, che sorrisero inconsapevoli. Harry si sfregò mentalmente le mani, sporgendosi verso la teglia. «Qual è la parte fatta da voi?»
Louis, Niall e Zayn si sporsero a loro volta verso nonna Ashton, che stava fulminando il nipote con lo sguardo. «Forse questa qui?» provò Niall, indicando un punto a caso della lasagna.
«No, la nostra non era così bella,» scosse la testa Louis «Forse è quest'altra.»
«La vostra parte serviva come base!» s'intromise nonna Ash, prima che Harry potesse anche solo aprire bocca «La base è la parte più importante, siete stati molto bravi a prepararla. È per questo che da sopra non si vede.»

«Non sapevo che le lasagne avessero bisogno di una base.» sogghignò Harry.
La nonna gli lanciò l'occhiata più raggelante del suo repertorio.
«La nostra parte faceva schifo, non è vero?» domandò Zayn con sguardo da cucciolo ferito.
«Oh no, chiquitito! La vostra parte era fantastica, Harry non sa niente di cucina. Ve l'ho detto che l'ho usata come base, fidati di me, tesoro.» spiegò freneticamente la nonna, posando un momento la teglia per accarezzargli una guancia «Ora mangiamo, sì?» aggiunse tirando un calcio a Harry sotto il tavolo. Sorrise amabilmente e divise in parti uguali la lasagna, poi iniziò a distribuirla nei piatti dei ragazzi.

«Per me no, scusa,» farfugliò Zayn quando nonna Ash si sporse verso di lui, e la nonna inarcò all'inverosimile le sopracciglia.
«Come no, tesoro? Hai bisogno di mettere un po' di cibo nel pancino, sai? Devi recuperare le energie ora che avete un po' di tempo per riposarvi.»
«È che... ho mangiato troppo a colazione,» riprovò il moro, sembrando terribilmente mortificato.
«Farò io a metà con lui,» intervenne Louis.

Nonna Ashton non era ancora convinta. «Sicuro?»
«Certo, per noi va bene.» assicurò tranquillo Louis, mentre Niall si alzava per scambiare posto con Zayn e farlo sedere vicino al maggiore.
«Okay allora,» sospirò la nonna «Ma ti preparo un contenitore con le porzioni che rimangono, chiaro? Non mi scappi, signorino.» aggiunse rivolta al moro, che annuì sollevato.

Harry lo osservò per un momento, distogliendo lo sguardo quando nonna Ash gli mise davanti il suo piatto. Con la coda dell'occhio riusciva comunque a vedere Louis dividere in due parti la sua porzione e tirare Zayn più vicino per condividerla, ma decise che la cosa migliore era concentrarsi su di sé, perché non aveva voglia di pensare a nulla. Era già abbastanza stancante avere quei tre in casa e vedere Liam sul punto di esplodere in una miriade di scintille per la felicità.

«I ragazzi stavano parlando del loro tour, prima,» esordì dopo un attimo nonna Ash, picchiettandogli affettuosamente il braccio come se avesse dimenticato la pedata di poco prima. Harry non l'aveva dimenticata affatto, grazie.
«È stato divertente farlo al contrario rispetto al solito, partendo dall'Asia e tenendo il Regno Unito per ultimo. Se vuoi ho qualche video da farti vedere.» sorrise Louis.
Harry non era ancora pronto a "Louis Tomlinson" e "video" collegati in qualsiasi modo. «Ehm, okay...» buttò lì giusto per dire qualcosa, fissando Zayn che spiluccava la sua parte di pranzo. Non era sicuro di riuscire a guardare Louis negli occhi. Non al momento, ecco.

«È incredibile che abbiate già girato il mondo più volte, giovani come siete,» riprese nonna Ash «Questa era la seconda? Terza?»
«Terza volta,» annuì Niall «Detto così sembra grandioso, ma in realtà non abbiamo mai abbastanza tempo per visitare i luoghi in cui andiamo. Stiamo lì giusto il tempo dei concerti, perciò- non so, se in futuro avremo più calma ci piacerebbe girare un po', vedere sul serio ciò che ci circonda, sai.»

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora