"Capitolo 30"

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La mattina seguente appena mi svegliai vomitai di nuovo.
Scesi a fare colazione ma non mangiai niente, solo un bicchiere d'acqua che però lui notò subito
"Fanny non hai fame questa mattina?"
Amavo far colazione e lui lo sapeva benissimo e sapeva anche che davanti agli altri dovevo per forza rispondergli.
"No, non ho molta fame"
Andammo in spiaggia, questa volta venne anche lui. Dormii quasi tutto il tempo e appena provavo a mangiare qualcosa correvo a vomitare. Vin se ne era accorto, lo trovai vicino alla porta del bagno dopo pranzo che mi fissava.
"Fanny che ti succede?"
"Non lo so Vin" dissi sorpassandolo e raggiungendo gli altri in spiaggia.
Venne in spiaggia con un ghiacciolo all'amarena. Si ricordava che dopo il ricovero l'unica cosa che non mi faceva vomitare era solo uno stupido ghiacciolo. Però cosa stava facendo Vin? Cercava di fare quello carino davanti alla nostra famiglia per poi farmi piangere ogni notte?
Lo ringraziai, mangiai quel ghiacciolo e andai a vomitare. Mi succedeva sempre quando ero triste, nervosa o in ansia per qualcosa d'importante.
Sentii la porta chiudersi a chiave, era lui.
"Ora anche il ghiacciolo vomiti" disse in tono arrabbiato, come se la colpa era la mia. Non risposi e andai a lavarmi il viso. Mi prese dal polso e mi fece girare verso di lui.
"Fanny dimmi che ti succede?"
"Che mi succede Vin? Sei proprio sicuro di volerlo sapere? Succede che sei uno stronzo. Sapevo che con te mi facevo solo del male, ma pensavo che ci facevamo del male insieme, invece no, quà l'unica persona che soffre sono solamente io. Porti a casa un'altra come se nulla fosse. Puoi fare tutto quello che vuoi ma non farlo davanti ai miei occhi e soprattutto non venire la notte a dirmi che mi ami se poi ti comporti così"
Non aspettai neanche una sua risposta me ne tornai in spiaggia con un peso in meno.

L'età non contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora