"Capitolo 14"

3.8K 104 1
                                    

Carlo mi si avvicinò e mi sussurrò "dai piccolina, vieni con me", sentivo la puzza di birra, era sicuramente ubriaco. Vidi Vin che si stava avvicinando, lo tirò dal colletto della maglia e gli tirò un pugno. Carlo non ci mise molto a difendersi tirando due pugni a Vin, uno sul naso e l'altro sulle labbra. Vin lo spinse e Carlo  cadde a terra, lo riempì di calci. Mi usci "Vin" come un sussurro ma lui lo sentì. Mi venne vicino mi prese la mano e mi trascinò fuori.
Il silenzio regnava tra noi, non l'avevo mai visto così. Qualche volta mi era capito di vederlo fare a botte ma mai da così vicino.
"Cosa voleva da te?" Mi chiese Vin pulendosi il sangue dal labbro.
"Di andare con lui, ma tranquillo sei arrivato subito" risposi rassicurandolo
"Se non arrivavo immagino cosa di faceva. Devi stare attenta"
"Si ma sei arrivato, è questo l'importante. Vogliamo andare a casa?" Dissi avvicinandomi a lui e prendendo la sua mano.
"Si" mi rispose.
Salimmo dentro la macchina, per tutto il tragitto nessuno dei due parlò. Lui abitava da solo nella vecchia casa che aveva condiviso con la sua ex. Mi fermai lì davanti e lui mi chiese se volessi salire tanto era presto. Accettai. Non era mai stata a casa sua e della sua ex. Lo aiutai a disinfettarsi le ferite e dopo ci sedemmo sul divano. Nessuno parlava e quel silenzio mi creava disagio e così decisi di rompere il silenzio "Come mai vi siete lasciati?" lui rimase sorpreso dalla mia domanda ma mi rispose "Io volevo crearmi una famiglia e lei no. Diceva che non avrebbe mai voluto e un giorno se ne andò di casa lasciandomi un foglietto con su scritto che per lei ero stato solo uno svago"
"Non l'hai più rivista?" Avevo bisogno di sapere se per lui lei era ancora importante.
"Si, è tornata a vivere qua un paio di volte. Io la accettavo sempre perché l'ho amata ma poi ho capito che l'unica persona che si faceva male in quella relazione ero io"
"L'hai amata? Quindi ora non la ami più?" Tutto quello che volevo sapere era se lei aveva ancora potere su di lui o no.
"L'ho amata. Ora non più. È stato difficile ma ora sto bene. Poi ora c'è un'altra ragazza che mi sta fregando il cuore" mi rispose e la gelosia si impossessò di me.
"Ah, sono felice per te"
"Non vuoi sapere chi è questa bellissima ragazza?"
Non risposi, non ero sicura di volerlo sapere.
"Sai è molto carina? Ha un carattere un po' difficile ma ha troppe cose belle, è la mia piccola"
"Quante persone chiami piccola? No sai perché non credo che sia giusto" risposi freddamente, avevo sempre pensato che lui riservase quel soprannome solo a me.
"In realtà solo una ed è qui vicino a me"

L'età non contaWhere stories live. Discover now