"Capitolo 22"

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Quando mi svegliai, era ormai già primo pomeriggio e dovevo accompagnare la madre di Vin a fare una visita in una clinica. Andò tutto perfettamente se non per quelle due volte che mi chiamò Cassandra e per il mio schermo che si illuminò mostrando sullo schermo il nome di Vin seguito da un cuoricino.
Quando arrivai davanti casa sua mi disse "Grazie Fanny, spero davvero che con Vin funzioni, ho sempre sperato per lui una donna come te" mi sorrise e mi lasciò lì. Io andai subito a casa di Vin, lo chiamai e piansi. Avevo paura, paura che lo potesse dire al resto della famiglia e paura di non essere accettati. Vin mi tranquillizzò, dicendomi che la madre non lo avrebbe mai detto a nessuno e anzi ci avrebbe solo aiutato. Mi fece una piccola ramanzina sul perché avevo salvato il suo numero semplicemente con il suo nome e uno stupido cuore in quanto lui mi salvò come "Piccola", quel soprannome che prima tanto odiavo.

Finalmente arrivò il venerdì e ciò significava rivederlo. Fui euforica per tutta la giornata e come sua richiesta lo aspettai a casa sua. Comprai due pizze e mangiammo insieme.
Mi obbligò a rimanere a dormire da lui e dovetti dire a mia madre che dormivo da Lolla.
Dopo cena uscimmo per la prima volta da soli, un'uscita da veri fidanzati. Andammo a un luna park dove lui vinse un peluche tutto per me.
Quando tornammo a casa nostra lui mi diede una sua maglietta per dormire che mi arrivava fino a metà coscia.
"Potrei non rispondere delle mie azioni se mi passi un'altra volta con la mia maglia davanti agli occhi" disse con un tono malizioso
"Ah, si?" Dissi avvicinandomi a lui e baciandolo. La sua mano non tardò a raggiungere il mio sedere. Lo volevo, lo volevo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

L'età non contaWhere stories live. Discover now