L'età non conta

"Capitolo 5"

Mentre bevevo il mio estathè con Lolla vidi entrare Daniel. Daniel è un ragazzo di 20 anni, i nostri genitori sono amici di famiglia quindi io e lui ci conosciamo da bambini. Mentre salutavo Daniel, dietro di lui vedo Vin e il mio cuore iniziò a battere fortissimo. Lui mi salutò con il suo solito bacio e mi sussurò nell'orecchio "Piccola che bella che sei, però questa maglia è troppo scollata e c'è quel maniaco di sessant'anni che ti fissa il sedere". Mi guardai la maglia e non era così scollata come diceva lui e non era la prima volta che mi ci vedeva con quella maglia e il vecchio maniaco non c'era, dietro di me non c'era nessuno.

Lasciai perdere. Poco dopo io uscii fuori per fumarmi una sigaretta, non fumo molto ma quella sera mi andava. Mentre fumavo, Vin usci anche lui per fumare e si avvicinò a me e mi disse "Piccola vieni andiamoci a farci un giro che Daniel e Lolla sta pomiciando con gli occhi", io risi ma non ce la facetti più e dissi "va bene però non chiamarmi più piccola sono nove anni che mi ci chiami e sono nove anni che ti dico che non voglio" e lui leccandosi il labbro mi rispose "scusa piccola ma nella vita non si può ottenere tutto quello che si vuole".

FANCULO VIN.

Andammo a un parcogiochi vicino il bar e lui si sedette su una panchina e indicandomi le sue gambe mi disse "dai piccola, vieni qua". Andai, senza pensarci due volte, volevo sentire il suo profumo e stare tra le sue grandi braccia.

Non parlammo per due minuti, o forse tre, poi mi chiamò, prese il mio viso tra le sue grandi mani e mi baciò.

Io ricambiai il bacio. Le nostre lingue erano come una danza. Ci staccammo solo per riprendere fiato. Che cosa mi stai combinando Vin? Si riavvicinò e mi ribaciò, questa volta però lo fermai. "E' sbagliato" dissi mettendogli le mani sul petto. Mi guardò confuso, non capiva il mio atteggiamento. Era sbagliato, non potevamo stare insieme, i nostri fratelli erano fidanzati e la differenza d'età tra noi era troppa. Lo lascai lì da solo e scappai via.