XXX. Be Careful

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Il battito del cuore di Pan riecheggiava dentro la testa di Wendy, poggiata al suo petto. Era mai stata così vicina a Peter?

Non riusciva a ricordarlo. A dirla tutta, iniziava a ricordare sempre meno. Londra, la sua famiglia e la sua vita erano un ricordo annebbiato nella sua mente, che lei sembrava non riuscire più a mettere a fuoco. E poco alla volta anche la sua vita sull'Isola iniziava a farsi più lontana, i dettagli difficili da richiamare alla mente, i ricordi sovrapposti e disordinati, senza che fosse in grado di distribuirli lungo un arco temporale.

L'assenza di tempo sull'Isola doveva averla confusa anche più del previsto. E per quanto sull'Isola Che Non C'è il tempo fosse un concetto sconosciuto, lei sapeva che al momento ne avevano ben poco, troppo poco. E che lo stavano sprecando.

Osservò le dita di Peter, strette tra le sue mani. Avrebbe dovuto medicargliele o a breve non sarebbe stato nemmeno in grado di afferrare un qualsiasi oggetto. 

Aveva smesso di porgli domande per cui sapeva di non poter ottenere una risposta.

Pan osservava il profilo del volto di Wendy, la schiena appoggiata al muro dietro al letto e i capelli di lei che gli solleticavano la pelle del collo. Non gli era ancora perfettamente chiaro per quale motivo si fossero fermati, perchè non avessero continuato a baciarsi fino all'eternità.

Ma non poteva chiederglielo senza apparire anche più debole di quello che era.

Felix e gli Sperduti si erano rifiutati di aiutarlo e, in diverse circostanze, non avrebbe avuto alcun problema a costringerli, magari ricattandoli. Ma al momento non era abbastanza forte da poter rischiare.

Non poteva permettersi un'alleanza tra Gladis e gli Sperduti e sapeva che se li avesse provocati avrebbe rischiato proprio quello. Conveniva lasciarli in pace e sperare che cambiassero idea, anche solo perchè stregati dal fascino di una battaglia.

Cosa avrebbe potuto fare solo con Wendy? La ragazzina era forte senza alcun dubbio, era per quello che l'aveva voluta sull'Isola. Ma non sapeva combattere ed in ogni caso sarebbero stati in netta inferiorità numerica. Forse avrebbe potuto cercare l'aiuto di qualche altra creatura dell'Isola.

Ma era improbabile che scegliessero di schierarsi dalla sua parte, contro la regina delle fate. Sarebbe stato più prudente tenere il resto dell'Isola lontano dalla battaglia. Sempre che fosse possibile.

Osservò Wendy sollevarsi a sedere e avvicinare al letto una ciotola piena d'acqua. La ragazzina strinse appena le palpebre, pronunciando qualche parola per lui incomprensibile prima che una sorta di pinzetta le comparisse tra le mani. 

L'Isola stava iniziando a smettere di dare ascolto a Pan e alle sue richieste ma era ancora legata a Wendy e le dava ancora ciò che desiderava. Forse, ora che non c'era lui ad impedirlo, l'Isola le avrebbe potuto dare anche più di quello che Wendy pensava di poter ricevere.

Ma lei avrebbe continuato a desiderare di fare ritorno a casa?

Sussultò, incrociando il suo sguardo concentrato sulle sue dita gonfie da cui stava strappando le schegge di legno.

Probabilmente sì. Anzi, senza dubbio avrebbe voluto tornare a casa. E Pan non era in grado di capire se fosse più la paura di una morte certa ed imminente o la paura di ritrovarsi nuovamente solo, senza di lei, a rendergli così odiosa l'idea del ritorno a casa di Wendy Darling.

Come potevano le cose essere cambiate così in fretta? Come poteva ora provare una così vasta gamma di emozioni e sensazioni, quando fino a poco prima riusciva a percepire solo odio e rabbia nei confronti di lei?

Forse fino ad ora era solo riuscito a tenere quei sentimenti nascosti, perfino a sè stesso.

Wendy lo costrinse ad immergere le mani nell'acqua, lavando via il sangue e lo sporco. Erano ancora gonfie, ma poco alla volta sarebbero tornate alla normalità. 

The Neverland Demon || Peter Pan  #Wattys2017Where stories live. Discover now