XXVI. All Magic Comes With A Price

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*in allegato il trailer di The Neverland Demon, spero vi piaccia!*

Il battito del cuore di Wendy era l'unico rumore udibile nel silenzio della grotta.
L'eco che produceva, infiltrandosi nei cunicoli nascosti della grotta e scontrandosi con le pareti di roccia, gli conferivano un che di innaturale, quasi macabro.

Un sottofondo pressoché silenzioso, udibile solo da un orecchio allenato, accompagnava quel tamburellare nervoso. Era lo sfrigolio delle sbarre bollenti che racchiudevano Wendy e Pan all'interno di due piccole gabbie.

Wendy continuava a percorrere la grotta con lo sguardo, incessantemente, nella speranza di notare qualcosa che la aiutasse ad uscire di lì.
Doveva scappare. Ma come?

Ripensò alle parole della fata, soppesandole una ad una nella sua testa, fino a soffermarsi su di una frase particolarmente significativa.

La fata aveva parlato di una connessione particolare tra lei e Pan. Di un potere, sconosciuto in parte anche allo stesso Pan, proveniente dal marchio che lui le aveva inciso sulla pelle poco dopo il suo arrivo sull'Isola.

Ripensò alle parole di Gladis.
Se opportunamente stimolato.

Forse, se fosse riuscita a trovare questo opportuno stimolo, sarebbe riuscita anche a risvegliare Pan. E assieme avrebbero potuto trovare il modo di uscire di lì.

Per lo meno, era un'alternativa migliore al restarsene seduta con le mani in mano.
Tornò con le dita al marchio, liberando la spalla dai vestiti e osservando la linea dorata brillare sulla sua pelle.

Le sarebbe rimasto per sempre?
Piantò i denti nel labbro inferiore, sfiorandolo con la punta delle dita e sopportando il dolore che quel semplice tocco le provocava.
Spostò lo sguardo su Pan, incrociando le palpebre chiuse sopra i suoi occhi.

Chiuse gli occhi anche lei, applicando una maggiore pressione al marchio.
Cercò di liberare la sua mente da tutte le paure e le preoccupazioni, per quanto le fosse possibile e lasciò che, poco alla volta, la sua mente diventasse così vuota da permetterle di riempirla con qualsiasi altro pensiero.

Era una sensazione strana, come se il suo corpo la stesse lentamente abbandonando e i suoi pensieri, le sue riflessioni, i suoi ricordi le stessero scivolando tra le dita come sabbia fine.

Si concentrò, smettendo di prestare attenzione al battito del suo cuore o a qualsiasi altro rumore, mentre una debole luce sembrava illuminare le sue palpebre dall'interno.

I suoi occhi continuavano a restare ermeticamente sigillati eppure, riusciva a vedere qualcosa comparire davanti a lei. Le ci volle molto più del previsto a mettere a fuoco la sagoma che prendeva forma pian piano davanti ai suoi occhi chiusi. Una figura molto magra, dall'aspetto fragile, messa in ombra dalla luce che brillava alle sue spalle.

Era scalza, le gambe lunghe ed esili, le ginocchia sporche di terra, le braccia sottili che ricadevano lungo i fianchi immobili, il respiro che le faceva sollevare ed abbassare il petto, mentre avanzava nel buio.

Ora sembrava sollevare una mano, allungando il braccio, anch'esso sporco, davanti a lei e spalancando le dita prima racchiuse a pugno, come per invitare Wendy a raggiungerla.

Wendy affondò maggiormente i denti nel labbro inferiore, concentrandosi su quella strana figura, cercando di capire chi fosse e cosa ci facesse nella sua mente.

Vide la sua stessa mano allungarsi per raggiungere quella protesa dell'esile sagoma, senza rendersi conto di essere in movimento. Mentre stringeva le dita sottili della ragazza si rese conto che non erano poi molto diverse dalle sue.

The Neverland Demon || Peter Pan  #Wattys2017Where stories live. Discover now