XI.

46 6 0
                                    

Appena entrata rimasi per qualche minuto senza fiato..

era enorme quella casa e lui ci viveva da solo.
Era arredata in maniere impeccabile, tutto era molto moderno: cucina bianca, un enorme divano grigio e un televisore gigante che a casa mia non sarebbe potuto nemmeno entrare.. ma,c'era qualcosa che non andava. Non c'erano ricordi, foto; tutto era asettico, freddo quasi come un camera di albergo di lusso: bella ma priva del vissuto di una famiglia, una coppia.

"Alyce accomodati pure fai come se fosse casa tua.. tanto a me non importa molto" mi chiari appena posai zaino e giacca all'entrata

"Si..va bene" non sapevo bene cosa dire era tutto surreale, pensai di aver sbagliato ad accettare e che sarebbe stato meglio tornare in camera mia; farmi una doccia e una lunga dormita, ma ormai era troppo tardi.

"Vuoi qualcosa da bere? Ho del gin, rum, scotch.." mi chiese sorridente

"Ma sei impazzito sono le 4 del pomeriggio! Prendo un bicchiere d'acqua,grazie" conclusi mentre lui mi versava la bevanda. Non appena mi girai mi diressi verso la terrazza e la vidi

"O mio dio.. è stupenda!" esclamai entusiasta

"Non sei mai stata in una jacuzzi?" Perplesso domandò

"No.. non ho mica i soldi che mi escono dal cu.. come te!" Risposi senza pensare a cosa fosse appena uscito dalla mia bocca, tanto da maledirmi mentalmente.

"Scusami,puoi ripetere? Da dove mi escono i soldi?" Si avvicinò a me

"Hai capito benissimo, non farmelo ripetere" alzando gli occhi al cielo terminai

"Comunque se vuoi provarla è tutta tua, non fare complimenti" sorridente andò di sopra. Avevo tanta voglia di provarla ma non ne ero molto sicura. Per prima cosa non mi sentivo molto a mio agio con Alex nei dintorni e poi non avevo nemmeno un costume con me! E il bagno nuda non era certo un opzione.

Tornato giù mi domandò "allora sei ancora vestita? Cosa aspetti a tuffarti? Queste sono per te, le appoggio qui" molto gentilmente adagiò delle asciugamano sulla sedia e mi guardò

"Ti ringrazio, ma non ne sono sicura" risposi molto titubante

"Perché?" Continuando "guarda che io sarò di sopra, ho una chiamata di lavoro importante, non la faccio con te, puoi fare quello che ti pare qui, Alyce" concluse in maniera molto rassicurante al che per un attimo non credevo fosse la stessa persona della sera in discoteca o al pub, ma decisi di fidarmi.

"Okay, mi hai convinto lo faccio!" Proseguendo "tu però vai perché se no non mi spoglio" con un accenno di sorriso terminai

"Ai vostri ordini madame!" Si dileguo immediatamente. Ero sola finalmente, decisi di spogliarmi in fretta purtroppo avrei dovuto fare il bagno in reggiseno e mutandine ma ero troppo entusiasta della jacuzzi che non mi importava.

Una volta entrata, mi sedetti e iniziai a rilassarmi per davvero era tutto così calmo e tranquillo che quasi non riuscivo a crederci.. partì poi l'idromassaggio e quasi mi addormentai; passando la mezz'ora più rilassante della mia vita. Una volta finito, uscii e subito presi l'asciugamano e coprendomi bene entrai di nuovo in casa. Notai che Alex era ancora al telefono perché sentivo discutere su delle procedure mediche ma non ci feci troppo caso e andai in bagno; approfittando della libertà concessa mi feci anche una doccia, poi presi il phon e mi diedi una sistemata anche ai capelli. Quando Alex bussò.

"Siamo vivi qui dentro?" Picchiettando sulla porta mi chiese

"Si"risposi ancora molto rilassata, mentre sentivo Alex allontanarsi dalla porta. Poi però capii il guaio che avevo appena combinato, mi maledii imprecando sotto voce cose senza senso. Avevo dimenticato i miei vestiti fuori la terrazza e ovviamente avevo solo un'asciugamano che mi copriva; così decisi di chiedere aiuto ad Alex

"Alex..." iniziai a chiamarlo dal bagno ma non ottenni risposta "Alex.." pensai che forse era in cucina era enorme quel salone come poteva sentirmi. Presi coraggio e decisi di aprire la porta, quando usci in asciugamano lo vidi era davanti alla tv a guardare una partita seduto sul divano "come avrebbe potuto sentirti?" Pensai tra me e me. Poi però guardai le scale e capii che sopra oltre alla sua stanza c'era il guardaroba così decisi di salire, facendo molta attenzione a non farlo voltare.

Una volta su, tirai un sospiro di sollievo e aprii la porta e ovviamente anche il guardaroba era enorme, ma non curandomene, mi ci fiondai dentro chiudendo la porta. Aprii le ante e vidi tutti completi eleganti, un sacco di cravatte per non parlare delle camice.. optai per una di quelle quando però mi allungai per prenderla; la porta si aprì.

"Che cavolo ci fai qui? Per altro in asciugamano!" Con un sorriso malizioso mi chiese

"scusami.. e che.. ho lasciato per sbaglio i vestiti in terrazza, e.." presa dal panico non sapevo nemmeno come terminare la frase

"Tranquilla, mettila pure ma la prossima volta sei pregata di chiedere il permesso per questa stanza" avvicinandosi e alzandomi il viso per far sì che i suoi occhi incontrassero i miei

"Si, hai ragione.. ci tieni molto al tuo guardaroba?" Chiesi indietreggiando da lui perché quella vicinanza mi metteva un po' d'ansia

"Ovvio è la stanza più importante. Le uniche cose che mi importano in questo appartamento sono le macchine in garage e il guardaroba." Molto fiero di se concluse

"Oh.. tipico di un egocentrico" sussurrai a bassa voce alzando gli occhi al cielo

"Ah?" Alex mi chiese

"No niente, mi fai cambiare ora?" Lo avvertii prontamente

"Sai, non mi offendo se lo fai davanti a me" maliziosamente mi rispose

"Nei tuoi sogni! Dai vai via" chiesi con una tranquillità apparante

"Okay ti aspetto giù, ordino qualcosa da mangiare" con un occhiolino terminò, prima di uscire.

**
"Ho ordinato del sushi; spero ti piaccia" mi chiari appena scesi le scale. Sentivo i suoi occhi su di me, ero imbarazzata, avevo una sua camicia addosso e le gambe scoperte così decisi di fiondarmi subito sul divano.

"Si certo" con un accenno di sorriso domandai "per che ora sarà qui?"

"Purtroppo non prima delle 20:30, quindi tra un ora.." rispose guardando l'orologio

Annuii ma senza continuare il discorso presi il telecomando e iniziai a guardare la tv purtroppo ero stanchissima.. e come dubitarne dopo aver pulito un laboratorio ed essermi rilassata così tanto in quella jacuzzi gli occhi non riuscivano a stare aperti. Così, pur non volendo mi addormentai.

**
Quando mi risvegliai capii che non ero più sul suo divano, ma sul suo letto matrimoniale e lui era proprio accanto a me che dormiva beato. Nel panico più totale guardai la sveglia sul comodino erano l' 1:20 di notte

"cazzo e ora come ci torno al dormitorio?" Sussurrai alzandomi lentamente dal letto.

IN YOUR EYESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora