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Settembre.
Finalmente si inizia una nuova esperienza, erano terminate da poco le vacanze estive ma avevo una gran voglia di iniziare l'università per fare nuove amicizie e studiare quello che mi appassionava più di ogni altra cosa; medicina. Mi ero iscritta infatti alla facoltà di medicina di Harvard e avevo studiato tutta l'estate per entrarci ma alla fine ce l'avevo fatta e ancora mi sembrava vero.

Mancavano solo poche ore alla partenza decisi quindi di mettere le ultime cose in valigia e scendere giù ad abbracciare mia madre e mio fratello Jeremy a cui ero molto legata.
Mentre mio padre mi avrebbe accompagnata all'aeroporto.

"Alyce fatti abbracciare promettimi che mi chiamerai tutti i giorni e verrai a trovarci, non sparire" quasi commossa mia madre mi abbraccio

"Dai mamma non stressarla sta andando all'università mica in missione.." Jeremy sempre molto affettuoso mi salutò e dopo due secondi si riavvicinò all'orecchio per non farsi sentire da nostra madre "divertiti e cerca di non tornare incinta"

"Tu stai male, meglio se mamma ti porta da un dottore, idiota" si non eravamo molto dolci ma ci amavamo a modo nostro come d'altronde tutti i fratelli.

"Alyce ho sistemato tutto dovremmo andare o perderai l'aereo" mi avverti mio padre dalla macchina, così gli feci un altro segno con la mano prima di chiudere la portiera e salire in auto.

Arrivata all'aeroporto salutai anche mio padre e mi diressi al gate mentre mi controllavano le valigie senti un ragazzo discutere con l'hostess proprio davanti a me

"Senta come le devo spiegare che se me lo toglie io non vivo più? È un profumo può rimettermelo nella valigia e farmi passare?"
Continuava ad avercela per un profumo,pensai questo è matto.

L'hostess continuando gli spiego " non posso farglielo passare la sua valigia supera i liquidi consentiti o lo toglie o lo da a qualcuno"
Lui si voltò e senza pensarci due volte lo chiese a me "ciao so che non ci conosciamo ma potresti tenermi il profumo è un Dolce e Gabbana e non vorrei lasciarlo qui"

Lo guardai e perplessa gli risposi "si dallo pure a me non ci sono problemi"

Salimmo sull'aereo e con mia grande gioia constatai che eravamo seduti vicino, mi avrebbe di sicuro parlato fino alla fine del viaggio e io non amavo fare conversazione ero una ragazza silenziosa e un po' timida soprattutto con chi non conoscevo.

Così decisi di mettere le cuffiette ma nemmeno il tempo di premere play che lo sconosciuto me le tolse e mi guardò.

"Che maleducato non mi sono presentato prima, sono Jake e tu sei?"
"Sono Alyce" risposi fredda
"Alyce scusami ancora per l'inconveniente di prima ma non potevo lasciare il mio profumo preferito qui, come avrei fatto poi ad Harvard.."

"Harvard?" Domandai curiosa
"Si mi sono iscritto a medicina"
"O dio che coincidenza anche io mi sono iscritta li" rimasi stupita avevo già trovato qualcuno con cui condivedere la mia esperienza li e devo dire che a parte la sua fissa per i profumi non era male.

"Spero mi aiuterai a trovare anche qualche bel manzo tutto per me.." continuò
E capì subito che era gay e che amava stare al centro dell'attenzione, tutto il mio opposto ovviamente.

".. ti aiuterò ma a patto che studieremo e penseremo solo a laurearci, io non voglio distrazioni." Risposi seria

"allora non dovevi iscriverti in una delle università dove c'è ogni sera una festa" continuo jake

"Andiamo bene.." termina sarcastica.

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