Capitolo 121

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Nel letto , totalmente nuda, Stefania trovò una ragazzina sconosciuta.

Poteva essere una sua alunna di non più di 18 anni e si mostrava con tutte le sue grazie in bella mostra,con lunghi capelli neri corvino,ondulati sparsi sullo stesso cuscino dove lei aveva dormito quella notte, avvinghiata allo stesso uomo per il quale quella ragazzina si mostrava come Dio l'aveva creata.

Mille e più emozioni attraversarono il corpo formoso di Stefania.

Stupore: per l'inattesa presenza in quella camera. Vergogna: per come quella ''donna'' si stava svendendo pur di accaparrarsi l'attenzione di un uomo, del suo uomo. Rabbia: per la facilità con la quale una sconosciuta si era intrufolata nella camera di un cantante famoso, alla faccia della privacy dell'albergo a cinque stelle. Gelosia: nell'immaginare Piero al posto suo. Sarebbe stato capace il suo uomo di restare impassibile dinnanzi a quel corpo che sio mostrava giovane, sfacciato e senza veli.

La colorazione della pelle di Stefania, da bianca con cui normalmente si mostrava, divenne ancora più bianca, quasi cerea fino a diventare rossa cremisi. Il cuore, che inizialmente aveva perso svariati battiti quasi fino a fermarsi, ora batteva all'impazzata , più forte di un tamburo battente. Gli occhi vennero attraversati da un velo lucido, preludio di lacrime che volevano uscire con prepotenza dando sfogo a ciò che provava in quel momento. 

Mentre Stefania razionalizzava quanto le si era parato dinnanzi, pensando che si trattasse di un incubo ad occhi aperti; la ragazza si rese conto che davanti a se non aveva il bel tenore narese, come aveva immaginato, sperato, sognato , ma si trovava una donna sconosciuta la cui espressione rabbiosa la intimoriva parecchio. 

Con un gesto automatico ma del tutto inutile si coprì con una mano la sua intimità, totalmente libera da qualsiasi peluria , una depilazione che Piero non avrebbe affatto gradito, si ritrovò a pensare Stefania in un attimo di analisi critica e con l'altra mano i suoi seni, piccoli e per nulla apprezzabili dal narese che invece era abituato alla terza abbondante della sua donna meridionale.

-'forse c'è stato un errore di stanza'- vomitò veloce la ragazzina con un inglese stentato e tentando di recuperare il lenzuolo per coprirsi meglio dallo sguardo di Stefania che sputava fuoco.

Stefania, spinta dalla gelosia, aveva analizzato criticamente quel corpo sdraiato sul suo letto trovandone tutti i difetti possibili e immaginabili.  Ridestata dalla voce starnazzante di quella ragazza, puntò l'attenzione finalmente sul suo viso e una frustata le arrivò dritta sulla schiena.

Quel viso lo aveva già visto da qualche parte ma non ricordava ne quando ne dove, tentò velocemente di fare mente locale vagliando tutte le possibili ipotesi che andavano dai concerti dei suoi cantanti preferiti vissuti in giro per l'Italia a gite fuori porta che l'avevano portata in ogni dove, ma nulla. Non riusciva a ricordare dove avesse mai potuto vedere quel viso sconosciuto eppure familiare. 

Il silenzio di Stefania fu usato dalla sgradita ospite per scivolare lungo il letto e recuperare i vestiti sapientemente piegati e appoggiati su una sedia.

Stefania, ancora totalmente incredula e persa a rovistare nei meandri della sua memoria, seguì con sguardo distratto i movimenti dela ragazza che, vestitasi velocemente, le rivolse un sorriso stentanto prima di incamminarsi verso la porta, passando di fianco a Stefania.

Fu quel sorriso imbarazzato ad illuminarla, rendendo tutto molto più chiaro.

-'tu sei Melania o Maria o come cazzo ti chiami'- le disse bloccandola per un braccio -'e no, non c'è stato alcun errore di stanza'- affermò con certezza -'tu volevi portarti a letto Piero'

La ragazza sorrise senza sapere chi si trovava di fronte, in maniera irriverente, credendo di  aver appena ricevuto un complimento o aver vinto chissà quale premio.

-'volevo rendere la sua permanenza semplicemente più piacevole'- corresse con un sorriso malizioso che nulla lasciava all'immaginazione.

Stefania stava per rispondere quando le squillò il cellulare. Era Piero.

Da buona donna del Sud, gelosa e possessiva, avrebbe voluto prendere quella mocciosetta per i capelli e strapparle via quel sorriso a suon di schiaffi chiarendo che c'era già lei a rendere più piacevole la permanenza al suo uomo ma la privacy tanto voluta e la fiducia che nutriva in Piero le impedirono di attuare questo suo desiderio di vendetta.

SI prese un lungo sospiro lasciando andare il braccio della ragazzina che lasciò quella camera in cerca forse della camera giusta, occupata dal narese, e decise di rispondere alla chiamata.

''amore mio bellissimo'' - la salutò un raggiante Piero, inconsapevole di quanto appena accaduto nella sua camera d'albergo.

''ciao''- rispose Stefania, ancora troppo scossa.

''non stai bene? dove stai? necessiti di aiuto? ti raggiungo''- parlò a raffica Piero , preoccupato dal tono usato dalla sua donna.

''sto nella tua camera d'albergo e ho appena trovato una ragazzina totalmente nuda sul nostro letto''- spiegò con voce flebile e lo sguardo che vagava sul letto dove era rimasta la forma della ragazzina, il lenzuolo stroppicciato e una fascia per capelli, sicuramente dimenticata da quella folle.

Piero deglutì tentando di ristabilire una salivazione totalmente azzerata da quella spiegazione.  Non gli era difficile credere a quelle parole, altre volte in passato , sia lui che i suoi colleghi , si erano ritrovati spettatori di spettacoli simili e non poche volte avevano approfittato di quelle sorprese per scaricare la tensione e lo stress dei tour. 

Ma stavolta era diverso, stavolta era innamorato, stavolta la sua donna era al suo fianco a supportarlo, stavolta era stata la sua donna a ritrovarsi quella scena davanti agli occhi.

''scusami'' - vomitò velocemente senza capirne neanche il perchè e maledicendosi in mille lingue per quanto era appena accaduto, nonostante non dipendesse da lui. 

Quelle scuse e quel tono mortificato, fecero montare in Stefania un certo disagio. 

Perchè Piero si scusava? Non aveva certo messo lui quella ragazzina nuda sul letto? 

Razionalmente Stefania non aveva mai dubitato del suo uomo, ne quando era tornata Marilena a Naro ne quando pensava alle decine di ragazzine e donne che gli sbavavano dietro. Eppure quella parola, associata all'immagine vista appena varcata la sogna della camera fecero ribollire il sangue di Stefania in un attimo davvero brevissimo.

Ho cercato di aggiornare quanto prima possibile!

Quanto mi volete bene??

Perchè mai Piero si scusa? Perchè Stefania si arrabbia dinnanzi a quelle scuse?

Grazie di tutto, un abbraccio.

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