Capitolo 77

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A quella richiesta Piero mise da parte la curiosità nata dall'affermazione della preside e si concentrò sulla strada da percorrere per arrivare presto  a casa.

Stefania fu la prima a varcare la porta di casa, Piero si concesse il tempo di appoggiare a terra la borsa della donna prima di catturarle il braccio per farla voltare e incastrarla tra la porta e il suo corpo.

-'ricordo di una tua voglia'- le disse Piero ad un soffio dalle labbra di Stefania che annuì sorridendo.

Il tenore si lanciò su quelle volute rosa, fu da subito un bacio passionale. La lingua di lui picchiettò sulla bocca della donna per ottenere il permesso ed entrarvi mischiando così i sapori.

Mentre le lingue erano impegnate a rincorrersi, le mani di Piero avevano preso vita propria.

Smaniose , stavano percorrendo il corpo di Stefania liberandola dall'ingombrante cappotto e dalla calda sciarpa.

-'la cena Piè'- disse lei staccandosi dalle labbra del tenore.

-'dopo'- rispose brevemente lui continuando a liberare il corpo della donna dai vestiti che aveva indossato quella mattina e facendola restare, in breve tempo, unicamente con il completino intimo.

Stefania, dal canto suo, riuscì a liberare Piero unicamente del giubbino. Lo zelo del narese nel denudarla non le permetteva di compiere altri gesti.

-'faccio io'- impose lui spogliandosi velocemente mentre stuzzicava le labbra di Stefania con piccoli e passionali morsetti aumentando la passione di amarsi.

In pochi minuti entrambi si ritrovarono totalmente nudi ; senza premurarsi neppure di arrivare in camera da letto, Piero recuperò una protezione dal suo portafogli, la indossò sotto lo sguardo lussurioso della donna per poi prenderla in braccio permettendole di legare le gambe al bacino e penetrarla.

Ci vollero poche e rudi spinte prima di giungere all'apice del piacere gemendo i loro nomi.

Affannati, sudati e soddisfatti, Piero mise a terra Stefania. Lei si dovette aggrappare all'uomo , colta da un improvviso capogiro.

-'come stai?'- le chiese con affanno.

Un sorriso fu la sola risposta che ottenne.

-'ne avevo una voglia pazza, Stefà'- confidò poi Piero rendendosi conto di aver letteralmente assalito la sua donna pur di possederla -'ti volevo da stamattina e ancor di più quando mi hai detto che avevi voglia di baciarmi'-

-'è stato bellissimo'- si complimentò lei accarezzandogli il viso, libero dagli occhiali -'veloce ma bellissimo'- 

-'mi mancavano le sveltine con te, amore mio'- spiegò Piero mentre si guardava in giro per recuperare le mutandine di entrambi -'anche se ora hanno un sapore diverso da quelle che ci concedevamo in passato'- continuò sottolineando il sentimento che ora lo legava a quella donna.

-'doccia insieme e poi mi aiuti in cucina?'- propose lei abbracciando di spalle Piero che si era chinato per recuperare il reggiseno della donna.

Una proposta accettata molto volentieri dal tenore che impiegò il tempo della doccia per bearsi ancora di quel corpo. SI ritrovarono dopo una scarsa mezz'oretta in cucina a preparare la cena.

 Stefania ordinava e Piero eseguiva.

-'Ignazio sarà contento di questi  piatti'- riflettè mentre appallottolava la carne per le polpette di melenzane.

-'ah si?'- domandò Stefania mentre imbronciava le labbra.

Un gesto che faceva ogni volta che si concentrava su qualcosa. Piero si incantò ad ammirarla. Le si avvicinò senza farsene accorgere. SI chinò di lato e le lasciò un tenerissimo bacio a stampo.

-'sei bellissima quando ti concentri'- le disse per giustificare quel bacio improvviso -'e comunque si, Ignazio è una buona forchetta sempre, sopratutto con i piatti del sud e  in particolare con la cucina tipica napoletana.'- spiegò intanto che riprendeva ad appallottolare quel pezzo di carne.

-'spero piaccia pure a tuo fratello'- si lasciò sfuggire la donna guardando Piero di sottecchi, mandandolo in confusione.

Trascorsero intensi secondi a scrutarsi; quando Stefania finalmente comprese la confusione del tenore, gli spiegò tutto ,senza concedersi il minimo respiro.

-' se faccio colpo su tuo fratello, lui lo dirà a tua mamma e tua mamma mi accetterà al tuo fianco'-

Una doccia gelida in pieno inverno avrebbe lasciato meno segni in Piero.  Immobile, con la polpetta tra le mani, fissava Stefania tentando di dare un senso alla frase appena ascoltata.

Stefania voleva piacere a Franz. 

Stefania voleva piacere a Franz perchè lui poi lo avrebbe detto alla mamma.

Stefania voleva piacere a Franz perchè lui lo avrebbe detto alla mamma e la mamma avrebbe accettato Stefania al suo fianco.

Quella piccola nana acida quindi voleva stare con Piero al punto da conoscere, un giorno, la sua famiglia. Credeva allora in un rapporto insieme per davvero.

Senza più preoccuparsi di quell'ammasso informe di carne che aveva tra le mani, la lanciò distrattamente sul tavolo e si avventò su Stefania stampandole mille baci sul viso.

-'tu sei unica amore mio bellissimo'- disse intervallando ogni parola con un bacio -'piacerai a mamma, piacerai anche a papà. A Mariagrazia piaci già e stiamo apposto .Poi piacerai anche ai nonni'- elencava Piero prendendola in braccio e volteggiando con lei che rideva serena e spensierata.

-'giù Piero, dai. A preparare la cena!'- impose con voce leggera.

Il tenore eseguì gli ordini in modo parziale, la mise giù ma non la liberò dalla morsa.

-'mi hai reso felice. Tu mi rendi sempre felice'- 

-'non ti ho detto che settimana prossima scendiamo a Naro per conoscere la famiglia Barone al gran completo'- ci tenne a specificare lei -' ma che '- provò a spiegare Stefania smorzando l'entusiasmo di Piero ma l'uomo non glielo permise e la interruppe.

-'non mi importa quando scenderemo a Naro per conoscere la famiglia'- le disse con sguardo serio -'può essere domani, tra un mese, tra un anno; ma il fatto che tu abbia preso in considerazione l'idea, questo mi rende felice e mi fa innamorare ancora di più di te'- spiegò sorridendo -'capisco che a me ci tieni, che tutto questo'-disse facendo segno alla cucina sporca -'è perchè anche tu ci credi in noi, nella nostra relazione, nella nostra coppia'- concluse guardando gli occhi lucidi di Stefania che annuì per dare conferma alle parole del narese.

Con questa nuova consapevolezza, ripresero a cucinare.

Grazie di cuore.

Un abbraccio.

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