Capitolo 93

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Usciti dal Parco, Piero venne avvisato dalla sua donna della passeggiata sul lungomare prima di ritirarsi in albergo. Il tenore decise così di impiegare quel tempo per chiamare la mamma e il fratello.

''Pieruzzo beddo'' - lo salutò affettuosametne la mamma-''come stai?''- chiese preoccupata nel saperlo a Napoli all'insaputa di Stefania .

Piero sorrise a quella domanda e con poche parole spiegò ogni cosa alla mamma: del viaggio, delle prime due giornate, di come Stefania l'aveva scoperto, della discussione e del chiarimento, ovviamente omettendo i dettagli più spiacevoli della discussione e quelli più passionali del chiarimento. 

''te lo avevo detto di dirglielo''- lo rimproverò la donna -''non puoi sempre imporre la tua volontà. Non funziona così in una coppia, Pierù'' - spiegò ammorbidendosi 

''Non voglio imporre la mia volontà ma semplicemente non riesco ora a staccarmi da lei''-spiegò il narese per l'ennesima volta. 

Proprio non riusciva a capacitarsi sul perchè nessuno capiva ciò che lui provava per quella donna, nessuno riusciva a comprendere la motivazione profonda che lo aveva spinto a fare tutto questo. Non era un volersi imporre, non era una mancanza di fiducia, non era un voler controllare Stefania. Era amore, di quello che tanto decantava nelle sue canzoni; quell'amore che ti fa stare notti intere sveglio ad osservarla mentre dorme; di quello che fa sorridere come un cretino senza un motivo apparente ma solo perchè ripensi al suo sorriso; quell'amore che ti chiude lo stomaco saziandoti di lei, dei suoi abbracci, delle sue carezze, delle sue attenzioni; quell'amore che ti risveglia i sensi con un sorriso languido o uno sguardo sensuale; quell'amore che ti fa sentire appagato anche solo abbracciandola , figurarsi a gemere i propri nomi mentre ci si ama carnalmente.

''Piero ti ci dovrai abituare a starle lontano''- lo fece riflettere la mamma pensando al tour che tra qualche mese lo avrebbe portato in viaggio per mezzo mondo.

''ci penserò a tempo debito''- le rispose chiudendo quel discorso , chiedendo della famiglia per poi staccare la chiamata senza accennare al desiderio di Stefania di scendere a Naro; gliene avrebbe parlato in un altro momento.

Sorte simile toccò con il fratello: stesso racconto da parte di Piero, stesso rimprovero di Franz, stessa spiegazione del tenore. 

''Sei proprio andato, bro''- aggiunse beffardo Francesco .

''totalmente''- confermò Piero sorridendo.

Piero stava raccontando ciò che aveva visto in questi giorni quando si sentì chiamare da alcune ragazzine.

-'porca buttana'- esclamò  in siciliano stretto .

''Piè cos'è successo??''- domandò preoccupato Francesco dall'esclamazione del fratello.

''delle fan mi hanno riconosciuto e stanno venendo da me''- spiegò con tono incerto.

''e quindi?''- domandò confuso Franz senza capirci granchè.

''sono alunne  di Stefania''- spiegò sintetico e a denti stretti facendo finalmente capire al fratello il perchè di quella sua agitazione -''ti lascio , bro''- lo salutò frettolosamente mentre Francesco si fece promettere di essere aggiornato.

-'Ciao Piero'- salutò  una  delle due ragazze ricevendo in cambio un sorriso stentato da parte del narese.

-'che ci fai a Napoli ?'- chiese poi con gli occhi emozionati mentre gli si lanciava addosso per salutarlo affettuosamente, troppo affettuosamente, pensò Stefania che da lontano osservava tutta la scena.

-'un pò di relax'- rispose breve ed enigmatico con un filo di tensione nella voce.

-'possiamo farci una foto?'- domandò la stessa ragazza a differenza dell'altra che si limitava ad osservarlo di sottecchi.

-'certo'- si mostrò disponibile l'uomo intanto che allungava lo sguardo per vedere dove fosse la sua donna e per carpirne un' eventuale incazzatura.

Quella foto in realtà ne divennero quattro, una semplicemente abbracciata, un'altra dove lei concedeva un bacio sulla guancia al narese, un'altra dov'era il narese a baciarle la guancia e un'ultima dove entrambi facevano una smorfia.

-'Patrì dobbiamo andare altrimenti la prof. si incazza'- la richiamò l'altra ragazza, quella più timida, agli occhi di Piero, quella che non aveva chiesto neppure una foto, quella che si era limitata ad un imbarazzato sorriso.

A quella frase , un'idea balenò nella mente del narese.

-'qui con la scuola?'- domandò  fingendosi curioso delle sue fan.

-'si si'- rispose  distrattamente Patrizia mentre osservava le foto fatte con Piero.

-'anche a voi piace Napoli?'- domandò di nuovo tentando di creare un minimo di dialogo con le ragazze.

-'più che altro piace alla nostra insegnante di economia'- spiegò la timida intanto che smuoveva l'amica per tornare dalla classe.

-'dev'essere un'intenditrice questa professoressa per avervi portato in una delle città più belle del mondo'- continuò il narese orgoglioso della sua donna.

-'è napoletana, ecco perchè ci ha portato qui'- spiegò scocciata Patrizia.

-'comunque è bellissima Napoli e siamo contenti di stare qua'- aggiunse l'amica imbarazzata mentre prendeva sottobraccio l'amica.

-'e tu niente foto?'- domandò Piero rivolgendosi a quest'ultima.

-'non volevo disturbarti'- spiegò abbassando lo sguardo.

Un gesto e una risposta che intenerì il tenore.

-'non disturbi, dai vieni'- le disse allargando il braccio -'come ti chiami?'- le chiese sorridendo.

-'Chiara'- rispose con un filo di voce e rossa in viso mentre si staccò dall'amica porgendole il cellulare per la foto e avvicinandosi all'uomo.

Dopo la foto si salutarono con due bacini sulle guance.

-'buona gita ragazze e complimentatevi con la vostra insegnate per l'eccellente scelta fatta'- disse il narese sorridendo.

A quelle parole, Patrizia gli si avvicinò poggiando una mano sulle spalle.

-'se sei da solo potresti venire con noi e complimentarti personalmente con lei'- propose con tono civettuolo la ragazzina pur di allungare il tempo in compagnia di quel ragazzo attraente, famoso e ricco.

Piero si lasciò andare ad una sua tipica risata gutturale, la sua tattica aveva fatto centro.

-'perchè no! Magari mi faccio consigliare qualche luogo da visitare'- rispose mentre con le due ragazzine si avvicinava ad una Stefania totalmente basita.

-'Stefà mi devi dire qualcosa?'- le chiese intanto Marta vedendo le due alunne avvicinarsi con Piero e incrociando lo sguardo smarrito della collega.

Era tempo per Stefania di dire tutto.

-'è un cantante, fa parte del Il Volo' -spiegò sintetica e pallida in viso.

Il suo peggior incubo si stava avverando.

-'capisco'- rispose incerta e confusa Marta -'perchè lo nascondi?'- domandò poi diretta, troppo diretta.

-'mi sono innamorata della meravigliosa persona che è, non mi importa se è un cantante, non mi interessa farmi pubblicità anzi, più nascosta è la nostra storia meglio sto'- chiarì deglutendo e permettendo finalmente alla collega di capire il perchè nessuno sapesse di loro due.

-'facciamo finta di non conoscerlo'- propose Marta ricordando il disagio di Stefania quando scoprì la presenza di Piero a Napoli, capendo il profondo significato delle sue parole, sostenendo la sua motivazione.

La gita si fa sempre più interessante, vero?

Grazie di tutto.

Un abbraccio.

PS: prometto di rispondere a breve ai vostri meravigliosi commenti.



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