Capitolo 30

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  Colui che è geloso non è mai geloso di ciò che vede; ciò che immagina è sufficiente.
(Jacinto Benavente)  

Intanto Stefania tentò di godersi la serata che il suo ragazzo aveva organizzato per festeggiare il loro meseversario. Al ristorante nessuno dei due fece più riferimento a quella bottiglia di vino offerta; giunti da Stefania, si concessero all'amore più carnale. 

La donna giaceva tra le braccia di Bruno dopo essersi staccati, lui la teneva stretta a se rilasciandole tenere carezze sulla schiena nuda intanto che recuperavano fiato .

-'era l'amico tuo che venne l'altro giorno a notte fonda, vero?'- domandò di punto in bianco l'uomo ricordando quell'interruzione notturna, il modo veloce con cui Stefania lo aveva mandato via e la tensione della donna nel rifiutare quell'omaggio.

Stefania ebbe un colpo al cuore. Non aveva mai parlato di Piero con Bruno e sperava di non doverlo fare ora.

-'si'- rispose fredda e seccata, sperando di far capire a Bruno la sua resistenza su quell'argomento. 

Purtroppo per lei, Bruno non si mostrava altrettanto perspicace o semplicemente era geloso di quell'uomo, senza capirne il perchè.

-'perchè arrivò a casa a notte fonda? e perchè quella bottiglia stasera?'- domandò diretto scostando Stefania dalle sue carezze per poterla guardare in viso.

Scottata da quelle domande così dirette e disagiata dalla verità che nascondevano, Stefania si concesse un lungo sospiro prima di impelagarsi in una risposta non troppo veritiera che mettesse a tacere la curiosità del suo uomo.

-'era  appena tornato dalla Sicilia e , non sapendo che sono fidanzata, voleva trascorrere qualche ora a parlare un pò. Della bottiglia non so, credo come segno di affetto'- spiegò tentando di crederci lei per prima a quella risposta -'ma ora lasciamo perdere gli altri '- concluse lanciandosi tra le braccia del suo uomo per dimenticare Piero e i suoi tentativi di abbordaggio, per sentirsi amata da Bruno, semplicemente per mettere a tacere quel brusio che il narese aveva provocato nel suo cuore.

Poco convinto dalla risposta di Stefania e certo di aver già visto Piero in qualche altra occasione, Bruno spulciò il profilo instagram di Stefania controllando i followers e i seguiti e fu così che dette un nome a quel volto riconoscendo in esso il cantante del famoso trio di cui Stefania aveva non pochi cd. Sempre più incuriosito , recuperò il cellulare della donna per sbirciarne il contenuto. Sapeva di scorrettezza quell'atteggiamento soprattutto nei confronti di Stefania che si era sempre mostrata leale e rispettosa ma c'era un tarlo, piccolo ma insistente, che gli rosicava le pareti del cuore. 

C'erano troppe stranezze in quel rapporto. 

L'aver raggiunto casa di Stefania a notte fonda implicava una certa confidenza, sintomo di una profonda amicizia. Allora perchè in quei mesi Stefania non aveva mai fatto parola di questo amico con lui? E se davvero esisteva questa grande amicizia, perchè non accettare quell'omaggio?Anche la scelta di quel vino rappresentava una conoscenza approfondita della donna, allora perchè rifiutarla mentendo di non bere vino?

E mentre si arrovellava in quelle domande senza mai venirne a capo, si ritrovò a sbirciare nella galleria delle foto trovando foto di loro due al mare con altre persone, foto di loro due sul divano a mangiare sushi, foto di loro due a tavola a consumare una colazione con il solito broncio mattutino di lei, foto di loro due sdraiati a letto con lui a petto nudo. Ma a dare il colpo di grazia erano i sorrisi che la sua donna aveva in queste foto: assolutamente nulla a che vedere con quelli che gli aveva rivolto in quei mesi. I sorrisi di quelle foto erano spensierati, spontanei, profondi, da invidia nei confronti di chi glieli procurava, in particolare di quell'amico strano.

Perso nei sui pensieri, provò a conciliare il sonno senza riuscirci.

La mattina dopo, fu lui il primo ad alzarsi dal letto per preparare la colazione. 

-'che buon profumo'- si palesò la donna  entrando in cucina con un tenerissimo sorriso stampato in viso.

E anche in quel momento si soffermò su quella curva che le labbra della donna avevano assunto dando la conferma, laddove ce ne fosse bisogno, che non era  paragonabile a quello delle foto.

-'ho fatto il caffè'- rispose con freddezza turbando Stefania.

-'non hai dormito bene??'-domandò lei avvicinandosi fino a cingergli i fianchi.

Un contatto dal quale si scostò prima di prendere finalmente il discorso che si era preparato quella notte.

-'La prossima volta che vediamo Piero , potremmo chiedergli un autografo'- ironizzò lui bloccando Stefania che mai si sarebbe aspettata che Bruno avesse capito la vera identità del narese -'mi meraviglio che non ti sia mai fatta autografare uno solo dei suoi cd vista l'enorme amicizia che vi lega'- continuò incurante del volto sbigottito della donna -'potremmo invitarlo a cena una di queste sere'- propose infine.

Stefania deglutì per ristabilire la salivazione che aveva perso.

-'non credo sia il caso'- disse flebilmente

-'eppure avevo capito che eravate amici'- indagò assottigliando lo sguardo

-'lo siamo'- rispose lei per non tradirsi -'ma sta con il fratello e gli amici e molto probabilmente anche con la sua donna. Che senso ha disturbarlo?'- chiese accampando la prima scusa che le venisse in testa 

-'potremmo invitare anche lei, due amici come voi dovrebbero conoscere le persone con le quali vi frequentate'- continuò lui meschino, pur di metterla alle strette e farsi confessare ciò che lui aveva intuito.

-'magari ne riparliamo'- chiuse il discorso Stefania tracannando il caffè preparatogli da Bruno ma senza consumare il solito latte e biscotti. 

Quell'uscita di Bruno le aveva chiuso lo stomaco a doppia mandata.

-'vado a prepararmi'- esordì uscendo infastidita dalla cucina

-'è presto, non credi'- la bloccò Bruno con un braccio facendola voltare.

Stefania, che in quel momento non riconosceva più l'uomo del quale si stava innamorando, rivolse il suo sguardo prima al suo braccio bloccato da Bruno e poi agli occhi scuri dell'uomo

-'devo fare delle fotocopie per un compito in classe, devo avviarmi prima'- 

E con questa scusa, Stefania lasciò Bruno per andarsi a preparare e rifugiarsi a scuola, l'unico luogo che in quel momento la faceva sentire protetta.

Mentre si incamminava a passo spedito verso il ragioneria, ripensò a Bruno. Alle domande di ieri e alle proposte di oggi e si rese conto di non aver affatto messo a tacere la sua curiosità.

Bruno intuisce che tra Piero e Stefania ci sia stato qualcosa di più di ciò che Stefania sta dicendo. RIuscirà a scoprirlo o sarà più brava Stefania nel far tacere quell'insana curiosità?

Grazie di cuore.

Un abbraccio

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