Capitolo 12

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Si concessero l'uno all'altra senza inibizioni, senza tabù, senza remore. 

Era soltanto la seconda volta che si univano mischiando i loro umori e i loro odori eppure lei aveva capito che a Piero piaceva stare sopra e dominarla così come lui aveva imparato che i seni, per Stefania, erano la sua zona erogena per eccellenza.  

Era la seconda volta che le loro intimità si incastravano l'una nell'altra eppure avevano già scoperto il ritmo giusto che permetteva di andare a tempo, facendo scontrare i loro bacini in una danza antica quanto moderna.

Era la seconda volta che si donarono l'una all'altro e viceversa eppure avevano già imparato a dare la giusta importanza ai preliminari, fondamentali per desiderarsi, per appagarsi, per unirsi.

Si unirono più volte quella sera senza mai stancarsi, senza mai annoiarsi. Alle prime luci dell'alba, raggiunsero di nuovo l'apice del piacere. Il viso di Stefania si distese in un sorriso di benessere che Piero aveva imparato a conoscere mentre lui si lasciò cadere sull'altro lato del letto con un leggero affanno.

-'con te neppure gli esercizi di respirazione son di aiuto'- ironizzò lui mentre osservava il soffitto.

-'sei una schiappa , Barone'- lo canzonò lei intanto che copriva le nudità di entrambi con il lenzuolo ormai stropicciato.

-'non la pensavi così quando hai urlato il mio nome, preda del piacere che ti stavo donando'- la riprese lui con tono malizioso

Stefania rise di gusto ripensando alle ottime prestazioni che il tenore le aveva concesso quella notte.

Dopo qualche minuto di silenzio durante i quali ognuno si riprese dal normale stordimento post coito, Piero attirò il corpo di Stefania su di se per ingabbiarlo in un abbraccio che la donna ricambiò con dolcezza.

-'perchè sei qui a Naro?'- chiese diretto il tenore.

Voleva saperne di più di quella donna e decise di approfittare di quel momento di intima tenerezza per soddisfare la sua curiosità.

-'per vacanza, te l'ho detto'- rispose lei invasa da un leggero disagio.

Piero intuì che non avrebbe ricavato grandi notizie e preferì essere schietto. Forse troppo.

-'so che dovevi restare per pochi giorni per poi allungare la tua vacanza a tutto il mese'- vomitò d'un fiato il tenore rafforzando la presa sul fianco della donna mentre il suo corpo si irrigidiva fino a spostarsi da quello caldo e muscoloso di Piero.

-'che fai? Mi spii?'- chiese lei con acidità mettendo altri centimetri di distanza dal narese che, contrariato da quella distanza, tentò di afferrare le braccia di Stefania per riportarla sul suo petto, senza riuscirci.

-'mi incuriosisci'- tentò di spiegare Piero alzandosi dal letto per avvicinarsi a Stefania che intanto si era alzata dal letto in cerca di una maglia da indossare per coprirsi.

-'puoi anche andartene ora'- sputò innervosita recuperando una  maglia

-'non volevo farti arrabbiare'- ritentò lui bloccandola 

-'non sono arrabbiata ma ora vattene'- ripetè senza alzare gli occhi

-'perdonami'- si scusò con voce seria -' Voglio conoscerti. Voglio capirti. Voglio aiutarti' - le disse mentre con un dito alzò il viso della donna fino ad incrociare i suoi occhi lucidi.

-'non ho bisogno di te'- sentenziò lei spostando lo sguardo e allontanandosi da Piero, dalla sua curiosità, dalle sue scuse, dalle sue braccia.

-'non volevo rovinare questa bella serata'- provò a scusarsi ancora il tenore prima di essere interrotto da Stefania

-'non ficcare il naso in affari che non sono i tuoì e vedrai che non rovinerai nulla'- 

Un sorriso amaro si dipinse sul viso del narese: provava per quella donna un inspiegabile senso di protezione e conoscere la sua storia poteva  permettergli di aiutarla ma la testardaggine e il silenzio di Stefania rappresentavano un muro troppo duro e troppo alto da abbattere. 

Proteggerla era ciò che più desiderava in quel momento ma dovette rinunciare a quel suo desiderio pur di starle accanto e godere della sua presenza, del suo corpo, della sua bravura a letto.

Per l'ennesima volta, Piero allungò le sue braccia e l'attirò a se.

-'andiamo a dormire,è già l'alba e ci siamo stancati parecchio'- impose con un tono dolcemente autoritario.

Stefania si lasciò andare a quel tono dolce e a quella braccia protettive facendosi condurre a letto dove trovò posto sul petto del tenore, pronti ad abbandonarsi a Morfeo.

-'non voglio storie serie e non voglio raccontarti di me' - esordì di punto in bianco lei volendo chiarire ancora una volta la sua posizione per evitare altri spiacevoli equivoci che potessero rovinare quella strana sintonia di letto creata con Piero.

-'e non vuoi che ti baci sulle labbra'- aggiunse lui  ironico per poi continuare senza dare modo a Stefania di completare il suo pensiero -'ma non voglio fare a meno di te fino a quando potrò averti accanto'

-'potresti avere altre donne meno complicate e più aperte al dialogo'- fece notare Stefania sorpresa da quella confessione.

-'non mi sono mai piaciute le conquiste semplici' 

-'io sarei una conquista?'-

-'la più straordinaria della mia estate'- aggiunse Piero con tono leggero stringendo il corpo di Stefania -'neppure io cerco storie serie al momento ma l'intesa a letto che ho trovato con te fin da subito, non l'ho trovata in altre donne. E credimi che ne ho avute non poche. E poi è strano da speigare'- continuò il narese incrociando lo sguardo della donna -'ma mi incuriosisci e non perchè voglia farmi i fatti tuoi ma perchè sento che hai bisogno di protezione. Mi fai tenerezza'- concluse Piero senza saper dare seguito a ciò che provava.

Stefania, colpita dalle parole di Piero , distolse il suo sguardo lucido da quello profondo del tenore stringendosi a lui e baciandogli il petto.

-'oltre che mi attizzi, eh!'- aggiunse il narese lasciandosi andare ad una profonda risata gutturale che riuscì a spazzare via l'imbarazzo del momento.

Si addormentarono l'una stretta tra le braccia dell'altro.

Il mattino seguente fu Stefania ad alzarsi per prima e a preparare la colazione mentre ascoltava la radio. Piero la ritrovò che sculettava ai fornelli mentre preparava dei pancake.

-'ed io che mi aspettavo di ritrovarti a letto, pronta per un 'buongiorno' tutto nostro!'- le disse appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate e un sorriso malizioso stampato in viso.

Piero prova a scavare oltre la corazza che mostra Stefania ma senza grandi risultati!

Grazie di cuore,di tutto.

Un abbraccio

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