Capitolo 37

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[Klemen]

Non posso crederci...non credo più a nulla ormai, quello che mi hanno raccontato è al limite dell'impossibile Vale:"noi stiamo partendo..." mi giro in direzione della voce per puntare il mio sguardo sulla ragazza che con dal suo arrivo non riesco a togliermi dalla mente, non so cosa dire...mi sento così male per le parole che le ho detto, sono stato uno stupido, un ingenuo ma non voglio perderla Klemen:"vale mi dispiace..." la sua attenzione viene spostata immediatamente al pavimento pur di non incontrare i miei occhi Klemen:"io non potevo sapere che..." Vale:"sono venuta solo per avvertirti, non voglio nessuna spiegazione..." Klemen:"mi stai lasciando?" la mia voce si incrina al solo pensiero Vale:"io..." Klemen:"ti prego non farlo...ho sbagliato ma posso rimediare" vale:"non c'è più tempo" Klemen:"ce ne sarà fino a quando mi amerai..." il rapido movimento della mano che va ad asciugare l'unica lacrima sfuggita al suo controllo mi fa riacquistare fiducia, mi avvicino a lei per incorniciarle il viso con le mani Klemen:"io ti ho amato ogni singolo momento passato insieme a te...da quando mi hai parlato in mia lingua, quando siamo andati a museo di cioccolato, primo appuntamento sulle mura e quando sei venuta dai miei genitori per farti valere...ti amo anche adesso, più di quanto tu possa immaginare" vale:"perché hai difeso la tua ex psicopatica allora?" scuoto la testa sconsolato Klemen:"avevo paura di giudizio di mia famiglia...ma ora ho capito che non è importante se non ci sei tu vicino a me, perdonami" ci sta pensando, respira piano e chiude gli occhi Klemen:"ti prego...l'idea che tu possa partire senza avermi prima perdonato mi uccide, ho paura di perderti...ho paura di non averti mai avuta" sono quelle le parole che fanno cambiare il suo sguardo, una scintilla le illumina lo sguardo Vale:"come puoi pensare una cosa simile dopo tutto quello che abbiamo passato?" Klemen:"tu non vuoi più parlare con me e mi rispondi male e..." Vale:"la tua ragazza vuole sterminare le mie migliori amiche dopo che tu l'hai difesa a spada tratta, cosa ti aspettavi che facessi?" Klemen:"quindi...sei ancora mia ragazza?" si morde il labbro facendo una smorfia Vale:"sembra che io non riesca a farne a meno..." sorrido senza nemmeno pensarci e la trascino nel mio abbraccio Klemen:"scusa scusa scusa scusa scusa scusa..." Vale:"puoi anche smetterla di dirlo sai?" Klemen:"ok...allora cambio battuta, ti amo...e stai attenta con quella pazza in libertà" vale:"oh amore...dovresti aver capito che quella stronzetta ha le ore contate ormai" le dono un piccolo bacio prima di vederla uscire dalla porta e, almeno temporaneamente, dalla mia vita.

[Giannelli]

Il suono dell'elicottero è ormai vicino, rimangono pochi minuti e la tensione non mi fa quasi respirare...tutte le scena di quando ero bambino si susseguono davanti ai miei occhi solo che questa volta so perfettamente cosa sta accadendo Marti:"è il momento dei saluti..." Simo:"lo sai?...ho sempre pensato che se quel giorno mi avessi almeno detto ciao tutto il dolore sarebbe stato più sopportabile...adesso so che non è così" Marti:"già...ma adesso sai che farò tutto ciò che è in mio potere per tornare da te" Simo:"spero che questo basti..." Marti:"basterà..." avvicina le sue labbra alle mie suggellando in tutto con un bacio Marti:"mi mancherai tanto..." Simo:"sono sempre con te...te lo prometto" le sue amiche fanno irruzione nella stanza Fra:"mi dispiace tanto ragazzi ma è ora di andare..." la guardo per  un'ultima volta prima di sedermi sul letto...non passano cinque minuti prima di vedere Pippo correre per il corridoio, raggiungo la porta per vedere meglio, sta aprendo tutte le stanze Simo:"che stai facendo?!" Pippo:"Russel è scomparso!" oh no...non dirmi che quel deficiente...Pippo:"non c'è tempo per pensare, si fa come hai detto tu!" come? Ma io...Teo:"ragazzi, abbiamo preparato le auto, siete pronti?" bene, ho la netta sensazione di non avere più possibilità di scelta, partiamo.

[Jasmine]

Sentiamo distintamente il suono dell'elicottero, il logo dell'organizzazione si impone ai nostri occhi confermandoci che sono arrivati i nostri sostituti, ci ritroviamo tutte nella sala principale con alcuni dei ragazzi che ci guardano sconsolati, guardo Fabio appoggiato ad una colonna che mi sorride mestamente tenendo lo sguardo fisso su di me Ila:"abbiamo individuato uno dei pulmini...non dovrebbe essere complicato prenderne il possesso" Jas:"sono pronta a distruggere il localizzatore non appena avremo superato il perimetro della proprietà..." sembra essere tutto pronto, tutto tranne noi, si fa avanti Bira, il capitano della nazionale e colui che dovrà mantenere la calma tra i suoi compagni una volta che saremo partite Bira:"in bocca lupo ragazze e grazie per tutto quello che avete fatto per noi" Fra:"siamo noi a dovervi ringraziare...addio ragazzi" due parole che ci spezzano il cuore ma che andavano dette per darci la forza di andare avanti, loro si disperdono nella casa mentre noi passiamo dalla porta sul retro, sentiamo i comandi che gli agenti stanno imponendo ai ragazzi, gli spiegano come stanno le cose anche se loro già lo sanno e li intimano di rimanere nella saletta mentre loro ci cercano per la casa...peccato che in quell'esatto momento noi sgattaioliamo fuori e corriamo verso il pullman X:"Le vedo! Correte dobbiamo prenderle!" ci fiondiamo dentro il mezzo atterrando l'autista e buttandolo fuori, Marti si mette al suo posto e in un momento ci fa partire a tutta velocità verso il cancello che inizia a chiudersi lentamente Vale:"non ce la faremo mai!" Fra stacca il pannello di vetro sul tetto ed esce con mezzo busto Jas:"che diavolo stai facendo?!"  lancia la prima cosa che trova verso i microchip bloccando per un le ante giusto in tempo, per fortuna ci alleniamo sulla mira! Appena uscite inizio ad armeggiare con i fili al di sotto del volante trovando il piccolo aggeggio che permette all'organizzazione di conoscere ogni nostro spostamento disattivandolo all'istante...ci siamo riuscite, siamo fuggite! Ci sediamo sfinite mente Eli cerca di hackerare i computer presenti a bordo per trovare la posizione di Rebi, ora dobbiamo andare a recuperarla...guardo le mie compagne, lo sconforto è dipinto su ognuno dei nostri volti, ci siamo appena lasciate alle spalle la nostra famiglia, si perché non saprei come altro definire quei meravigliosi ragazzi...Eli:"ci sono riuscita! Ed è molto più vicino di quanto pensiate...domani potremmo già essere arrivate" almeno questo è un sollievo, passa le indicazioni a Marti che all'improvviso fa una curva stretta facendo scivolare degli strumenti in fondo al corridoio contro la parete X:"ahi!!!" ci giriamo tutte di scatto caute e pronte a gettare fuori dal finestrino chiunque sia...vado avanti io e tolgo il telone che li copriva svelando...tutte:"RUSSELL??" lui assume un'espressione colpevole Aaron:"ciao" Jas:"che diavolo ci fai qui?!" mi sento un po' colpevole di questo essendo uno della mia squadra Aaron:"io...vuole venire con voi" Jas:"oh mio Dio!! Tu sei pazzo! Hai idea di cosa hai fatto??" Aaron:"vuole solo ritrovare Rebecca" nascondo il viso tra le mani mentre fra prende in mano la situazione Fra:"ti rendi conto che potresti morire vero?" il pallavolista sbianca mentre io cerco ancora una soluzione nella mia mente Fra:"sei almeno da solo vero?" nessuna risposta Fra:"vero?!" ancora nulla...oh no dimmi che non è vero Fra:"Russel te lo chiederò una sola volta e se non risponderai ti farò  rimpiangere di essere venuto...HAI FATTO QUESTA PAZZIA DA SOLO VERO?" Russell:"ho visto ragazzi salire in macchina quando noi partiti..." questo sì che è un problema...salgo nel pannello dove prima fra aveva bloccato il cancello e guardo attentamente dietro di noi, nessuna anima viva Jas:"dobbiamo tornare indietro" Eli:"ma non possiamo...ci stanno alle calcagna" guardo le altre, sono combattute, non è una scelta facile Fra:"ha ragione lei..." Vale:"ma..." Fra:"sono i nostri ragazzi quelli là fuori! Potrebbe succedergli di tutto..." ora vedo determinazione nei nostri occhi, è così che ci voglio! Jas:"Aaron hai con te il telefono?" lo tira fuori dalla tasca Jas:"chiama i tuoi soci e dagli queste coordinate" li facciamo arrivare in un bosco fuori Trento dove saremo coperti per un po di tempo, fatto questo gli prendo il telefono e lo butto fuori dal pulmino Aaron:"ma che...sei pazza?!" Jas:"telefono uguale segnale radio uguale localizzazione. Tranquillo lo faremo anche con i telefoni dei tuoi compari" ridiamo tutte insieme prima di raggiungere Marti Fra:"fai inversione, torniamo indietro" spero solo che non si siano già cacciati nei guai.

[Buti]

Teo:"voi sapete dove siamo?" Buti:"ci siamo persi?!" Teo:"ehi! Non è colpa mia se la ragazza di Simo va come una pazza in macchina!" Gian:"stava scappando da gente che le vuole rinchiudere, si chiama istinto di sopravvivenza!" Teo:"bravo e allora tira fuori il tuo di istinto e trovala!" Luca:"ragazzi non litigate non serve a nulla..." siamo noi quattro in macchina e stiamo guidando tutta la fila di auto. Le abbiamo perse poco dopo essere usciti di casa e per lo scarso orientamento di Teo siamo riusciti persino a far perdere le nostre tracce agli altri agenti. Continuiamo per quella strada prima di uscire dalla città, ci arriva una chiamata che mettiamo in vivavoce Jenia:"noi persi vero?" la voce del libero esce dall'auto parlante Teo:"é...possibile" Jenia:"quindi che si fa?" prima di poter pensare ad una qualsiasi soluzione mi vibra il telefono...Buti:"è Aaron!! Accostate qui" fermiamo le macchine vicino alla strada, rispondo alla chiamata *Buti:"Russel stai bene?!" Aaron:"si sono con ragazze..." Buti:"quello l'avevano intuito...COME TI È SALTATO IN TESTA SEI IMPAZZITO?" mi guardano tutti un po' basiti, metto una mano sulla cornetta Buti:"che volete? Sono preoccupato" in fondo sono il suo capitano dovrei tenerlo sott'occhio Aaron:"sto bene...dovete andare qui..." mi dà delle coordinate che Teo inserisce nel navigatore Buti:"stiamo arrivando"* chiudo la telefonata con una nuova speranza, improvvisamente ritroviamo spirito Luca:"sapete una cosa?" ci giriamo a guardare Vetto che guarda fuori dal finestrino con uno strano sorriso Luca:"...saranno incazzate, molto incazzate" non so perché ma quel pensiero ci fa sorridere, forse solo per il semplice fatto che le rivedremo Gian:"ci staccheranno la testa a morsi..." Teo:"dopo aver visto quello di cui sono capaci la possibilità di averle contro mi fa rabbrividire" ora ridiamo proprio, l'atmosfera è più leggera anche se la preoccupazione è ancora tanta. Ci fermiamo in questo spiazzo immerso nel verde e aspettiamo Pippo:"oh! Come mai ci siamo fermati qui?" gli spieghiamo a grandi linee come sono andate le cose e rimaniamo quasi immobili in attesa di vedere un pulmino che conosciamo bene sbucare dal nulla, quasi non respiriamo dall'emozione, non le vediamo da qualche minuto ma questo non sembra bastare...si ferma davanti a noi che continuiamo a rimanere immobili, di fronte a noi ci sono le sette ragazze più infuriate che abbia mai visto.

Our double lifeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon