Capitolo 24

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  [Buti]

Eccoci qua, aspetto Jas impaziente, non riesco a fare a meno di andare continuamente avanti e indietro per il giardino...vorrei davvero risentire quella scintilla dell'altra sera ma dovrò stare bene attento a Fabio. Non sono stupido e l'ho capito subito che gli piace, direi che si capisce dallo sguardo da assassino che gli prende quando è vicino a me, non mi farò intimidire, può anche scordarselo Fabio:"hai intenzione di uscire?" eh ti pareva...mi giro sorridente verso il libero appoggiato alla porta Buti:"non solo esco, mi divertirò davvero tanto" primo colpo a segno, si sposta dalla porta per venirmi sotto al naso Fabio:"strano, perché a quanto mi risulta non fai divertire una ragazza da molto tempo" che figlio di...ok, stiamo calmi, io sono una persona matura e non ho intenzione di cedere a simili provocazioni Buti:"non hai niente di meglio da fare che stare qui a infastidirmi?" Fabio:"sei tu qui che stai perdendo il tuo tempo...non hai speranze" mi scappa una risata liberatoria, punto il mio sguardo davanti a me Buti:"perché? Con chi mi devo confrontare? Non vedo nessuno qui" Fabio:"wow, non pensavo tu avessi senso dell'umorismo, di solito le fai dormire le persone" Buti:"in questo momento vedo una persona che non dormirà stanne certo" guardo verso le scale dove Jasmine sta scendendo sorridente...se è lei che avrò alla fine qualche offesa da Fanuli non mi può certo spaventare, le prendo la mano e mi giro verso Fabio che ha assistito alla scena immobile Buti:"buona giornata Faro" non mi risponde nemmeno, si limita a rientrare in casa sbattendo la porta Jas:"cosa vi siete detti?" Buti:"nulla di importante...andiamo?" saliamo sulla mia auto e ci avviamo verso la nostra meta Jas:"allora, dove mi porti?" Buti:"è una sorpresa!" Jas:"eddai!! Nemmeno un aiutino??" È troppo adorabile per non cedere di fronte ai suoi occhioni imploranti Buti:"è un po' più freddo del gelato" mi guarda più perplessa di prima Jas:"ci sono un sacco di cose più fredde del gelato! C'è la granita, il ghiacciolo, il ghiaccio..." fa un elenco infinito che si conclude mentre parcheggio Jas:"...e il ghiaccio, mi hai portato a pattinare?!" ha lo stesso entusiasmo di un bambino in un negozio di caramelle, è così bella...Buti:"se non ti piace possiamo andare da un altra parte eh" non faccio in tempo a finire la frase che è già scesa dalla macchina. Entriamo nel palazzetto e noleggiamo i pattini Buti:"sei capace?" Jas:"scherzi? Sono la campionessa!" le ultime parole famose, appena appoggiate le lame sul ghiaccio vola con il culo per terra, mi piego in due dalle risate prima di raggiungerla Buti:"fammi indovinare...questa è una mossa studiata vero?" l'aiuto a rialzarsi facendola aggrappare a me Jas:"bene, visto che parli tanto perché non provi tu?" si appoggia alla ringhiera facendomi segno di proseguire, mi stacco dalla barriera e faccio un giro completo, non sono bravissimo ma almeno rimango in piedi...torno da lei che nel frattempo ha messo il broncio Jas:"ok...sei più bravo tu lo ammetto" le tendo la mano sorridente Jas:"Emm...non credo che sia una buona idea" Buti:"non ti preoccupare, ti tengo io non cadrai te lo prometto" prende coraggio e si attacca a me, dopo qualche giro è già capace di rimanere in piedi da sola, è un'ottima allieva. Quando ci stanchiamo usciamo dalla pista e ci prendiamo un tè caldo al bar, c'è parecchia gente quindi dobbiamo stringerci su un divanetto Jas:"è sempre stato il mio sogno pattinare sul ghiaccio..." Buti:"perché non fai un corso? Magari un giorno diventerai famosa e sarai tu a dover insegnare a me" il suo sguardo si rabbuia un po' Jas:"non credo che sia possibile..." non capisco il motivo, in un attimo però torna la Jas di prima allegra e spensierata Jas:"è stato bellissimo...grazie Simo" mi dà un bacio sulla guancia per poi continuare a sorseggiare il suo tè. Torniamo a casa, non vorrei che la giornata fosse già finita ma per ora dovrò accontentarmi Jas:"grazie ancora...per tutto" si gira verso lo sportello, non voglio che scenda, non voglio lasciarla andare via così Buti:"Jas aspetta!" si rigira verso di me curiosa, mi avvicino in un lampo incollando le sue labbra alle mie, mi aspetto che si tiri indietro da un momento all'altro ma non accade, le sue mani si infilano tra i miei capelli mentre io approfondisco il bacio facendo incontrare anche le nostre lingue...quando finisce il bacio abbiamo il fiatone e mi sorride lasciandomene un altro sull'angolo della bocca Jas:"il giusto finale per una giornata speciale" rientriamo insieme a casa abbracciati, questa uscita è andata ben oltre le mie aspettative.


[Francesca]
Mi asciugo le lacrime mentre scendo le scale alla velocità della luce...le rivelazioni di Teo mi hanno sconvolto, mio padre era sulle mie stesse tracce e magari prima o poi mi ritroverò faccia a faccia con chi l'ha ucciso, sicuramente non mi tirerò indietro, mio padre ha iniziato e io devo finire. Non credevo che provasse certi sentimenti per me, questo complica notevolmente le cose in primis perché non so a cosa pensare, devo capire se la sua confessione ha smosso qualcosa...esco dalla porta e vedo Luca intento a recuperare una palla sul tetto della rimessa in giardino insieme a Totò Fra:"come ci è arrivato qua sopra?" Totò:"grazie alle mie fantastiche doti da calciatore ovvio" Fra:"qualcosa mi dice che è un bene che vi siate dati alla pallavolo" Luca lo fa scendere dalle sue spalle ridendo Luca:"non riusciamo a raggiungerla è troppo in alto" controllo il posto dove si è incastrata, vicino c'è un albero che con i rami lo raggiunge Fra:"ci penso io ragazzi" mi guardano straniti e anche un po' diffidenti a dire la verità Luca:"amore vorremmo evitare che ti rompessi la testa" Fra:"oh ma come ci sentiamo divertenti" gli passo vicino rendendogli la borsa Fra:"reggi questa e guarda come si fa" mi avvicino all'albero arrampicandomi con leggiadria fino in cima sotto gli sguardi attoniti di Vetto e Totò, appoggio il piede agli assi del tetto e gli lancio la palla prima di scendere e raggiungerli con un sorrisetto compiaciuto, non mi sono nemmeno sporcata il vestito Totò:"come diavolo ci sei riuscita?" Fra:"Emm...ma dai sarà capitato anche a voi di arrampicarvi sugli alberi da piccoli!" Luca:"si...ma non così" recupero la borsa sistemandomi la gonna Fra:"vorrà dire che ho una dote nascosta" prendo per mano Luca e lo trascino via prima che mi siano poste altre domande Fra:"allora...dove andiamo?" Luca:"riuscirò a stupirti anche questa volta" Fra:"mmm interessante...guarda che ho aspettative alte ora" Luca:"verranno ripagate tutte vedrai" ci muoviamo per le strade di Modena mano nella mano, cerca di farmi vedere quali sono le bellezze della città e, nonostante io le conosca già tutte, apprezzo davvero il gesto...arriviamo ad un enorme parco appena fuori dal centro Luca:"bene, metti questa" mi mostra una fascia per coprire gli occhi Fra:"dovrò barcollare di nuovo nel buio?" Luca:"certo che no...ci sono io che ti guido e tu dovrai solo fidarti" passo la fascia a Luca che me la lega intorno agli occhi, passano ancora alcuni minuti prima che le sue mani lascino le mie Luca:"ok...mi hai chiesto un posto dove tu possa aprirti senza aver mille occhi puntati e inoltre sono quasi del tutto certo che sia un posto che gradirai quindi..." slega il nodo dietro la mia nuca, sbatto qualche volta le palpebre per abituare i miei occhi di nuovo alla luce, tutto intorno a me si apre la visione dello stadio Braglia di Modena, è sempre stato uno dei miei sogni entrare in uno di questi posti quando è completamente vuoto...al di fuori senti i rumori della città che si muovono intorno a te che sei immersa in un mondo lontano anni luce Fra:"lo sai...ora inizi a preoccuparmi" mi siedo esattamente al centro del campo di gioco picchiettando l'erba appena tagliata vicino a me facendomi raggiungere dal l'opposto Luca:"perché ti preoccupo?" distolgo lo sguardo dalle tribune dove si legge il nome della città per indirizzarlo a Luca Fra:"perché tu stai abbattendo uno a uno tutti i miei muri...e non pensavo che questo fosse possibile" Luca:"questo ti spaventa?" Fra:"no...non mi spavento tanto facilmente, mi destabilizza" gli sorrido spostandomi nel suo abbraccio, appoggio il viso sul suo petto sospirando lentamente Luca:"questo vuol dire che ti ho stupito di nuovo?" ridacchio facendomi scaldare dalle sue braccia Fra:"vuoi un applauso?" Luca:"lo gradirei in effetti" Fra:"come fai a sapere che amo questi posti?" Luca:"be...ti ho sentito parlare con Totò una volta ed eri particolarmente informata e poi quando in televisione c'è qualche partita il tuo sguardo cambia, si rilassa...poi durante gli allenamenti ti capita di palleggiare..." lo guardo sbalordita, come ha fatto a notare questi dettagli? Luca:"pensavi di essere l'unica a giocare alla spia?" dopo questa affermazione non posso fare a meno di ridergli in faccia, non posso fare altrimenti Fra:"chi ti ha insegnato a farlo?" mi rendo conto subito della stupidità della mia domanda...io so perfettamente chi è stato, la stessa persona che ha consolato Teo, la stessa che lo ha insegnato a me...Luca:"una delle persone più in gamba che ho conosciuto in vita mia. Ci faceva tipo da guardia del corpo credo ma ha fatto molto di più per noi...lui mi capiva, sapeva di cosa parlavo quando mi chiedeva i miei interessi ed è stato lui a farmi capire come sfruttare il mio essere così chiuso...quando non parli molto diventi un buon osservatore mi diceva...ed è così" mi sembra di vederlo mentre glielo dice, il suo viso sicuro che scopre come sei fatto davvero...mi ricordo quando da piccola rimanevo delusa per un fallimento ma poi grazie a lui si trasformava tutto in un eterno insegnamento...guardo Luca che mi scruta con attenzione, non riesco più a tenermi tutto dentro, non posso tenergli nascosta una cosa simile, io lo amo e deve sapere a cosa va incontro Fra:"Luca...quell'uomo era mio padre"

Our double lifeWhere stories live. Discover now