Capitolo 27

75 5 0
                                    

[Luca]

Ascolto con attenzione le parole della ragazza di fronte a me rimanendo senza parole, questa non me l'aspettavo proprio, è riuscita a lasciarmi di stucco un'altra volta Luca:"non capisco...come è possibile? Come fai a esserne certa?" Fra:"aspetta aspetta...ci sono cose che sono un po' complicate da spiegare, devi promettermi che ascolterai quello che ho da dirti senza interrompermi, alla fine se vorrai potrai andartene" questa sua introduzione mi terrorizza, qualunque cosa voglia dirmi è troppo importante per essere ignorato, che sia pronta a farmi vedere la sua vera essenza? Il vero quesito è sarò pronto ad accettarlo? Mi avvicino a lei in modo da essere seduti sull'erba occhi negli occhi, le mie mani sulle sue gambe e la tensione che mi logora Fra:"il motivo per cui sono qui è molto diverso da quello che pensi...non sono una ragazza prodigio e non provengo da una scuola per geni, la mia vita non è basata sull'intelligenza ma sull'astuzia" quindi ha mentito, ha mentito su tutto Fra:"io ho una missione da svolgere, la stessa che avrebbe dovuto portare a termine mio padre..." aspetta un secondo Luca:"non è riuscito a farlo? Quindi adesso è tornato a casa da te?" Il suo sguardo si indurisce lasciandosi sfuggire una lacrima solitaria, come se la sua realtà andasse ben oltre ciò che posso accettare Fra:"Luca...il mio lavoro prevede solo due possibilità o porti a termine il lavoro e vivi o non lo fai e muori...non si torna semplicemente a casa" sembra che il cuore possa uscirmi dal petto da un momento all'altro, tutto questo non è possibile, mi sta prendendo in giro... Fra:"non è uno scherzo nel caso te lo stessi chiedendo...niente nella mia vita è uno scherzo, hai detto che mio padre è l'uomo più in gamba che tu abbia mai conosciuto, be io lo odio perché mi ha lasciato da sola proprio quando avevo più bisogno di lui, veniamo da un mondo spietato e..." abbassa lo sguardo sospirando, ho paura di quello che potrebbe dirmi Fra:"...e non posso portarti con me" mi manca la terra sotto i piedi e non so cosa dire o fare, quello che mi ha confessato è molto più di quello che posso sopportare, la mia mente si rifiuta di rielaborare quello che ha appena sentito Luca:"quindi tu sei una...una spia?" Fra:"un'aspirante spia, abbiamo un esame finale da superare" scuoto la testa mentre diverse emozioni si accavallano nella mia mente, sono sconvolto, spaventato, incredulo...ma più di ogni altra cosa sono deluso, non posso credere che abbia tralasciato di dirmi una cosa così importante Luca:"quale sarebbe la vostra missione?" Fra:"questo non posso proprio dirtelo..." con queste parole il nervosismo raggiunge livelli mai toccati prima Luca:"stai scherzando vero?! Ti rendi conto di quello che mi hai appena raccontato? Ho appena scoperto che la mia ragazza ha un'identità segreta e non vuoi dirmi perché ti trovi qui??" la guardo furente mentre lei abbassa lo sguardo Fra:"mi dispiace...avrei dovuto tenermi alla larga da situazioni di questo genere e invece ora..." Luca:"cosa vuol dire che non mi puoi portare con te?" mi manca il fiato a farle quella domanda, non può finire tutto così, si alza lasciandomi in mezzo al campo Fra:"quando tra una settimana arriveremo alla coppa Italia a Milano e voi avrete giocato la finale ce ne torneremo da dove siamo venute" Luca:"non potete farlo! Non ve lo permetteremo..." Fra:"non siete voi a decidere Luca!" Luca:"non puoi scomparire nel nulla non è possibile, vi troveremo in un qualche modo" si gira verso l'uscita senza degnarmi di uno sguardo Fra:"vi stancherete di farlo prima o poi...far sparire le tracce è il nostro mestiere" la vedo sparire nell'ombra delle tribune, appena realizzo quello che mi ha detto corro fuori per trovarla ma di lei nemmeno l'ombra. Torno alla casa silenzioso, non saluto i ragazzi ed evito qualsiasi tipo di iniziativa dal torneo di calcetto alla passeggiata per il centro, mi chiudo in camera lanciandomi sul letto e premendo un cuscino sul viso per trattenere quell'urlo che probabilmente mi farebbe stare anche meglio, cerco di riordinare i pensieri quando sento bussare alla porta Luca:"lasciatemi in pace" X:"devo parlare con te è urgente" non posso evitare questa conversazione in eterno.

[Ilaria]

Ho passato tutta la colazione a girare il cucchiaino nel caffè senza poi berlo per davvero, guardo Pippo che evita in ogni modo il mio sguardo e la cosa non mi piace nemmeno un po', sono io qui che dovrei ignorarlo e non il contrario. Mi alzo dalla sedia uscendo a grandi passi dalla stanza, non c'è nemmeno bisogno di dire che poco dopo sento dei passi seguirmi e raggiungermi a ridosso delle scale Pippo:"stavi scherzando ieri vero?" Ila:"non so di cosa tu stia parlando" Pippo:"di Anzani...non è possibile che venga fino a Trento solo per vederti" incredibile come ad ogni parola che esce dalla sua bocca la mia ira verso di lui aumenti in modo esponenziale Ila:"questo vuol dire che c'è qualcuno a questo pianeta a cui interessi davvero di me" lancio queste parole come fossero pugnali e mi avvio giù per le scale seguita dallo schiacciatore  Ila:"fossi in te mi preoccuperei più del tuo appuntamento che del mio non credi?" sento il suo respiro farsi più pesante segno che è in difficoltà, ora voglio vedere come ne esce Pippo:"tu sai che non è così!" mi fermo guardandolo negli occhi Ila:"no! Io non lo so perché nessuno me lo dimostra evidentemente" sta per rispondermi quando la voce di Simo invade la rampa delle scale, un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra mentre corro giù e mi butto tra le braccia di quello che penso sia uno dei miei migliori amici Pippo:"ciao Simone" santo cielo ma posso avere un po' di tregua da tutto questo? Anza:"ciao! Allora...come va?" Pippo:"potrebbe andare decisamente meglio" lui mi guarda perplesso e ne capisco il motivo, anche io stento a capire cosa voglia dire ora questo comportamento Ila:"bene, allora noi andiamo" Anza:"buona giornata!" Ila:"la nostra lo sarà sicuramente" colpito e affondato, così impara a mentirmi. Esco con Simo che mi racconta un po' di lui, della sua famiglia, la pallavolo...è affascinante ascoltare la storia delle altre persone Anza:"allora...problemi in paradiso?" lo guardo senza capire Anza:"tra te e Lanza...sembra che ci sia qualche tensione" sbuffo rumorosamente sedendomi su una panchina in centro Trento Ila:"è tutto sua la colpa!!" Anza:"ah di questo non né dubito ma mi chiedevo cosa ti avesse spinto a farmi venire fino a qui" Ila:"non volevo stare da sola oggi.." Anza:"mmm mmm e poi..." mi osserva in attesa che vada avanti perché lui lo sa che c'è altro Ila:"non mi dispiace farlo ingelosire un po'" si mette a ridere battendo le mani Anza:"ora sì che ci siamo! Credo che tu ci sia riuscita in ogni caso..." lo spero davvero Ila:"cosa credi stia facendo ora?" all'improvviso alza lo sguardo spalancando la bocca Ila:"che c'è?" seguo il suo sguardo e mi unisco al suo sgomento, è appena sbucato Pippo da un negozio di abbigliamento a braccetto con una ragazza verso cui provo un'istantanea antipatia...lei sorride e si stringe a lui che in compenso non sembra sereno, ben gli sta...quando si accorge della nostra presenza diventa rosso in viso, un misto di imbarazzo e irritazione credo, mi giro dalla parte opposta sbuffando Anza:"non per peggiorare la situazione ma stanno venendo da noi" Ila:"cosa? No, dobbiamo andar-" Anza:"ciao ragazzi!" mi giro verso la coppia, lei mi sorride mentre lui non si esprime Ila:"ciao..." la ragazza picchia dentro a Lanza Pippo:"Emm, lei è Alessia...è..." Ale:"la sua ragazza!" vogliamo vedere se ti vuole ancora quando avrai il naso nel cranio? mentre Anza si presenta Pippo mi tira da parte Ila:"no no no non dire nulla, non lo voglio sentire! Sei un...un..." Pippo:"non riesci a insultarmi vero?" Ila:"non so quale parolaccia è meglio, ma tanto noi adesso ce ne andiamo" Pippo:"ah no non ci pensare nemmeno, rimarrete con noi tutto il tempo, dove posso tenervi bene in vista" Ila:"a che ti serve?! Hai una ragazza di cui occuparti no?" Pippo:"è la secondo penitenza...prendere o lasciare" pesto i piedi a terra ila:"ti odio profondamente" fa un sorriso vittorioso prima di tornare dagli altri due, vedrai cosa ti combino questa sera.

Our double lifeWhere stories live. Discover now