Capitolo 5

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[Elisa]

Facciamo solo due turni prima di entrare a Macerata, è una città bellissima e l'atmosfera è molto simile a quella di casa mia...be, quella che era casa mia almeno, prima di partire e abbandonare tutti. Appena scese ci sgranchiamo un po' le gambe e il mister ci chiede come è stato il viaggio Vale:"riposante direi..." quando si allontana la guardo storto Eli:"nuovo senso dell'umorismo?" Vale:"dobbiamo fingere no? Tanto vale farlo bene..." il ragazzo Sloveno le scarica la valigia e gliela porta Vale:"oh, grazie...non dovevi, potevo farlo da sola" Klemen:"sì ma...volevo dare aiuto" lei diventa tutta rossa allora decido di lasciarli un po' soli...mi avvicino al pullman dove ormai è rimasta solo la mia valigia e un'altra, sono tutte esattamente identiche e questo potrebbe essere un problema se non fosse per i nomi cuciti sopra, un ragazzo di statura leggermente inferiore alla media raccoglie la mia ma quando vede il suo interno me la porge X:"credo che questi sono tuoi vestiti...non credo che gonna mi sta bene" rido per quella battuta un po' impacciata e prendo la mia valigia Eli:"grazie..." X:"già dimenticata di me?" so di essermi già presentata ma per imparare tutti i visi e i nomi ci vorrà del tempo, mi ricordo che lui si occupa della ricezione e che dovrebbe essere francese ma il nome... X:"io sono Jenia...cognome per ora te lo risparmio" rido di nuovo, è davvero divertente Eli:"scusami tanto Jenia! Prometto che lo imparerò" J:"anche tu sai sloveno?" trattengo le risate al ricordo della scena ma scuoto la testa Eli:"io so solo l'italiano mi dispiace" J:"be allora...posso insegnare te francese...se vuoi" arrossisce nel dirlo e io trovo che sia davvero carino Eli:"mi piacerebbe molto..." si avviano tutti verso la stessa direzione Eli:"scusa ma dove stiamo andando?" Mi guarda come se avessi qualche rotella fuori posto J:"a casa" Eli:"stiamo tutti nella stessa casa?"annuisce deciso proseguendo per la sua strada...come è possibile che esista un posto che possa contenere tutta questa...ok, mi rimangio tutto, questo posto è incredibile! Sembra di essere in uno di quei villaggi turistici che vedi sui volantini, tante mini case sorgono nello spazio davanti a noi circondato da una lunghissima ringhiera, c'è proprio tutto...persino la piscina! J:"so che sono belo ma così mi consumi" nemmeno mi ero accorta del francese che mi si era parato davanti J:"bello eh?!" Eli:"spettacolare davvero..." ma i miei pensieri sono altri...chiunque volesse potrebbe entrare qui dentro senza particolari sforzi, persino dei ragazzini che volessero scavalcare la ringhiera, vale mi raggiunge e dalla sua pressione sembra che stia pensando la stessa cosa Eli:"Emm...ci puoi scusare un minuto?" mi allontano da Jenia con vale per spostarci dove non possano sentirci Eli:"questo posto è enorme, come facciamo a controllarlo tutto?" Vale:"io ho un'idea..." Tira fuori dalle borse dei piccoli cubetti su cui lampeggia una luce intermittente rossa Vale:" queste sono mini telecamere ne istalliamo alcune nei maggiori punti di accesso così da poterli controllare tutti insieme sui monitor dei computer" è geniale Eli:"fantastico, un problema in meno di cui preoccuparsi...ora però dovremmo scoprire quanto è grande qui" torniamo dagli altri solo per i saluti, per poi andare nel nostro alloggio, ricapitolando tutto quello che dobbiamo fare...ho idea che non dormiremo molto questa notte.

[Rebecca]

Mi muovo a passo lento verso l'americano ma quando mi trovo vicino a lui non sembra accorgersi della mia presenza con lo sguardo incantato davanti a lui Rebi:"Emm...ciao" si gira verso di me spaesato facendomi un cenno con la mano Rebi:"are you ok?" sorride annuendo con la testa, prima che possa andare avanti mi precede Aaron:"io no parlo italiano ma capire..." Rebi:"oh, questo mi facilita le cose..." in realtà non è vero...sarebbe uguale anche parlare in inglese o una qualsiasi altra lingua ma credo che sia meglio non strafare Rebi:"non ti piacerebbe imparare la lingua?" annuisce felice Rebi:"ok...allora iniziamo adesso" ora sempre più terrorizzato, gli tendo la mano Rebi:"ciao, io sono Rebecca" scandisco bene ogni singola parola per far in modo che riesca a coglierle, prende un respiro profondo Aaron:"ciao...I..." si corregge subito Aaron:"io...sono Aaron" Rebi:"bravo!" gli batto le mani e lui ride arrossendo un po' Aaron:"thanks..." Rebi:"prego" Aaron:"per...prego" ora sono io a sorridergli Rebi:"ripeterai tutto quello che dirò ora vero?" Aaron:"si, vero" effettivamente il suo accento italiano non si può sentire ma sono sicura che migliorerà, nessuno dei due sa più cosa dire quando mi raggiunge Jas:"noi siamo pronti" Aaron:"prronti..." la mia amica lo guarda come se fosse un po' matto Rebi:"Emm...sta imparando l'italiano" Jas:"ooh...ciao, io, sono, Jasmine" gli parla come se fosse un bambino di due anni ed è lui ora a guardare storto Rebi:"Jas...lui capisce la nostra lingua" Jas:"ah scusa!" Aaron:"scusa?" Jas:"sorry" qualcosa mi dice che non sarà facile, la mia amica si accosta al mio orecchio Jas:"non è vero che lo capisce..." la guardo storto Jas:"ok, ho capito vi lascio soli, ma non c'è bisogno di essere acidi" mi metto a ridere mentre la vedo allontanarsi Buti:"ragazzi andiamo?" noi, a differenza delle altre, dobbiamo riprendere l'aereo per tornare a casa...stranamente nessuno di loro si addormenta, sembrano dei bambini in gita scolastica Rebi:"dovremo rimandare a dopo il piano di azione..." Fanuli:"quale piano?" quasi salto dallo spavento mentre Jas assume la sua espressione da poker Jas:"come fai a sbucare sempre dal nulla?" Fanuli:"dai ammettilo che non vedevi l'ora di vedermi" sorride sornione mentre la mia amica si rigira verso di me Jas:"non è lui quello di cui ti parlavo" mi fa un cenno impercettibile che io comprendo subito, questa è una strategia diabolica che sembra funzionare dato che Fabio si irrita Fanuli:"e mo chi è questo?" Jas:"uno che...si fa i cavoli suoi" ci mettiamo a ridere ma Fanuli fa l'offeso spingendo Jas a dargli un bacio sulla guancia Jas:"non fare così...sei anche simpatico quando vuoi" ci battiamo il cinque Fanuli:"per farti perdonare minimo fai tutto il viaggio con me!" Jas:"andata ma ora dobbiamo parlare di una cosa quindi...ciao ciao" si allontana e noi riprendiamo il discorso Jas:"in fondo il vero problema saranno l'alloggio e il palazzetto...qui siamo solo noi" Rebi:"contiene più di cinquemila persone...come faremo a proteggerle tutte?" Jas:"ci riusciremo vedrai...lo affrontiamo insieme ok?" ringrazio Robert per averci permesso di essere almeno in due per squadra, oltre al carico di lavoro estremo anche psicologicamente subiamo pressioni preoccupanti Jas:"adesso scusa ma mi tocca..." si alza dirigendosi verso il posto di Fanuli e facendo alzare proprio Aaron che si siede sorridente vicino a me, per tutto il viaggio cerco di insegnarlo quello che posso anche se i risultati sono a volte esilaranti tanto da farci ridere entrambi, sto legando con questo ragazzo e la cosa non mi dispiace.

Our double lifeWhere stories live. Discover now