Capitolo 35

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[Elisa]

Sento distintamente la voce di vale provenire dalla cucina dove sta guardando e riguardando i video Vale:"Quella figlia di puttana!" corro per raggiungerla mentre la vedo armeggiare con il telefono Eli:"sei impazzita?" Vale:"guarda il video! Lo vedi quel tatuaggio? È il suo!" Eli:"suo di chi?" Vale:"di Eva! Lo sapevo che quella stangona non me la raccontava giusta, non è stata in Russia a fare la modella di costumi da bagno ma per diventare una spia nemica!" guardo il particolare che ha fatto impazzire la mia amica e capisco tutto Eli:"che cosa facciamo?" Vale:"chiamiamo le altre e le rendiamo partecipi...poi si vedrà" prendiamo il computer e cerchiamo di chiamare, la prima a rispondere è Jasmine Jas:"cosa è successo ragazze?" Eli:"conosciamo l'identità di uno dei due agenti che hanno attaccato" Jas:"avete i video?" Vale:"li hanno portati quello dell'organizzazione, ad ogni modo si tratta di una ragazza legata con la squadra, i nemici sono persone che li conoscono!" Jas:"mandatemi il video, vedrò cosa posso fare" vale:"avvertiamo le altre intanto" telefoniamo anche alle modenesi e a Trento dove troviamo sono ila...poco dopo Jas ci richiama Jas:"consociamo anche l'altro elemento, un tizio che qua chiamano il signor strambo...era alla partita e a quanto pare si introduce nella casa quando non ci siamo" Vale:"conoscere la loro identità cambia tutto..." Jas:"dobbiamo fare qualcosa...ma l'organizzazione non deve saperlo" Eli:"rischiamo molto lo sapete?" so quello a cui stiamo pensando tutte, i ragazzi, coloro che sono in pericolo e possono contare solo su di noi Vale:"...facciamo quello che è necessario" richiamiamo le altre e impostiamo un piano di azione, abbiamo poco tempo...aspettiamo che Blengini esca per riunire i ragazzi Klemen:"che cosa succede?" sono ancora arrabbiata con lui ma adesso non conta Vale:"preparatevi, partiamo tra un quarto d'ora" Klemen:"cosa?!" Eli:"vi spiegheremo tutto appena arrivati, prendete il minimo indispensabile" non diamo altre informazioni per ora, troppo rischioso...noleggiamo un aereo privato con la carta dell'Accademia e arriviamo a Trento dove i ragazzi di Perugia e Modena ci stanno aspettando Klemen:"che cosa sta succedendo?" Vale:"non te lo posso dire" Klemen:"basta con questa risposta, voglio sapere!" Vale:"senti! Non ti dirò nulla finché in il tuo sedere come quello di tutti gli altri giocatori non si troverà sul suolo della casa trentina quindi cammina e muto!" mi guarda spaesato, non gli ho mai parlato così ma deve capire che è necessario fare meno domande possibili ora...Fra:"quindi...prima fase?" Jas:"raccontare tutta la verità ai ragazzi e fare in modo che non si facciano ammazzare" Eli:"la seconda è andare a recuperare Rebi e riportarla qui" Vio:"avete scoperto dove l'hanno portata?" Eli:"no ma pensiamo ad una cosa alla volta" annuiamo Fra:"quando scopriranno tutto ci butteranno fuori dall'Accademia...a quel punto saremo solo noi" vale:"non ci serve altro..." arriviamo alla casa dove ila ci sta aspettando Ila:"siete pronte?" Fra:"no...ma non abbiamo altra scelta" annuiamo decise e riuniamo tutti nel salotto prima di veder arrivare di corsa Marti, le spighiamo tutta la situazione Marti:"ok...ma prima devo fare una cosa" Fra:"ti sta aspettando in camera" Vale:"in bocca al lupo tesoro" ci sediamo di fronte ai ragazzi che sembrano più curiosi che spaventati, se solo sapessero perché siamo qui, sono arrivati anche glia altri due quindi possiamo iniziare Fra:"bene...vi chiederete perché siete tutti qui. È il momento della verità"

[Francesca]

In questo preciso momento ci troviamo di fronte a decine di ragazzi che attendono una spiegazione, guardo le mie amiche dietro di me, nemmeno loro sono pronte ad una rivelazione del genere ma ormai siamo arrivate ad un punto di non ritorno. Mi siedo accanto a loro sul divano appoggiando le braccia alle ginocchia cercando a mio modo di trovare le parole Fra:"bene...vi chiederete perché siete tutti qui. È il momento della verità" accanto a me sento le ragazze irrigidirsi Fra:"vi sarete accorti dei nostri strani comportamenti a volte...e a come ogni volta che volevate informazioni sulla nostra famiglia cambiassimo discorso il prima possibile..." la gola diventa secca e le mani iniziano a sudare Fra:"...il punto è che...noi non siamo quelle che credete..." i ragazzi iniziano a guardarsi tra di loro non sicuri di quello che gli sto per raccontare Fra:"è inutile girarci intorno...non abbiamo mai fatto le ragazze immagine e il nostro scopo qui non è intrattenere il pubblico con i nostri bei visini...facciamo parte di un organizzazione di agenti segreti" le reazioni dei giocatori di fronte a noi sono diverse, c'è chi si è messo a ridere, chi parla con quello accanto per capire se ha sentito bene le mie parole, chi cerca di ricordare i film di james bond e poi ci sono loro...i ragazzi che più degli altri si sono avvicinati a noi, quelli che già consapevoli di tutto ci guardano consapevoli di non poter far nulla per fermarci e che ora cercano di calmare glia altri per confermargli tutto Buti:"ferme un attimo...per quanto questa storia possa essere paradossale in realtà spiega tante cose" Solè:"sì ma un punto non è chiaro...tutti sanno che gente come voi arriva quando c'è qualche strano pericolo no? Quindi...cosa vi ha spinto a venire da noi?" Marti:"vogliono farvi del male" Klemen:"è impossibile...non ha senso" Vale:"potresti provare a chiederlo alla tua ex, dato che sembra gli stia particolarmente a cuore questa faccenda" guardo vale incuriosita mentre Klemen si è zittito Fra:"cosa intendi?" Vale:"la donna che ti ha sparato...si chiama Eva, è slovena e a quanto pare è intima del mio ragazzo" Klemen:"non siamo intimi!" Vale:"lo spero proprio per te dato che ora va in giro a sparare alla gente!" Jenia:"aspettate...questi sparano con vere armi?" Eli:"sono pericolosi...per questo siamo qui" una alone di panico scende tra i ragazzi Fra:"ok...stiamo calmi" mi risiedo sul divano con un tonfo Jas:"conosciamo anche l'altro in realtà..." si gira verso quelli che sono stati i suoi coinquilini per questo tempo Jas:"possibile che non vi siate resi conto di quanto fosse sospetto il signor strambo?" Aleks:"pensavamo fosse solo...strano" non hanno tutti i torti in effetti, dubito che andasse per le strade con una pistola e in ogni caso non avevano le capacità per accorgersene Luca:"adesso cosa avete intenzione di fare?" guardo in direzione della voce, credo che la cosa più difficile per noi sia lasciare questa grande famiglia e sopratutto i ragazzi che ci hanno fatto battere il cuore Ila:"dobbiamo recuperare Rebi" a quelle parole Aaron scatta sugli attenti Russel:"sapete dove si trova?" Fra:"no ma basterà hackerare i computer dell'organizzazione per scoprirlo" si risiede sconsolato mentre la situazione si fa sempre più tesa Gian:"e dopo?" Marti:"dopo cosa?" Gian:"cosa succederà una volta recuperata l'altra ragazza?" la paura si fa strada negli occhi di tutti i presenti Fra:"dopo continueremo a proteggervi..." non faccio in tempo a finire la frase che i sospiri di sollievo si fanno sentire Fra:"...lo faremo ma voi non lo vedrete" Luca:"che cosa vorrebbe dire questo?" Fra:"che non siamo più autorizzate a starvi vicino..." Luca:"...non avete bisogno di una stupida autorizzazione! Guardateci, siamo qui di fronte a voi!" Fra:"se ci dovessero vedere..." Luca:"cosa?!" Fra:"...saremmo eliminate!" l'ultima frase è un urlo che fa calare il silenzio in tutta la stanza, le lacrime si fanno sentire per tutte noi Fra:"ragazzi non avete idea di quanto sia pericolosa la nostra vita...basta un solo passo falso. Non vi ringrazieremo mai abbastanza per quello che avete fatto per noi ma non è più possibile andare avanti se volete continuare a vivere...e non vi permetteremo di fare stupidaggini siete troppo importanti adesso. Aspetteremo fino a quando non arriveranno altri agenti prima di partire...a questo punto ci aspettiamo che l'organizzazione sia già venuta a conoscenza di questa riunione, quando arriveranno noi dovremo scomparire...formalmente ci saranno altre persone ma noi saremo lì ad ogni costo ok?" nessuno dei ragazzi osa proferire parola, sanno che il rischio è troppo elevato per fare di testa nostra, la mia voce si spezza, ognuna di noi si posiziona in un diverso punto della casa per fare il controllo, le lacrime scendono senza sosta...stiamo abbandonando l'unica cosa bella che ci sia capitata da quando siamo ciò che siamo...sento dei passi dietro di me Fra:"ti prego non dire niente...non ce la faccio"

[Matteo]

Mentre le ragazze escono dalla stanza non posso fare a meno di notare la staticità che è piombata su di noi, nessuno si muove o dice niente come se non fossimo più tanto sicuri di ciò che ci circonda, è difficile accettare che le ragazze potrebbero rischiare la vita ma la cosa che più di ogni altra aleggia nell'aria è la loro partenza, non eravamo pronti per questo e non lo siamo nemmeno ora. Mi giro verso quello che credo sia ancora il mio migliore amico ma dopo quello che è successo non ne posso essere sicuro, è in silenzio e il suo sguardo è perso nel vuoto...non posso lasciare che finisca così Teo:"Vetto..." Luca:"ti prego lasciami in pace" la sua voce sta tremando Teo:"ok...volevo solo dirti che mi dispiace per quello che è successo l'altro giorno, so perfettamente cosa c'è tra di voi e a malincuore so anche cosa prova per te quindi non ha senso continuare a tormentarmi...mi farò da parte" continua a guardare dritto davanti a se mentre gli occhi iniziano a diventare rossi e lucidi, so che non dirà nulla, lo conosco bene... Teo:"so anche che in questi casi si ha bisogno di un amico e...spero che mi perdonerai prima o poi..." lo lascio su quel divano prima di uscire in cerca di fra, devo chiarire delle cose e devo farlo prima che parta. La trovo in giardino seduta per terra all'ombra di un albero Fra:"ti prego non dire niente...non ce la faccio" vedere le persone a cui tengo di più stare così male è orribile ma questa è una storia più grande di me e non posso fare molto, mi siedo accanto a lei prendendole una mano tra le mie Teo:"non sono qui per rivangare quello che è successo l'altro giorno se è questo che ti preoccupa..." si asciuga una lacrima con la felpa continuando a singhiozzare sommessamente Fra:"mi dispiace per averti baciato...non volevo ferirti lo giuro" Teo:"lo so..." Fra:"è che non so più cosa voglio..." sospiro guardandola, forse è la prima volta che la vedo così vulnerabile, a cuore aperto Teo:"io credo che tu sappia esattamente cosa vuoi..." si gira verso di me confusa Teo"...solo che hai paura di ammetterlo a te stessa" Fra:"ho passato tutta la mia esistenza per preparami a questa vita...vorrei solo mollare tutto ma non so se ne sono capace..." sussurra queste parole con gli occhi terrorizzati Teo:"non devi farlo da sola, io ci sarò sempre per te...e anche Luca" scuote la testa amareggiata Fra:"dopo quello che gli ho fatto mi odierà" sorrido tra me e me pensando a quanto sia impossibile questa ipotesi Teo:"l'ultima volta che ho controllato era ancora innamorato pazzo di te" finalmente sorride anche lei Fra:"ed è passato molto?" Teo:"oh be circa...cinque minuti, forse un po' di meno da quanto tempo sono qui?" ridacchiamo insieme prima di vederla di nuovo preoccupata Teo:"franci...dimenticati per un secondo di tutto quello che ti circonda ok? Lascia fuori missioni, sparatorie, fughe e cose di questo genere, fai finta per un secondo di essere una normale ragazza e rispondimi sinceramente...tu ami Luca?" non servono parole, mi basta vedere la scintilla che si accende nei suoi occhi a sentire questa domanda Teo:"ti ho sempre considerato con un' intelligenza superiore alla media quindi...sai cosa devi fare ora vero?" mi sorride annuendo e cancellando quell'ultima lacrima dal viso Fra:"anche tu hai un'intelligenza sopra la media sai?" Teo:"si me lo dicono in tanti...adesso vai" Fra:"grazie Teo...ti voglio bene" mi abbraccia prima di scomparire nella casa, un po' mi dispiace, è inevitabile ma credo che la soddisfazione che provo in questo momento nell'aiutare i miei migliori amici ricompensi tutto Totò:"ehi Teo!" mi giro in direzione della porta dove è appena uscito Totò con il fiatone Teo:"dimmi" Totò:"di là stiamo discutendo delle Emm...novità? Si possiamo chiamarle così, sei dei nostri?" Teo:"certo" mi alzo e seguo il libero, non penso che i ragazzi si arrenderanno e in ogni caso voglio essere reso partecipe.

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