Capitolo 4

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[Jasmine]

Credo di essermi presentata con tutti, non so fino a che punto sia stata una buona idea venire tutti qui, non si capisce più chi fa parte di una squadra e chi di un'altra...per fortuna molti di loro hanno la felpa con lo stemma. Sono entusiasta di andare a Perugia, forse perché in tutti questi anni sono rimasta chiusa nelle stesse quattro mura Buti:"allora sei pronta a essere costantemente sotto i riflettori?" dall'accento direi che anche lui non è di casa Jas:"dovresti dirmelo tu, con tutti quei centimetri non passi sicuramente inosservato" Buti:"di quali centimetri in più stai parlando?" scoppia a ridere mentre io divento rossa in viso, ok, potevo usare altre parole ma insomma non posso controllare tutti i doppi sensi! Buti:"si comunque hai ragione...ma ci farai l'abitudine e poi nel caso ci sono io a farti da scudo" questa volta sono io a ridergli in faccia, è divertente pensare al fatto che probabilmente sarò io a dover proteggere lui e non il contrario Buti:"cosa c'è da ridere?"  Jas:"no no nulla di cui tu debba preoccuparti, be...grazie" Fanuli:"ehi simo! Non dovresti parlare con la mia ragazza...a proposito, ciao, io sono Fabio" mi fanno sorridere i suoi modi, è assolutamente impacciato ma lo è in modo naturale, come se questo fosse possibile Buti:"ecco Jas con lui non dovrai preoccuparti dei famosi centimetri in più" non posso credere che l'abbia detto sul serio, credo di aver assunto un colore rosso pomodoro in questo momento Fanuli:"come?!" Jas:"non preoccuparti, è una cosa tra noi...comunque piacere io sono Jasmine, per gli amici Jas" mi stringe la mano con forza e riprende a parlare con simo, io mi guardo intorno e noto Rebi accanto alle sue valigie concentrata su qualcosa che mi rimane nascosta da tutte quelle pertiche Jas:"Emm...ci vediamo dopo ragazzi" mi avvio verso di lei con fatica, facendomi spazio tra tutte quelle persone fino a raggiungere la mia amica Jas:"ehilà...terra chiama Rebecca, ci sei?" si gira distratta verso di me con una espressione pensierosa Rebi:"scusa, ero sovrappensiero" Jas:"eh mi ero accorta..." seguo la direzione del suo sguardo e noto un ragazzo che se ne sta in disparte, supererà i due metri di altezza anche se mi sembra una caratteristica nella norma qui...Jas:"chi è quello?" Rebi:"vorrei saperlo anche io, è da quando siamo entrate che non parla con nessuno...sembra essere lui quello nuovo, mi dispiace vederlo così" Jas:"mmm...aspetta" torno dai due di prima che si stanno ancora punzecchiando e gli chiedo informazioni prima di tornare dalla mia amica Rebi:"scoperto qualcosa?"  Jas:"a quanto pare si chiama Aaron Russel, è americano ed è appena arrivato quindi non sa una parola di italiano,  per questo non è ancora bene integrato..." Rebi:"ah..." la conosco troppo bene per non sapere che ha bisogno di una piccola spinta Jas:"perché non ci vai tu?" Rebi:"dici che dovrò parlare inglese?" Jas:"be...prima vale ha usato lo sloveno, un po' di inglese non darà nell'occhio vedrai" ridacchio tra me e me mentre vedo la mia amica avviarsi verso questo ragazzo misterioso.

[Francesca]

Io e viola ci muoviamo a passo sicuro verso l'enorme massa gialla che si stende davanti ai nostri occhi Vio:"anche casa sarà così...Emm...solare?" mi viene da sorridere di fronte a quell'espressione Fra:"probabilmente...ricorda, carine e coccolose" ci stampiamo due falsissimi sorrisi in faccia e raggiungiamo la nostra squadra, perlomeno sembrano tutti simpatici, la presidentessa è una personaggio e il mister non è da meno con la sua cravatta a pois gialli, un pugno in un occhio ma con stile. Uno a uno conosciamo tutti, mi manca solo un ragazzo, alto, con le lentiggini e che propone un sorriso di cortesia più falso del nostro, sembra abbastanza palese che stare in mezzo a tanta gente non sia il massimo per lui...è simile a me, ha in mano un libro che ho letto qualche tempo fa per un saggio di letteratura internazionale "guerra e pace" di Lev Tolstoj...difficile ma estremamente significativo Vio:"hai visto che occhi che ha quello?" Fra:"conoscendoti saranno azzurri, ci ho preso?" Vio:"assolutamente si! Ci ho appena parlato, si chiama Nemanja...mi stai ascoltando?" distolgo lo sguardo dal ragazzo di prima e guardo la mia amica che ha uno sguardo di quelli che significano che sono nella merda, perché lei ha già capito tutto Vio:"chi è?" Fra:"chi?" Vio:"quello che stavi fissando!" divento tutta rossa Fra:"shh! Ma che ti urli? Non stavo fissando nessuno" Vio:"si sì va bene...comunque ti ha guardato anche lui" Fra:"davvero?!" riesco a capire subito l'inganno, da spia dovrei essere più attenta a queste cose! Fra:"ok...ho capito, non so come si chiami in realtà" Vio:"e allora cosa stai aspettando?" Fra:"nulla...ti ricordo che siamo qui in missione" alza gli occhi al cielo come fa sempre, ma le voglio troppo bene per riprenderla Vio:"allora lo scopro da sola!" prima che possa fermarla è già tornata dal ragazzo di prima, Nemanja credo X:"ciao!" mi giro trovandomi davanti uno dei ragazzi più alti del gruppo, prendo un bel respiro e riprendo la mia recita da ragazza simpatica ed energica Fra:"ciao, io sono Francesca!" X:"io mi chiamo Matteo!" sembra simpatico ma è decisamente troppo esuberante M:"spero che vi troverete bene, a me è piaciuto subito questo progetto credo che ci aiuterà a far diventare un po' più famosa la pallavolo" quasi mi dispiace che non sappiamo nulla della verità, sembrano tutti così sereni, non sanno che stanno rischiando grosso anche solo trovandosi qui Fra:"sono sicura che saremo buoni amici" mi sorride e se ne va mentre qualcuno mi raggiunge da dietro, l'ombra che appare sotto i miei piedi e il respiro che sento ne sono una prova e se non erro so anche chi è Fra:"fammi indovinare, ora sai tutto di lui vero?" Vio:"tesoro se voglio posso hackerare tutti i computer della casa bianca...scoprire informazioni è il mio mestiere" si, avevo ragione Fra:"spara! So che muori dalla voglia di dirmi tutto" Vio:"allora...si chiama luca vettori, è un opposto per quanto sia importante, ha 25 anni, è di Parma, viene considerato il filosofo del gruppo, uno studioso in piena regola e...be, è single" mi fa un sorrisetto che mi fa ridere Fra:"ottimo lavoro" Vio:"grazie...ma ora vai a conoscerlo" Fra:"non ci penso nemmeno..." Vio:"la mia non era una proposta" mi giro giusto in tempo di vedere quella matta che mi spinge verso di lui che ora mi guarda perplesso, non so se fosse perché ho qualcosa in faccia o perché ho evitato una caduta plateale per un nano secondo, gli sorrido ma lui non accenna a dire una parola Fra:"ciao...io mi chiamo Francesca" non alza nemmeno lo sguardo dal suo libro L:"Luca..." guardo viola che nel frattempo si è appostata vicino al serbo, ci stanno guardando entrambi, bene proviamo a cambiare approccio F:"sai fossi in te proverei a lasciare perdere Tolstoj e mi approccerei a Dostoevskij...non c'è nessuno al mondo che più di lui riesce a trasmetterti l'anima dei suoi personaggi" finalmente mi concede un po' di attenzione, sembra stranito, come se non se lo aspettasse L:"ti intendi di classici?" gli sorrido Fra:"scuola per geni ricordi?" ora sorride anche lui L:"lo terrò presente" non so sono riuscita a fare passi avanti ma almeno abbiamo rotto il ghiaccio ed è sempre un successo.

[Ilaria]

Siamo arrivati a casa che ormai stava albeggiando, l'enorme palazzo in cui vivremo è isolato dalla città, meglio così...non amo il rumore metropolitano. Appena varcata la soglia ci è stata indicata quale sarebbe stata la nostra stanza con la promessa poi di un tour completo dopo una bella dormita...aspettiamo che tutti si siano coricati per alzarci e fare una perlustrazione, le stanze sono tante e gli accessi altrettanti, c'è un sistema di allarme ma se ad entrare dovessero essere agenti come noi non basterà, controlliamo inoltre il giardino circostante per controllare eventuali passaggi dall'esterno ma sembra essere tutto pulito, dopo esserci occupate della mappatura completa torniamo in casa ma mente ci stiamo avviando alla camera noto una piccola cucina al piano inferiore che c'era sfuggito Ila:"non preoccuparti, vado io non ci metterò molto" mentre percorro i corridoi mi soffermo sullo stile classico della casa, il legno del soffitto gli conferisce un ambiente caldo e confortevole e i piccoli dettagli dei mobili antichi mi affascinano molto, varco la porta della cucina ma sbianco all'istante, a quanto pare non sono sola X:"ciao...forse dovrei dire buongiorno data l'ora" è uno di quei ragazzi, Filippo se non sbaglio...mi fa un sorriso amichevole e mi invita a prendere posto accanto a lui Pippo:"non riesci a dormire?" Ila:"be sai...casa nuova, gente nuova, devo abituarmi...e tu?" mi offre una tazza di tè che accetto volentieri Pippo:"non so...ho come l'impressione che quest'anno ci sia qualcosa di strano nell'aria" quasi mi soffoco con la bevanda calda, bruciandomi pure la lingua, come diavolo fa a sentirlo? Ila:"tu dici? Ma no...sarà l'euforia per la nuova stagione" mi guarda annuendo e ridacchiando Pippo:"già...probabilmente hai ragione, comunque è bello avere qualcuno con cui parlare di notte" si, be, devo dire che la compagnia non è affatto male Pippo:"adesso però dovremmo andare...è davvero tardi e non vorrei che ci Rado ci scoprisse proprio il primo giorno" ride piano mostrandomi la fila dei suoi denti bianchissimi, vorrei dirgli che con i nostri sensi sviluppati e le nuove apparecchiature non corriamo alcun rischio di sorprese, anche perché controllo ogni singolo movimento della casa...ma mi sembrerebbe un po' troppo no? camminiamo insieme fino alla mia stanza Ila:"allora...Emm, buonanotte?" Pippo:"è un più strano dirlo con la luce del sole ma...si direi di sì" in quel momento passa il ragazzo che oggi ha risposto male a Marti diretto proprio verso di noi...o verso la stanza, appena ci vede si blocca  Pippo:"simo che ci fai ancora in piedi?" guarda lui e poi me prima di diventare rosso Simo:"camminavo...perché non si può?" wow, allora tratta così proprio tutti...simpatico, se ne va con la stessa velocità con cui è arrivato Ila:"qual'è esattamente il suo problema?" Pippo:"ti giuro che non è mai stato così...forse dovrei scoprirlo" Ila:"buona fortuna allora...ci vediamo" annuisce e si allontana anche lui mentre io rientro Marti:"hai trovato compagnia?" Ila:"a quanto pare ci sono parecchi insonni qui..." Marti:"e a te non dispiace per niente vero?" Ila:"togliti quel sorrisetto dalla faccia, sai ho visto anche il burbero di oggi e pare che stesse vedendo da questa parte...magari voleva scusarsi con qualcuno..." Marti:"lo spero per lui anche perché mi ha fatto irritare...e ora basta parlare ho bisogno di dormire!" spegne la luce e ci sistemiamo a letto, chissà che questa missione non ci porti qualcosa di inaspettato.

Our double lifeWhere stories live. Discover now