IL PAESE DEI VENTI

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Titolo: Il paese dei venti

Autore: @Aliluceleona

GRAMMATICA: 8/10

Il testo non è perfetto, ma i pochi errori che ho trovato sono delle scorrettezze minori che non incidono sulla sua fruibilità.

TRAMA: 9/10

Il racconto ci mostra subito, descrivendoci un spaccato della sua infanzia, una protagonista piuttosto particolare: Leona. La vediamo poi, già donna adulta, alle prese con i suoi studi per diventare Navigatrice: un ruolo non facile nel suo mondo in quanto è il corpo militare a rischiare di più per promuovere la pace fra tutte le genti.

La terra abitata da Leona, infatti, ha subito un'evoluzione diversa dalla nastro e dopo una guerra che poteva finire male, dei regnanti lungimiranti hanno pensato di stringere un patto con tutte le nazioni che volevano allearsi affinché, nel momento del bisogno ci fosse qualcuno a cui chiedere aiuto. Un solo ed unico territorio ha deciso di rimanere chiuso nella sua ristretta mentalità, chiudere ogni comunicazione con l'esterno e proseguire da solo.

E Leona sarà chiamata a cercare di creare un ponte proprio con queste persone.

PERSONAGGI: 8/10

Leona sente questo ruolo cucitole addosso in quanto suo padre prima di lei è stato Navigatore ed è morto per i suoi ideali. È una ragazza forte, decisa, temeraria e dalla spiccata intelligenza pronta davvero a tutto pur di onorare la memoria del defunto padre.

Proprio queste sue doti la portano a incontrare, per caso, Conrad un Inurasi: ovvero un abitante dell'unico luogo sulla terra a non aver aderito ancora alla Federazione ed ai suoi principi.

Conrad, che presto scopriremo chiamarsi in realtà Archès, è un individuo duro e abituato a trattare le donne come creature inferiori perché la sua gente ha una visione ancora retrograda del loro ruolo nella società. Proprio l'interazione con Leona e la conoscenza del diverso modo di pensare potrebbero portare al tanto agognato spiraglio con Inurasi. Egli è stato infatti inviato dal suo re per studiare i Federali.

In un clima che dovrebbe essere di reciproca sfiducia, Leona, ancora una volta, si dimostra all'altezza del ruolo che la scrittrice le ha assegnato e cerca in tutti i modi di far breccia nelle radicate convinzioni di Archès.

Leona e Archès sono quindi i personaggi principali di questa intricata storia e sono molto ben caratterizzati. Capiamo da subito quali siano i loro modi di agire e vedere il mondo e nel corso del racconto restano sempre fedeli a se stessi.

AMBIENTAZIONE: 9/10

L'alto voto potrebbe parlare da se, ma devo necessariamente aggiungervi qualcosa per farvi capire quello che la scrittrice è stata in grado di trasmettermi attraverso le sue parole. Un ambiente non è fatto solo di pareti, tende e quello che il nostro occhio può vedere, ma anche e soprattutto di un certo modo di guardare la realtà. E quando si narra una storia ambientata in un mondo fittizio è necessario avere le capacità di trasmetterlo a chi legge.

Ho immaginato la piazza principale di Polaris e la sua forma di rosa dei venti, gli spazi verdi e il mosaico che ne costituisce la pavimentazione. Ancora più di questo però, mi è sembrato di respirare il loro clima di pace e accettazione degli altri; il loro desiderio di aiutare più che nuocere e sono riuscita, attraverso i pensieri di Leona, a immaginare come potrebbe essere bello se anche la "nostra terra" si avviasse nella stessa direzione. Mi è sembrato di conoscere un altro popolo e capirne la mentalità: di vedere come sono simili eppure diversi da noi.

CAPACITA' DI ESPRESSIONE: 8/10

Per quanto io apprezzi molto l'uso di termini leggermente in disuso, mi rendo conto che in certi casi questo possa appesantire un racconto ed essere un impedimento per molti lettori. Nonostante questo ogni parola sembra cucita addosso a Leona, come il suo ruolo di Navigatrice, e non può che aiutare a farci apprezzare ancora di più questo personaggio appassionato e con un grande senso dell'onore.

DIALOGHI: 8/10

Le conversazioni tra i personaggi sono un altro dei punti di forza della storia. Attraverso essi riusciamo a capire quello che pensano ed hanno sempre argomenti profondi e sentiti, che mettono ancora di più in risalto Leona e le sue personali convinzioni. Sentirla argomentare sul perché fosse l'unica scelta possibile da inviare a Inurasi mi ha permesso di immaginarmela mentre parla in modo accorato.

COMMENTO PERSONALE: 34/40

I capitoli sono in alcuni casi un po' lunghi, ma non l'ho trovato un deterrente. E neanche l'avvio che alcuni potrebbero considerare lento. Quello che invece mi ha un po' spiazzato è lo stile, che soprattutto nelle prime parti, risente un po' di una sorta di sindrome da libro di storia per il modo in cui ci viene spiegato il background di questo mondo. Avrei preferito che le informazioni mi fossero date durante la lettura stessa, ma andando avanti questa sensazione scompare.

Diciamo pure che nell'esprimere un giudizio su questa voce, mi sono resa conto di avere davanti una storia piuttosto originale e questo ha influito positivamente sul voto. Credo infatti che in un panorama letterario in cui tutti raccontano di lotte di potere e guerre sia una scelta audace e controcorrente quella invece di descrivere un viaggio, così lo vedo io, verso la pace.

Io penso che una storia abbia molte funzioni: farci appassionare, trasportarci in altri mondi e forse quello più difficile ovvero fare in modo che quando ci si stacchi da tali pagine si abbia di nuovo voglia di tornare per sapere cosa succederà dopo.

Questo è quello che è successo a me con Il paese dei venti: dopo averne cominciato la lettura non posso non finire di leggerlo perché ho bisogno di sapere quello che succederà a Leona, ad Archès, ma anche e soprattutto ad Inurasi stessa. Ho inserito infatti la storia anche in biblioteca, per poterla continuare in tutta tranquillità.

Ricapitoliamo la valutazione

GRAMMATICA: 8/10
TRAMA: 9/10
PERSONAGGI: 8/10
AMBIENTAZIONE: 9/10
CAPACITA' DI ESPRESSIONE: 8/10 DIALOGHI: 8/10
COMMENTO PERSONALE: 34/40 VALUTAZIONE TOTALE: 84/100

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