La figlia del Soldato d'Inverno

2. L'inizio della fine

Charlotte quella notte non dormì, continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, suo padre aveva deciso che sarebbe rimasto su una poltrona vicino alla finestra per lasciare spazio alla figlia ma non fu una buona idea perché lei, in qualche modo aveva bisogno di sentirsi protetta da quel sogno che l'aveva traumatizzata.
Bucky così decise di mettersi a fianco di lei, si coricò sotto le coperte e iniziò a carezzare leggermente i capelli a Charlotte per farla addormentare proprio come quando era piccola, dopo un po' si addormentò seguita dal padre.
Quando si svegliò aveva ancora Bucky che la stringeva a se, sorrise per quel semplice gesto che però la faceva sentire al sicuro.
<sveglia papà> disse lei alzandosi dal letto e andando nel "bagno privato " di cui la stanza disponeva.
Bucky si svegliò con calma, era stanco, non che avesse dormito granché, aveva passato la notte in un dormi-veglia, voleva assicurarsi che la figlia fosse al sicuro.
<oggi che si fa?> chiese Charlotte uscendo dal bagno già vestita.
<come stai?> le domandò serio il padre.
<non si risponde a una domanda con un'altra domanda> sorrise <comunque sto meglio grazie, è stata una lunga nottata ma ora sono pronta> disse sorridendo.
Bucky amava vederla sorridere.
<oggi si combatte> rispose infine Bucky.
Charlotte lo guardò perplessa, non capiva se suo padre voleva dire che si sarebbero allenati o se avessero combattuto contro il titano.
<non pensiamoci adesso> disse Bucky alzandosi e andando in bagno.

Charlotte quando uscì dalla porta stava per "avere un infarto" quando si ritrovò le due guardie ai lati della porta.
<Ma che cazz...> si schiarì la voce ricordandosi che quelle erano le guardie reali <grazie per il vostro servizio> infine disse ma quando vide che le guardie non facevano nessun segno e non parlavano decise di andarsene <e chi l'avrebbe mai detto che anche qua la gente fosse così scorbutica > sussurrò tra se e se attirando però l'attenzione di Wanda che rise a quella sua affermazione.

Poi ci fu un rumore.
Wanda e Charlotte guardarono fuori dalla vetrata e capirono che il momento decisivo stava arrivando.
Charlotte non aveva una tuta precisa però Shuri decise dì disegnargliene una.
Una semplice giacchetta azzurra in belle e una gonna nera in pelle molto pratica.
Non sapeva per quale motivo Shuri avesse scelto l'azzurro ma infine le piaceva.

Un secondo dopo si ritrovarono tutti sul campo di battaglia: Charlotte, suo padre, gli Avengers, i guerrieri e le guerriere del Wakanda, tutti insieme per impedire la distruzione del mondo totale.
T'Challa fece ereggere uno scudo protettivo sul regno però per qualche ragione che Charlotte non ascoltò e non capì, T'Challa fece rimuovere lo scudo così da fare entrare i nemici nel regno.
Charlotte non capiva cosa diamine erano, alieni? Ovviamente.
Sapeva solo che erano molti, moltissimi e che per qualche motivo, lei aveva una brutta sensazione.
Iniziò a combattere e se la cavava anche bene, grazie ai suoi nuovi poteri dovuta all'esplosione a New York la sua forza era aumentata,di parecchio.
Non si sentiva stanca, sapeva che quello che stava facendo era giusto, non poteva permettere a un pazzo di distruggere in un giorno  quello che era stato costruito in un miliardo di anni e più.

Nonostante lei non fosse stanca vide Nat e Wanda in difficoltà così come lo era T'Challa.

Charlotte fece segno a Nat di tapparsi le orecchie e Nat lo disse agli altri tramite l'auricolare.
Poi Charlotte urlò, urlò talmente forte da far tremare la terra, distrasse gli alieni, molti di loro caddero a terra feriti, alcuni morti.
Diede così un vantaggio a chi era in difficoltà.
T'Challa la ringraziò con un cenno di capo ma questo vantaggio non durò molto perché altri alieni stavano invadendo il campo di battaglia.

Poi un buco nel cielo e qualche lampo.
Non riusciva a mettere bene in chiaro le idee ma da quello che capì, quello doveva essere Thor, con qualche persona in più e qualche capello in meno di come glielo avevano descritto ma era sempre Thor.
Thor con dei semplici fulmini mise a tappeto quegli alieni.
Charlotte era sbalordita e Banner rideva come un pazzo dicendo cose senza senso.
Poi di nuovo tutti a combattere, vide Steve circondato da troppi alieni così con un semplice battito di mani si sbarazzò degli alieni di troppo.
<grazie> le sorrise.

<vedo che ti sei tagliato i capelli> disse Steve ironico guardando Thor.
<vedo che hai copiato il mio stile> disse invece il semidio rivolgendosi alla barba.
Poi da dietro di vide una sottospecie di albero infilzare con dei tronchi degli alieni.
<io sono Groot > disse.
Charlotte lo trovò adorabile.
<io sono Steve Rogers> disse Steve cercando di capire se Groot parlasse la sua lingua.
<e tu?> chiese indicando Charlotte.
<sono Charlotte> sorrise
<Thor> rispose lui.
<si okay le presentazioni dopo> disse Natasha alquanto in difficoltà.

Tutti ritornarono a lottare, in lontananza si vide Bucky fare team con Rocket, Natasha e Wanda che lottavano fianco a fianco, Steve e Thor che si coprivano le spalle a vicenda e Charlotte che combatteva a fianco di Groot.

Fino a quando non si sentì la terra tremare.
<Charlotte?> chiese Bucky guardandola.
<io non sto facendo nulla> rispose.
Poi arrivò lui, Thanos, facendo la sua entrata di scena arrivò sul campo di battaglia con un ghigno in faccia.
<Charlotte vattene da qui> disse questa volta Steve, Bucky non aveva parole per descrivere cosa stava succedendo così come Sam o Banner.
<no...> rispose lei a bassa voce tramite l'auricolare.
<Vattene ora> ribatté Natasha.
<Charlotte è meglio per te...sarai più al sicuro> disse T'Challa calmo.
Mentre il titano avanzava lei riuscì a nascondersi tra la folla e scappare verso il bosco dove, secondo Steve era un posto sicuro anche se ora di posti sicuri non ce n'erano più.

Spazio autrice:
Molto probabilmente questo sarà uno degli ultimi capitoli che si attengono più o meno al film, dopo di che inizierò a scrivere  solo ed esclusivamente di mia fantasia perché non ho intenzione di lasciare la storia in sospeso per un anno.
Quindi spero che la mia parte creativa vi piacerà.