18. Hai esitato

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Charlotte si trovò in una stanza che sarebbe riuscita a riconoscere pure da imbavagliata e bendata.
Quel profumo di vaniglia misto al calore di una casa confortevole la rendevano a suo agio ma poi si ricordò: non era lì perché era andata a fare una visita a Victoria ma era lì perché lei stessa ce la aveva rinchiusa.
Casa Hudson.
Casa di Victoria.
<buongiorno principessa> le disse Victoria quando le tolse la benda dagli occhi.
Era legata con entrambe le braccia ad una sedia.
Charlotte non riusciva nemmeno a guardarla negli occhi, sapeva che qualunque cosa le avesse detto, il solo incrociare le meravigliose e verdi iridi di Victoria le avrebbe fatto male.
Lei la amava. E ancora la ama.
<allora sarà molto semplice...> iniziò la rossa a parlare abbassandosi all'altezza di Charlotte, che fu costretta a guardarla negli occhi <farai quello che noi ti diremo, rispetterai le nostre regole e soprattutto ubbidirai a me, se non lo farai zac...> disse indicando la sedia elettrica posta vicino a un laboratorio...
Charlotte aveva visto moltissime volte casa di Vic ma quella stanza non le sembrava familiare <quella stanza...prima non c'era...> ammise guardando la sedia che le metteva paura.
<passaggio segreto...si collega allo scantinato, dove abbiamo tutti gli strumenti necessari per lavorare> disse orgogliosa di se.
<perché?>
<beh perché noi dell'Hydra...>
Charlotte la interruppe.
<perché fingere di amarmi?> le chiese secca.
Sentiva le lacrime uscire ma non voleva darlo a vedere quindi abbassò semplicemente la testa.
<perché non c'era soluzione...> disse Victoria con una lacrima agli occhi che si affrettò ad asciugare <sono fedele alla mia famiglia...per loro farei di tutto, dovevamo averti e l'unico modo era che io mi fingessi qualcuno che non sono: un'amica...o la tua ragazza...>
Queste parole colpirono Charlotte come un pugnale trafitto nel petto.
<mi hai mai amata?> le chiese Charlotte cercando di rimanere il più impassibile.
Victoria esitò un po' a rispondere <...no>
Charlotte sorrise anche se fu un sorriso amaro.
<perché hai sorriso?> le chiese subito Victoria.
Nonostante Char avesse il viso chino si potevano benissimo intravedere le sue fossette che si accentuavano ogni volta che sorrideva.
<hai esitato> le disse sicura.
Victoria non rispose <è sveglia> disse poi all'uomo che si stava avvicinando <lui è...forse è meglio che tu non lo sappia ma è russo, è fedele all'Hydra e ci aiuterà con il nostro esperimento>
<cosa volete farmi?> chiese infine Charlotte terrorizzata da quell'uomo.
<male. Molto male> le rispose l'uomo.
Venne fatta alzare e venne fatta portare via.
Poi il buio.
- - - - - - -
<Victoria...> disse Visione appena si era ripreso.
Wanda era lì con lui e non poté fare altro che guardarlo stranita <puoi ripetere?> le chiese lei.
<Victoria ha portato via Charlotte> disse poi lui con tutta la sua calma e tranquillità.
<Cosa?> rimase stupita e ancora confusa <non riesco a capire...>
<Io si> entrò Bucky nella stanza <hai fatto il possibile> poi si rivolse verso a Visione.

Si ritrovarono tutti nella sala attorno al tavolo e Bucky iniziò a parlare;
<Domìnìka Brisgovia, o signora Hudson, la madre di Victoria...la conosco> disse facendo una piccola pausa <lavorava come scienziata alla base dell'Hydra quando Charlotte doveva ancora nascere...era lei che mi faceva i controlli ogni tanto. Era solo una scienziata ma aveva moltissime capacità, era furba e intelligente, testarda e molto egocentrica...>
<mi ricorda qualcuno...> disse Clint lanciando un'occhiata a Stark che rimase impassivo sotto gli i sorrisi del team.
<stavo dicendo...> riprese Bucky <oltre che ad essere la mia dottoressa e scienziata del gruppo, era lei che organizzava la maggior parte dei piani terroristici a cui io, dovevo sempre partecipare> disse guardando il vuoto, come se tutto quel dolore passato gli stesse tornando <anni dopo, eravamo sotto copertura a Boston, avevano programmato un attentato che avrei dovuto svolgere ma che si evitò per fortuna. Domìnìka si era innamorata di Jason Hudson, nonchè il padre di Victoria...>
<e tutta questa descrizione per dirci cosa?> chiese Stark ormai stanco di quella situazione.
<se mi lasci finire...come stavo dicendo, lei si innamorò di Jason e così le armi dell'attentato non mi arrivarono mai perché solo Dio sa cosa hanno fatto quei due quella notte...ritornammo in Russia,
Lei venne torturata, un po' mi fece pena, insomma aveva fatto solo la cosa giusta...ma poi si venne a scoprire che anche Jason faceva parte dell'Hydra, coincidenza...forse, lui procurava i soldi per far costruire le armi sotto finzione di essere un imprenditore...la loro storia finì bene, insomma ora sono qui a New York ed hanno una figlia...fatto sta che da quando dopo la nascita di Charlotte, io avevo abbandonato il mio lavoro da soldato, mi ero nascosto e ci ero riuscito abbastanza bene, dopo tre anni mi trovarono...> disse riprendendo fiato <riuscimmo a trovare un compromesso, difficile no? Io potevo rimanere con Charlotte se li obbedivo ogni volta che avevano bisogno di me...>alzò lo sguardo e notò tutti gli occhi del gruppo puntati su di lui <mi avevano sempre detto che Charlotte come Isabel sarebbe stata una distrazione...>
<credo di essermi persa qualcosa...chi è Isabel?> chiese Wanda che ci stava capendo ben poco.
<Isabel era la mia fidanzata, la madre di Charlotte e la famiglia Hudson l'ha uccisa...> spiegò <l'ultima notte che passai con Charlotte, prima che lei sparisse, io dovetti uccidere un consigliere russo, non sapevo il perché e non mi era ritenuto saperlo...però sapevo che quella sera, mentre lasciai Charlotte da sola, loro la avrebbero ammazzata, sapevo che sarebbero entrati in casa mia e la avrebbero uccisa, non successe perché arrivai per primo, quando cercammo di scappare poi ci fu un esplosione e da quel momento persi Charlotte...la famiglia Hudson sapeva che da quell esplosione Charlotte o sarebbe morta o sarebbe sopravvissuta con dei poteri, come il resto degli abitanti del condominio...> disse cercando di non tralasciare ogni minimo dettaglio <poi successe quel che successe...io non mi ricordavo di avere una figlia...ma ho capito per quale motivo Victoria sapeva sempre tutto e speravo che quella ragazza di cui si era innamorata mia figlia non fosse la figlia degli Hudson...beh mi sbagliavo, come hanno voluto me ora vogliono lei, per farla diventare una macchina da guerra...>

Il discorso di Bucky aveva lasciato tutti senza parole.
<quindi ora dobbiamo trovarla prima che loro facciano qualcosa...> disse Nat piuttosto preoccupata.
<qualcosa le avranno già fatto, sono molto svelti ma possiamo sempre fermarli...> disse Bucky tirando fuori la pistola.
<e dove?> chiese Steve
<a casa di Victoria>.

La figlia del Soldato d'InvernoWhere stories live. Discover now